Uscito di recente su PS4 e Xbox One, Super Pixel Racers si propone al pubblico come un gioco di corse retrò con un buon livello di sfida, diverse macchine e tracciati disponibili oltre all’immancabile sfida multiplayer. Vediamo di analizzare nel dettaglio gli aspetti più interessanti di questo titolo targato PQube.
Versione provata: PS4.
Una corsa come ai bei tempi
Gli over 30 ricorderanno alcuni titoli di corsa di 25-30 anni fa, visti in sala giochi e sulle consoles 8 e 16 bit, che ci hanno tenuti incollati allo schermo per molto tempo. Anni fa il sottoscritto ha giocato molto sul Super Nintendo a Rock ‘n’ Roll Racing ma soprattutto all’arcade Super Sprint, divertentissimo gioco di corse per 4 giocatori con visuale fissa dall’alto che inquadra tutta la pista.
Super Pixel Racers ci ricorda proprio alcuni di questi grandi giochi del passato. Partiamo dal menù iniziale: possiamo competere in una gara singola, fare un campionato tra diversi disponibili, giocare in co-op locale o multiplayer online, scegliere alcune opzioni di gioco (tra le quali l’Italiano) e personalizzare i comandi. La scelta dei comandi è importante ed influenza non poco il gameplay: possiamo scegliere se indirizzare l’analogico sinistro verso la direzione in cui mandare la macchina, oppure uno sterzo classico premendo destra o sinistra. La mia scelta è ricaduta sulla seconda opzione, usata anche in passato con altri titoli.
All’inizio conviene fare qualche gara singola per familiarizzare non solo con i comandi, ma soprattutto col Nitro che è il vero punto focale di ogni corsa e che, se usato nei momenti giusti, ci permette di vincere anche le sfide più difficili. Prima di una gara singola si può scegliere la macchina, se correre di giorno o di notte e il clima (sereno, pioggia o neve). Andare a sbattere contro gli avversari (con tanto di esclamazioni dell’avversario come Hey!, Attento! o Scappa!) comporta un danno alla nostra macchina, ed è quindi utile imparare a superarli nel rettilineo e far bene le curve per evitare gli scontri inutili. In alcune gare di campionato l’obiettivo non è arrivare primi bensì distruggere le macchine avversarie, ed è solo in questo caso che dobbiamo comportarci in modo aggressivo e prenderle in pieno il più possibile, non dimenticando però che anche noi subiamo dei danni.
Super Pixel Racers ci offre macchine diverse a seconda del campionato da affrontare (c’è anche la mitica Fiat 500) ciascuna con diversa velocità massima, accelerazione, Nitro e resistenza. Se è vero che velocità massima e accelerazione sono importanti in ogni gioco di corsa che si rispetti, qui dobbiamo tener conto soprattutto delle ultime due. Il Nitro è essenziale per vincere alcune gare, specie nelle ultime curve. La resistenza è forse il parametro più importante di tutti: la nostra macchina subisce danni ad ogni schianto fuori pista o tamponamento contro un avversario, iniziando a cacciare fumo ed eventualmente anche fuoco in caso di danni gravi; se la macchina esplode, dobbiamo aspettare diversi secondi prima di respawnare in pista, spesso perdendo diverse posizioni.
Non manca il gioco in co-op locale fino a 4 giocatori con split-screen, oltre al multiplayer online in cui possiamo creare una stanza ed attendere altri giocatori. Purtroppo, durante il gameplay per scrivere questa recensione, non siamo riusciti a provare l’online con successo, in quanto abbiamo creato una stanza pubblica senza mai trovare altri utenti connessi che vi entrassero. È strano che nessun altro utente fosse online, e poichè non sappiamo se si tratti di un problema temporaneo dei server o meno, questo dubbio non andrà ad influenzare il voto finale.
Nitro e derapate, combinazione letale
Gli elementi più importanti del gameplay sono il Nitro e le derapate. Guadagniamo un Nitro ogni volta che sterziamo di colpo in una curva usando il freno con effetto sgommata annesso, per poi usarlo quando vogliamo. Il Nitro è utilissimo nei rettilinei, per ripartire velocemente dopo aver tamponato un avversario o essere finito fuori strada, ma soprattutto dopo una sgommata in curva per guadagnare subito velocità anche se la nostra macchina non dovesse avere una grande accelerazione. Si possono accumulare diversi Nitro ed usarli velocemente uno dopo l’altro, specie in un testa a testa durante l’ultimo giro. È importante non abusarne quando non serve davvero, cercando di guadagnarne qualcuno anche quando la sgommata non è davvero necessaria. Dobbiamo sempre stare attenti a non finire fuori pista, specie quando ci sbuca davanti una curva molto stretta o una curva ad S. Per prendere la mano è utile provare la pista da soli in una gara singola ed imparare a far bene le curve e controsterzare, ricordando che in gara ci saranno altre vetture che potrebbero ostacolarci e renderci difficile ogni manovra.
Il comparto tecnico è volutamente nostalgico, con grafica e palette colori a 16 bit (il pubblico ha soltanto 2 frames di animazione!) e un audio a 8 bit che ricorda NES e Master System, con musiche di background ad accompagnarci sia nei menù che per tutta la durata della gara. Ma il meglio di sè lo dà con alcuni effetti fx: per esempio il fumo che esce dalla nostra macchina o da quelle concorrenti, con volume e velocità di emissioni che aumentano a seconda dei danni subìti dalla macchina, comprese le fiamme che escono dal veicolo quand’è molto danneggiato. Spesso il fumo finisce direttamente sulla telecamera, sporcando la visuale per alcuni secondi per aumentare il realismo grafico. Un altro effetto interessante è quello visibile sugli sprint: in alcuni casi, usando il Nitro prendiamo velocità con una spettacolare scia di fiamme sulle gomme, il tutto accompagnato dall’effetto sonoro di un motore a tutto gas.
La campagna principale prevede diversi campionati. Si parte dalle classi più basse, vincendone una si sblocca la classe successiva (talvolta anche due classi insieme) e così via. In ogni classe possiamo usare una macchina diversa, sempre all’altezza degli avversari della classe in cui stiamo competendo. Dopo ogni corsa guadagniamo un bonus in denaro a seconda del risultato ottenuto. Questi soldi possono essere spesi nel Garage, accessibile dopo ogni corsa, in cui possiamo potenziare i parametri della macchina già citati in precedenza. Ogni potenziamento avrà un prezzo maggiore del precedente, fino ad un massimo di 10 potenziamenti per parametro. La scelta dei parametri da potenziare è importante in base alla tipologia di gara che stiamo per affrontare: in caso di gara normale è utile potenziare accelerazione e velocità massima, per lo Scontro è importante potenziare la resistenza, per il rally con i checkpoint sono importanti velocità e Nitro. Anche se all’inizio si pensa che conti soltanto la propria bravura, ci si accorge presto di quanto sia importante scegliere bene i parametri da migliorare. Alcune corse prevedono di farci fare diversi giri da soli senza nessun avversario, entro un tempo limite. Purtroppo qui il livello di sfida si è dimostrato deludente, almeno nei primi campionati: la corsa a tempo è risultata fin troppo semplice con risultati ben sotto la metà del tempo massimo, anche dopo gare in cui il sottoscritto sbatteva spesso qua e là o prendeva troppo larga qualche curva.
Vai di Nitro e sprint finale, ma è un traguardo tutto rose e fiori?
Super Pixel Racers offre un gameplay pieno di nostalgia, con tanti elementi ispirati a titoli del passato con l’aggiunta dell’ormai immancabile gioco online oltre al co-op locale. Il divertimento è assicurato, ma il nemico è sempre dietro l’angolo: la ripetitività. Nonostante siano presenti diversi tracciati e in ogni classe si alternino gare di tipologia diversa, queste ultime sono poche e dopo averle provate più volte si rischia di sentirle fin troppo ripetitive, nonostante il livello di sfida vada sempre in crescendo. A questo si aggiunge un controllo della macchina non sempre facilissimo, complice lo sterzo fin troppo sensibile e la presenza dei famigerati “binari” che non permettono di direzionarla realmente a 360° ma solo di sterzare con un’angolazione minima prestabilita al minimo tocco di pad. Certo, si tratta quasi sicuramente di un limite imposto da grafica e animazioni a 16 bit, ma per migliorare la guida della nostra macchina si sarebbe potuta fare un’eccezione. Un ultimo difetto è rappresentato dalla difficoltà, talvolta frustrante in alcune tipologie di gare a tempo, specie nel rally finale di alcuni campionati in cui è probabile che ripetiate più volte una gara prima di raggiungere i checkpoints e la distanza richiesta, dopo aver imparato a non sbattere contro alberi e spigoli vari del tracciato oltre a controsterzare ed usare il Nitro al momento giusto, senza farsi prendere dall’ansia e dalla fretta che gli sviluppatori vogliono trasmettere quando mancano pochi secondi, con la scritta Il tempo passa.
Sento anche di dover aggiungere anche una mancanza, qualcosa che non è stato pensato. Trattandosi di un titolo arcade, sarebbe stato bello avere a disposizione qualche arma per sparare agli avversari o lasciare trappole come mine, punte o altri oggetti nella pista (come già visto ad esempio in Rock ‘n’ Roll Racing nonchè nel più noto Mario Kart), gestendo ed acquistando questi elementi nel garage. Il solo limitarsi a correre, controsterzare ed usare il Nitro potrebbe non essere sufficiente per incollare al video gran parte dei giocatori, rendendo le corse troppo simili tra di loro dopo poche ore di gioco.
Nonostante qualche difetto, ripetitività in primis, Super Pixel Racers è un titolo retrò assolutamente da provare per i fans nostalgici dei vecchi giochi di corsa, per quelli che si divertono senza il 3d anni ’90 di Virtua Racing e Sega Rally. Tra i punti di forza del gioco vi sono il gameplay veloce e dinamico, i basilari ma funzionali potenziamenti del garage per personalizzare la propria macchina e il divertimento offerto da alcune tipologie di gare, una su tutte lo Scontro in cui dobbiamo centrare il più possibile le macchine avversarie per ottenere i punti richiesti, in puro stile Destruction Derby. anche il gioco in co-op locale offre un certo divertimento, specie se giocato in 4 su una tv grande. Non per ultimo c’è il prezzo davvero abbordabile, attorno ai 13€ mentre scriviamo questa recensione.
Lo sconsiglio invece a chi cerca un titolo dalla grafica fantastica, poichè essendo un titolo volutamente retrò non offre certo un comparto tecnico d’avanguardia. Inoltre, se sperate di trovare tante piste diverse e sfide sempre nuove, meglio derapare col Nitro e cercare altrove.
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