Dopo quattro capitoli dalla qualità altalenante e circa nove mesi dall’uscita di The Mad Ones (primo episodio) siamo arrivati alla conclusione di The Council con il quinto episodio Checkmate.
I ragazzi di Big Bad Wolf saranno riusciti a regalare una degna conclusione alla storia di Louis de Richet?
Per chi non ha giocato gli episodi precedenti non consiglio la lettura da qui in avanti, visto che ci sarà qualche spoiler riguardo alla trama.
Quest’ ultimo episodio inizia esattamente dove era terminato l’episodio precedente, poco prima delle votazioni riguardante il piano di Lord Mortimer.
Tutti gli alleati si trovano riuniti nello studio di Lord Mortimer e si impegnano a votare a favore del piano del proprietario della casa, ma lui inoltre chiederà a Louis de Richet di convincere il resto dei personaggi ancora dubbiosi o contrari di “cambiare bandiera”, nonostante le regole che affermano che non dovrebbero verificarsi interferenze. Questo compito però sarà molto più facile di quello che si immagina.
Questa almeno è l’ incipit dell’episodio per come l’ho vissuto io, visto che sono sempre stato dalla parte di Lord Mortimer però comunque penso che questa prima fase del gioco sarà bene o male simile a tutti: dovremo convincere i vari personaggi a votare a favore o contro al proprietario della lussuosa villa, questo in base alla scelte fatte negli episodi precedenti. Dopodichè ci sarà una seconda parte che cerca di dare risposta a tutti gli interrogativi rimasti in sospeso senza però riuscirci appieno.
Dopo le poco meno di due ore necessarie per concludere questo quinto episodio sono rimasto, ancora una volta, deluso. Deluso dal fatto che gli sviluppatori hanno avuto tra le mani una storia molto interessante con personaggi carismatici che, alla fine dei conti, non riesce davvero a brillare. Come avevo già accennato nelle recensioni degli scorsi episodi il peggior difetto di come è stata gestita la trama di The Council è il ritmo dato ai vari avvenimenti, con i primi episodi che si sono concentrati a contestualizzare i vari personaggi e a tutta la parte politica del gioco per poi fare un cambio di rotta netto con gli ultimi due capitoli verso un contesto paranormale. Quindi non mi spiego come mai gli sviluppatori si siano concentrati a spiegare nei minimi dettagli tutta la situazione geopolitica dell’epoca in cui ambientato per poi alla fine concentrarsi con una battaglia tra i vari demoni presenti nel gioco.
E la conclusione di The Council lascia l’amaro in bocca per come è stata gestita, troppo veloce e con diverse domande irrisolte.
Per quanto riguarda il gameplay non sono state apportate novità alla formula di gioco. Louis de Richet avrà con le varie abilità sbloccate nei capitoli precedenti e, dopo esser stati introdotti nell’episodio 4, torneranno anche i poteri da demone. Quest’ ultimi in particolare mi sono sembrati superflui o comunque non troppo importanti. Queste abilità possono essere usate quando si conversa con gli altri personaggi ed, in quest’ultimo episodio, sono davvero secondarie in quanto si può “vincere” ogni scontro verbale abbastanza facilmente grazie alle abilità classiche che si sono coltivate durante l’avventura.
Ritornano anche in Checkmate i consumabili che si possono usare ad esempio per curare qualche effetto negativo oppure la possibilità di non spendere i punti abilità per fare una determinata azione.
L’unica sezione un po’ particolare in questo episodio riguarda una fase in cui il protagonista doveva ricostruire una sequenza di eventi in ordine cronologico con qualche fatto non rilevante. Anche se questo “enigma” è stato semplice da risolvere, dato che Louis è molto bravo nel dirti se sei sulla strada giusta, è gestito in maniera originale.
Ci sono alcune importanti momenti in stile “punto di non ritorno”, ma nessuno di questi eventi si distacca a livello di difficoltà rispetto alle sequenze viste in precedenza.
Dal punto di vista tecnico siamo a livello degli episodi precedenti, con solo una location nuova e che non si può neanche esplorare in quanto si trova ad un punto cruciale della trama.
Ciò che è sconcertante davvero è la durata di questo episodio. Ognuno dei tre atti da cui è composto procede molto rapidamente e non c’è tempo per distaccarsi un attimo dagli obiettivi principali presentati. Infatti, senza nemmeno andare veloce, l’intero episodio può essere completato in poco più di un’ora. È insoddisfacente, soprattutto quando si considera la longevità degli altri episodi. Si ha la continua sensazione che gli sviluppatori volessero raggiungere una conclusione il più rapidamente possibile dopo i nove mesi trascorsi dall’uscita del primo episodio.
Per questo ultimo episodio e con l’arrivo della Complete Edition che comprende tutti gli episodi di The Council sono stati introdotti i sottotitoli in italiano, ottima aggiunta per chi non mastica bene la lingua inglese.
Ricordiamo che The Council è disponibile su PS4, PC e Xbox One. Se hai perso le nostre recensioni dei primi quattro episodi, qui puoi trovare il link e recuperarle:
The Council Episodio 1 – The Mad Ones – Recensione
The Council Episodio 2 – Hide and Seek – Recensione
The Council Episodio 3 – Ripples – Recensione
The Council Episodio 4 – Burning Bridges – Recensione
Considerando l’episodio singolarmente, The Council Episodio 5: Checkmate è abbastanza una delusione. La sua brevità è molto insoddisfacente, e tale sensazione è solo rafforzata da alcune delle brusche decisioni prese dagli sviluppatori. Guardando questo episodio come la conclusione della stagione, i bruschi cambiamenti apportati alla trama non sono sufficienti per rovinare completamente la storia sviluppata nel corso dei cinque episodi che rimane, nel complesso, intrigante. Nonostante il basso punteggio dato a questo episodio, il gioco completo mantiene la promessa di essere un’ avventura interattiva diversa e interessante, e c’è speranza per un miglior risultato per il prossimo sforzo del team di sviluppo (qualunque esso sia).
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