Per un fan di automobili come chi vi scrive, da sempre appassionato di supercar e trasmissioni che parlano di auto et similia, l’annuncio della separazione tra la BBC e lo storico trio di conduttori di Top Gear ha rappresentato quasi un lutto.
La fiamma della speranza è tornata viva con l’annuncio che lo scimmione Jeremy Clarkson, il conduttore più incidentato della storia Richard Hammond, e il dio della lentezza James May avrebbero avuto una loro serie su Amazon, chiamata The Grand Tour.
Quest’ultima frase dovrebbe farvi capire quanto sono fan di questo magnifico trio. Ad ogni modo, con la pubblicazione della terza stagione del programma, Amazon Game Studios ha pubblicato questo The Grand Tour Game, che ha trasformato le improbabili imprese dei tre in un videogioco.
Fatta questa premessa, scopriamo insieme se questo The Grand Tour Game è qualcosa di epico ed allo stesso livello della serie (che se siete fan come me vi consiglio assolutamente di vedere)!
Il gameplay
Partiamo innanzitutto dal fatto che il gioco è uscito circa 3 mesi fa, e all’inizio, come contenuti presenti, ci siamo trovati davanti solo al primo episodio della prima stagione e al primo episodio della seconda. Il titolo si è aggiornato nel corso delle settimane: ogni venerdì arrivava un aggiornamento che andava ad inserire tra le puntate giocabili quelle che venivano trasmesse su Amazon Prime Video. In pratica, il gioco ha seguito l’andamento della serie.
Questo tipo di struttura episodica è sicuramente dovuta al fatto di non divulgare prima cosa succedesse nelle puntate, ma diciamo che forse si poteva scegliere di pubblicare direttamente ora il pieno contenuto. Questo non avrebbe fatto altro che migliorare la produzione, dato che, come vedremo a breve, il titolo è tutt’altro che perfetto, soprattutto per quanto riguarda la manovrabilità dei veicoli.
Ma prima, voglio spiegarvi come si ripercorrono gli episodi. Questi sono divisi in scene, che terminano tutte con una gara, e il vostro obiettivo è raggiungere l’oro. Potrete infatti accedere a tre medaglie, a seconda della vostra prestazione, battendo il tempo previsto. Le gare si articolano in vari modi, ed abbiamo più tipi di corsa: abbiamo la gara classica, dove si corre per arrivare primi, sfidando gli altri due babbei (loro si chiamano amorevolmente così, in stile very british), e sul tracciato si troveranno molti power-up, come il turbo, oppure potenziamenti fuori di testa come la nebbia viola, o ancora il cellulare, che manderà dei messaggi agli altri concorrenti e li rallenterà. Abbiamo poi la gara a tempo, altro classico dei giochi di corsa, e poi abbiamo la gara derapata. Abbiamo anche le gare emozione, in cui dovrete correre ad alta velocità o derapare per riempire una barra, a patto però di rimanere in pista, infatti, in caso di impatto contro un muro, la barra si azzererà. Abbiamo anche le gare velocità, dove la barra si riempie solo se si corre ad alta velocità. Ma ci sono anche le drag race, che sono una cosa che non ho compreso: il gioco è arcade nudo e crudo, in pratica per vincere queste gare basta partire bene, e poi il gioco va da solo.
Un elemento che si può notare è comunque la varietà delle scene. The Grand Tour Game non è proprio un gioco di corsa, ed infatti vi capiterà di avere anche altri tipi di situazioni. Un esempio? Vi troverete a sparare da una torretta fissa messa su un camion, oppure vi troverete a fare dei puzzle con delle immagini prese dalla puntata, oppure a fare foto di fermi immagine. Per quanto possa essere fan anche di giochi come GTA, ho davvero faticato a trovare il senso di tutto questo. L’ho vista come un riempitivo messo lì tanto per, per cercare una varietà che francamente non serviva, dato che comunque i tipi di gara sono molti.
Passiamo però ora al punto più importante: il comportamento del gioco pad alla mano. E qui posso dire che The Grand Tour Game è più o meno come la nuova Lancia Ypsilon per Jeremy Clarkson… Una macchina abbastanza orribile (per dirla con termini un po’ edulcorati). Le auto sono praticamente inguidabili, e le meccaniche di guida al 90% dei casi si limitano a derapare e accelerare. Stop. Non esistono traiettorie, ma spesso succede che non esistano gli sterzi, nonostante voi tentiate in tutti i modi di buttare la macchina in curva. Molto spesso vi capiterà di colpire le barriere, e questa strategia vi permetterà quasi di andare più veloci. Colpire le barriere infatti non avrà praticamente nessuna influenza sulla vostra corsa. The Grand Tour Game è un arcade, e questo lo abbiamo già detto, ma davvero, ci sono delle incongruenze rispetto alla realtà davvero esagerate: in una puntata vi ritroverete a guidare la mitica Fiat Panda 4×4 degli anni 90, e nella gara a tempo vi ritroverete a 190 km/h. Con la Panda. Per quanto sia una macchina che può qualsiasi cosa, sono abbastanza convinto che a quella velocità la macchina si disintegrerebbe. Oppure tornereste indietro nel 1955! …ah no, scusate, quella è un’altra storia.
Altro elemento di gioco molto discutibile è quella situazione che vi capiterà in cui andrete a vincere una gara, ma la scena di intermezzo successiva vedrà un altro presentatore vincere. Questa cosa è particolarmente fastidiosa, perchè comunque fa perdere un po’ di immersione nell’esperienza di gioco. Possiamo definirla una dissonanza ludonarrativa, così come quello che succede ogni volta che farete una scena della gara a tempo nell’Eboladrome, il circuito della trasmissione dove vengono cronometrati i tempi delle macchine che vengono provate. Il tempo da battere si attesterà sempre intorno al minuto, ma poi nelle scene di intermezzo successive i tempi saranno sempre più alti. Una scelta che francamente non comprendo.
The Grand Tour Game ha inoltre una modalità multiplayer, ma solo in locale a schermo condiviso. E in questa potrete divertirvi fino a 4 giocatori, e fare gare personalizzate o seguire gli episodi. Una modalità un po’ timida, nel senso che comunque non si trova proprio al centro dell’esperienza, ma che comunque è nel complesso divertente.
Comparto tecnico
Passando invece al comparto tecnico, partiamo come sempre dal comparto grafico. Debbo dire che qualche volta mi sono trovato a non capire se si trattasse dei filmati o se fossi in-game, dato che la riproduzione dei modelli delle auto – ma anche degli effetti particellari – è veramente sopraffina. Ma anche qui, per quanto riguarda le prestazioni vere e proprie del motore di gioco, molto spesso vediamo cali di frame rate, effetti di luce eccessivi, e soprattutto un effetto pop-up degli elementi dello scenario molto importante, che un po’ infastidisce una riproduzione così curata delle splendide vetture che vi troverete a guidare.
Per quello che concerne invece il comparto audio, partiamo subito dicendo che ovviamente le musiche sono quelle della serie TV, e per il resto non c’è granchè. Il rombo dei motori però è ben riprodotto, e anche il rumore che più sentirete giocando a The Grand Tour: quello della vostra auto che si pianta contro qualche muro. Una cosa che ho particolarmente apprezzato in merito all’audio di gioco sono le voci dei conduttori. Durante la guida infatti, unitamente a tutti gli altri rumori, sentirete le voci di Clarkson, Hammond e May che commentano quello che state combinando con la macchina, oppure le voci registrate della descrizione che fanno nel programma durante le fasi di guida. E soprattutto, li sentirete urlare quando andrete a sbattere. A Richard Hammond piace questo elemento.
E dopo questa cocente delusione…
La chiosa che Clarkson utilizza in quasi tutte le puntate si adatta perfettamente a questo The Grand Tour Game. Si tratta di un titolo che si basa fortemente sulla serie, cercando di trasformare le parti di guida in un videogioco di corse. Ma fallisce miseramente per due motivi: la guidabilità dei veicoli e il fatto che le gare sono sì molto varie, ma durano quasi tutte al massimo un minuto. Oppure le scene che si concludono nel fare puzzle o foto, che arrivano dopo 2/3 minuti di video, e per la cui risoluzione ci serviranno 3 secondi. Più che un videogioco, sembra un’accozzaglia di idee che avrebbero anche potuto essere divertenti, ma messe così perdono di ogni tipo di significato.
Il punto di forza è certamente la riproduzione delle auto e delle livree, e anche la possibilità di godersi parti di puntate tratte dalla serie. Le puntate infatti non sono riprodotte in maniera intera nel gioco, che vi darà la possibilità di vedere le puntate…o meglio, selezionando nel menu la voce “Guarda episodio“, sarete reindirizzati ad Amazon Prime Videos. Seguendo quindi quanto dicono i babbei nel corso di una puntata, la macchina migliore è quella che costa meno. E questo The Grand Tour Game, per il prezzo al quale viene venduto, è comunque qualcosa. Il gioco infatti ha un prezzo di 14,99€, e vi permetterà, pur con tutti i suoi enormi difetti, di godervi le scene della serie, che quasi da sole valgono il prezzo del biglietto. Ma a quel punto, potreste tranquillamente fare un pensiero ad Amazon Prime Videos.