La realtà virtuale e la paura sono una combinazione potente. Se un film horror coinvolgente o un thriller pieno di suspense ti spaventano, non ci vuole molto sforzo mentale per immaginare che metterti direttamente in quelle situazioni di tensione renderà il tutto ancora più terribile.
Con questa idea in mente, lo sviluppatore di The Persistence, Firesprite, ha pensato di mettere il giocatore al centro di un’astronave mal funzionante, e mentre una delle sue macchine di clonazione sta pompando fuori le versioni “normalmente funzionanti” di te, le altre si stanno dimostrando molto meno efficaci. Sebbene sia fondamentalmente un ambientazione che abbiamo già sperimentato prima, i fan di Dead Space o Event Horizon (ad esempio) potranno senza timore iniziare questo gioco di fantascienza in prima persona in VR senza timori perché il gioco ha molte meccaniche originali e ben implementate.
Mentre la furtività è una componente chiave, l’azione è comunque al centro di The Persistence ed è uno dei tentavi in VR più brutali e convincenti del combattimento in prima persona che abbiamo provato con questa tecnologia. Dai tuoi primi passi incerti che ti vedono avvicinare di soppiatto a mutanti ignari, fino alla raccolta sorprendentemente viscerale delle cellule staminali dal loro collo, The Persistence è un gioco che bilancia stealth, paura e atmosfera, consentendo ai giocatori di gestire i loro avversari con forza brutale.
Si inizia avendo equipaggiato un raccoglitore di cellule staminali che le estrae dai mutanti in un sol colpo – purché avvenga dietro di loro – e uno scudo ad uso limitato che respinge gli attacchi nemici se lo si usa correttamente. Per fortuna ha una finestra in cui è efficace abbastanza generosa, ma devi comunque stare attento e preparato se non vuoi soccombere in fretta perché più attenzione indesiderata attiri e meno utile diventa.
Le armi presenti nel gioco si sono rivelate un vero piacere da utilizzare – ammesso che tu sia un appassionato di armi fantascientifiche che distruggono mutanti spaziali – in totale saranno diciassette i modi, sempre più selvaggi, per eliminare le orde dei nemici e tutte ti daranno un vero senso di crescita di potere e di distruzione. Usare il mirino per mirare rende facile far saltare freddamente la testa dei nemici, le armi hanno munizioni limitate o un numero limitato di usi prima che si rompano. Se sei abbastanza efficiente nella tua esplorazione e nella raccolta di oggetti non dovresti trovarti troppo a corto di armamenti. Puoi costruire e potenziare nuovi armamenti alle Armory Stations, che sono disponibili in diversi punti della mappa così da evitare di fare troppo back tracking.
Le meccaniche rogue-like del gioco vengono alla ribalta quando muori, dato che l’IRIS (macchina di clonazione) della nave spaziale è in grado di realizzare un’altra versione di te senza problemi. Prima di tentare di nuovo, puoi usare i tuoi crediti raccolti per fare aggiornamenti permanenti ai tuoi cloni e sbloccare ulteriori armi, che in teoria dovrebbero rendere più facile il tuo prossimo tentativo.
Nel corso degli anni abbiamo visto diverse stazioni spaziali con pericoli in agguato dietro ogni angolo, però Firesprite è riuscito a creare un’atmosfera e un’ambientazione davvero bella e curata, soprattutto se si considera che è su VR. Ciò è forse ancor più notevole quando si viene a sapere che gran parte di ciò che vediamo è stato costruito attraverso la generazione procedurale, con il layout dei livelli che cambia dopo ogni morte. Ti imbatterai in stanze e schemi che ti sembreranno familiari, ma dato il modo in cui progredisci e i segreti che ogni stanza può ospitare, c’è abbastanza diversità per mantenere la progressione divertente attraverso più percorsi.
Nonostante il gameplay che induce paura nel gocatore, Firesprite ha chiaramente dedicato molto tempo a rendere The Persistence il più confortevole possibile in VR. E’ sicuramente una nota positiva vedere un gioco con una serie di opzioni che possono essere attivate o ottimizzate fino a quando non sono corrette fino a trovare il preset più confortevole possibile per il giocare, dovrebbe essere qualcosa standard per i giochi VR. Oltre alle diverse opzioni di visualizzazione, il gioco ti dà la possibilità di teletrasportarti come parte del combattimento e del gameplay, attenuando ulteriormente il motion sickness in prima persona e impostando davvero lo standard per i futuri titoli PSVR.
Oltre a intrufolarsi dietro mutanti e ucciderli, il gameplay ruota intorno all’esplorazione e al superamento dei vari nemici l’obiettivo di riparare la nave Persistence così da poter scappare il più lontano possibile.
Non sei mai lontano da una creatura che vuole rendere i tuoi interni esterni, e Firesprite ha fatto un uso molto efficace dell’audio per amplificare la tensione. La colonna sonora segue l’azione a schermo, salendo e scendendo in base alle situazione, mentre i suoni gutturali degli abitanti ostili della nave ci indicheranno la loro presenza nelle vicinanze. Hai anche una specie di sonar limitato per valutare dove si trovano, ma prima o poi finirai nel buio con loro, con solo la tua torcia. E lì, il gioco fa davvero paura.
Grazie ad una chiara indicazione sulla posizione dei nemici e alla certezza delle tue potenti armi, potresti sentirti abbastanza ben equipaggiato. Tuttavia, tutto ciò che serve è un passo falso, consumare le munizioni con noncuranza sotto pressione o subire troppi danni, e sei di nuovo sul filo del rasoio tra la vita e la morte, con la paura di ricominciare il livello da capo. Ci sono momenti in cui il tuo sonar ti viene strappato, costringendoti ad entrare nel buio – letteralmente e metaforicamente – mentre la paura ti avvolge.
C’è un altro modo per contrastare il tutto, anche se dipende in gran parte da quanto ti fidi del tuo coniuge o amici. Firesprite ha creato un’app complementare, disponibile su iOS e Android, che consente a un secondo giocatore di vedere la mappa di gioco, evidenziare o ostacolare i nemici, controllare le porte e trovare oggetti nascosti. A volte l’app ti incoraggia attivamente a fare casino con il giocatore, a premiare opzioni che possono sbloccare nuove abilità, aggiungendo una svolta diabolica all’esperienza co-op. Nel riporre la tua fiducia in qualcuno che dovrebbe amarti, potresti infatti scoprire di aver sposato un sadico e non solo non ti diranno che ci sono nemici dietro di te, ti potrebbero prendere anche il braccio e urlare. No, aspetta, sono stato io a urlare.
In The Persistence, il team di sviluppo Firesprite ha creato un horror survival horror rogue-like la cui atmosfera e il combattimento sono fantastici in VR. Grazie a una serie impressionante di opzioni di comfort è anche tra le migliori esperienze di PSVR che abbiamo avuto modo di provare.
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