The Tenth Line: un’avventura piena di personaggi
Un indie 2D che presenta buone aspettative solo dal menù di gioco semplice e intuitivo, con una musica piacevole da ascoltare; The Tenth Line è un RPG Indie della Sungazer Software, pubblicato il 17 marzo 2017 su Steam e PS4, completamente in inglese. Abbiamo provato la versione per computer, dove vi sono 18 achivement sbloccabili, ma c’è di più: tre di essi sono nascosti, per un totale di 21 achivement. Non solo, però! Cominciando a giocare, anche da pochi minuti, sarà possibile collezionare fin da subito le carte collezionabili che potrete trovare nell’inventario di Steam. Un’occasione ghiottissima per i collezionisti! Unica pecca? Non presenta delle guide.
Il menù di gioco
Il gioco si avvia subito senza rallentamenti; il menù, come detto prima, è molto semplice, con uno sfondo disegnato rappresentante vari personaggi che incontreremo durante l’avventura. La scelta delle opzioni ha un rallentamento di qualche secondo, per cui non sarà possibile premere velocemente le frecce direzionali sulla tastiera per selezionare più in fretta; per confermare la propria scelta, si dovrà premere X, mentre per cancellare e tornare indietro C. La musica ricomincia dopo due minuti abbondanti, quindi sarà possibile godere appieno della colonna sonora senza interruzioni varie.
Sarà possibile creare una nuova partita, caricare una partita già avviata e uscire dal gioco. Scegliendo di giocare una nuova partita, si avrà la possibilità di scegliere con quale controller si giocherà: tastiera, gamepad dell’Xbox, gamepad della Ps4 e un gamepad generico. Una volta scelto questo, si potrà scegliere uno dei tre livelli disponibili: “Give me the full challenge!”, “I want a lighter experience” e “I just want to see the story”.
Il primo livello è per chi, ormai, è già un’esperto sia del gioco sia degli RPG, con ulteriori sfide e contenuti extra dopo la fine del titolo. Il secondo livello è da considerarsi “normale”, in quanto la partita risulterà più leggera; non sarà possibile avere contenuti extra. Il terzo, e ultimo, livello è quello più facile, dove si è interessati solo alla storia del gioco; verranno diminuiti gli incontri con i nemici, e le battaglie avranno una difficoltà molto ridotta. Anche in quest’ultimo livello non si avranno contenuti extra sbloccabili.
La storia e il gameplay
Il gioco inizia con il primo capitolo, il cui nome è “The Fifht Line”, con una ragazza fuggitiva vestita con un abito blu; qua possiamo subito notare come lo sfondo sia disegnato in uno stile cartoon/anime, quasi pitturato, e come i pixel della giovane spiccano su tutto il resto. Essendo un RPG, la pixel art è un obbligo e la scelta di metterla insieme a sfondi colorati, con platform vari per ogni livello, sembra essere una scelta azzardata. Una scelta che, però, pare abbinarsi molto bene rendendo il tutto omogeneo o pulito. Le pose dei piccoli personaggi in pixel, inoltre, non sembrano perdere di qualità.
Qua si comincia a prendere familiarità con i comandi: con “Esc” si aprirà il menù – dove possiamo trovare l’inventario e le statistiche del proprio personaggio -, per muoversi si useranno le freccette direzionali e per saltare la C.
Più avanti incontriamo due esseri non umani: un drago, con un kimono, e una volpe, vestito da avventuriero. I due sembrano discutere su cosa fare per la notte: se continuare a cercare del cibo o trovare un riparo.
Avvistano, però, la giovane donna, e qua iniziano i problemi. Infatti, le creature, avvertono la giovane che dovrebbero aggirarsi dei banditi in assenza di luce e lei, con il suo compare, dovrebbero trovare un posto dove ripararsi. Essendo stata da sola per tutto quel tempo, la ragazza non comprende a cui loro si stiano riferendo. Tempo qualche battuta compare una persona incappucciata, intenta a portare via la giovane. La nostra protagonista comincia a dare ordini ai due compagni di fermare il nuovo arrivato, dichiarandosi essere una principessa. A quella rivelazione, la volpe si prodiga per proteggerla e qua facciamo il nostro primo incontro con il sistema di combattimento.
In un primo momento, pare essere un classico fight con abilità attivabili tramite tasti preassegnati; The Tenth Line stupisce con una selezione d’azioni con delle carte su turnazione: Fight, Reset e LooK.
La carta Fight permette di scegliere un’azione con cui il personaggio andrà a combattere; la carta Reset non permetterà al personaggio di attaccare, ma farà usare il turno per recuperare HP o SP. Look, semplicemente, permetterà di poter vedere l’avversario e recuperare informazioni utili in battaglia, come i punti vita, le resistenze, ecc.
Una volta scelta la carta, possiamo passare all’azione; scegliendo la carta Fight, si potrà combinare i propri attacchi con quelli dei compagni – tra l’altro, si dovranno scegliere anche le loro azioni. Un esempio: possiamo decidere di far attaccare una sola volta la principessa, tre volte un compagno e due volte lei, ecc. Le tempistiche, in questi eventi, saranno indispensabili. Ogni personaggio possiede capacità diverse dagli altri, dal salto al modo di approcciarsi con le cose, e dovremo misurare ogni minima chance. La prima battaglia, comunque, si vince con abbastanza facilità.
La storia, quindi, prosegue; la principessa scappa con la volpe, mentre il drago rimane per far indietreggiare il cultista. Quest’ultimo cerca di intimare il drago di lasciarlo passare, non essendo questioni di sua competenza, ma lui rifiuta. Il cultista, quindi, scompare e il drago si riunisce ai compagni.
Con i dialoghi a seguire scopriamo che la principessa era stata rapita la notte prima, ad Easania, per essere sacrificata tramite qualche rituale sconosciuto. E, a caricare la dose di sfortuna, la principessa ammette di non sapere dove sia situata in quel momento.
Rik e Tox, la volpe e il drago, spiegano che si trovano a Tangle. Dopo aver ascoltato, e riflettuto, convengono entrambi che la cosa migliore da fare sia andare dalle autorità competenti a Shivbury e farsi scortare fino a casa. In questo modo avrebbe avuto protezione e, grazie ai propri titoli, non avrebbe avuto grossi problemi. Lei rifiuta; non sapendo che tipo di complotto sia, preferisce non rischiare. Quindi, come ultima soluzione, i due si offrono di accompagnarla sotto una generosa ricompensa. La principessa accetta senza pensarci troppo e, da questo momento parte, effettivamente, l’avventura. E’ possibile salvare il gioco tramite degli scettri/lampioni posizionati ad inizio e fine livello.
Personaggi unici
Come detto in precedenza, ogni personaggio avrà abilità e modo di approcciarsi completamente differenti gli uni dagli altri. Anche il semplice spostare oggetti risulterà differente e sarà possibile muovere tutti nel momento del bisogno.
Nei primi minuti di gioco scopriamo subito le abilità dei primi tre personaggi della storia. La principessa userà la propria spada, la volpe sarà specializzata nei coltelli da lancio e sulla resistenza di movimento, mentre il drago richiederà un po’ d’impegno per essere usato. Infatti, quest’ultimo, sembrerà essere il personaggio più complicato dei primi tre protagonisti. Tox spiega, quasi subito, che il proprio potere risiede nel proprio respiro, in cui risiedono 4 elementi: fuoco, aria, cielo – che genera vento – e gas, in grado di scatenare una nube tossica. Nel frattempo, veniamo informati che per switchare con i personaggi si dovrà premere i tasti 1 o 2, in base a chi vorremo.
Sarà possibile potenziare i personaggi tramite un sistema di livellamento basato sugli oggetti trovati in game. I personaggi diventeranno più forti anche tramite i Power Fragments, i frammenti del potere. Tali frammenti potranno essere posizionati in un mini gioco, in stile puzzle, per sbloccare abilità e aumentare le statistiche.
Tali abilità saranno utilizzate anche on game per bruciare rovi, spostare oggetti e tanto altro. Sarà a noi scegliere quale personaggio si adatterà di più a una situazione, rispetto ad un altro.
Conclusioni
Il gioco è molto piacevole, nonostante i troppi dialoghi iniziali. E’ adatto sia ai più esperti sul mondo dell’RPG, sia ai novizi e lo consigliamo vivamente. Porta una ventata d’aria fresca, con accorgimenti e novità che fanno incantare di fronte allo schermo. La musica è molto immersiva, trasportandoti direttamente nel mondo del gioco. Solo ascoltandola è possibile farsi un’idea su chi, e cosa, troveremo nel nostro cammino, nonostante non sia così scontato come sembra.
Essendo completamente in inglese, chi non conosce la lingua si troverà leggermente in difficoltà; i dialoghi si alternano tra frasi complicati e scenette leggere botta e risposta, dando così piccoli momenti di relax. La cosa che più affascina di questo gioco è il totale controllo sui personaggi. E’ piacevole poter muovere qualcuno all’interno di un videogame che non sia il/la protagonista. Un gioco con questa libertà è stato il vecchissimo Shrek 2 – Far, Far Away per Game Boy Advance, dove si era liberi di usare Shrek, Ciuchino e compagnia per attraversare gli ostacoli presenti sul cammino. Una scelta che, personalmente, abbiamo apprezzato molto, portandoci così un’aria nostalgica per i tempi ormai andati.
Su Steam è possibile trovarlo al costo di 9,99€. Per chi volesse acquistare anche la Digital Art Book e la Soundtrack, può usufruire della possibilità di averli a 4,99€. Un’occasione ghiotta per chi già ha avuto a che fare col gioco.
In basso troverete il trailer del titolo e qualche immagine. Lo acquisterete? Fateci sapere cosa ne pensate nei commenti o per messaggio privato sulla pagina Facebook!