Se avete seguito i recenti fatti di cronaca, anche per mezzo di un semplice TG o tramite i vostri social, saprete certamente che questo non è stato un weekend tranquillo negli USA. Nel giro di 24 ore, infatti, abbiamo avuto due sparatorie di massa. Una ad El Paso, Texas, dove dentro un centro commerciale hanno perso la vita 22 persone, l’altra invece a Dayton, Ohio, in cui le vittime sono state 9.
Ovviamente moltissimi i feriti, ma non siamo qui per parlarvi di fatti di cronaca, ma di come questi si sono legati, per l’ennesima volta, al mondo videoludico. Come saprete, molto spesso, davanti a questo tipo di episodi, una parte della “colpa” viene data anche all’uso smodato di videogiochi violenti, nonostante 40 anni di ricerche sul caso non abbiano mai dimostrato un legame tra violenza reale e violenza videoludica.
Ad ogni modo, questa volta l’accusa contro i videogiochi arriva direttamente dal Tycoon, l’attuale Presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Come mostrato da moltissime testate, anche quelle generaliste, Trump non ha usato mezzi termini e, seppur dando solo in parte la colpa ai videogiochi violenti, comunque li ha inseriti nel contesto di una situazione tragica.
We must recognize that the Internet has provided a dangerous avenue to radicalize disturbed minds and perform demented acts. We must shine light on the dark recesses of the stop mass murders before the start. The Internet likewise is used for human trafficking, illegal drug distribution, and so many other heinous crimes. The perils of the Internet and social media cannot be ignored. […]
Second, we must stop the glorification of violence in our society. This includes the gruesome and grisly video games that are now commonplace. It is too easy today for troubled youth to surround themselves with a culture that celebrates violence. We must stop or substantially reduce this, and it has to begin immediately.
Queste le sue dichiarazioni, che andremo a tradurre in italiano per voi:
Dobbiamo riconoscere che l’internet ha creato una via pericolosa per la radicalizzazione di menti disturbate e per arrivare a compiere atti scellerati. Dobbiamo fare luce su questi elementi, in modo tale da fermare gli omicidi di massa ancor prima che questi abbiano luogo. Internet viene usato per il traffico di umani, il traffico di stupefacenti, e altri terribili crimini. Non possiamo ignorare i pericoli che vengono da internet. […]
Secondo, dobbiamo fermare la glorificazione della violenza nella nostra società. Questo include anche quei videogiochi violenti e cruenti, che ora sono la normalità. Per i giovani problematici di oggi risulta troppo facile ormai circondarsi di questa cultura che celebra la violenza. Dobbiamo fermare o quanto meno drasticamente ridurre tutto questo, e questo deve cominciare da subito.
Nel suo discorso, il Presidente è stato molto forte nei termini, specie per quanto riguarda l’idea del “fermare o ridurre tutto questo”. Nel corso delle ultime settimane, Trump era stato al centro di molte polemiche con il mondo videoludico, con la voce che si era diffusa di un possibile aumento di prezzo iniziale per le prossime gen di console, causato dai dazi imposti dagli USA alla Cina. Ma una cosa va certamente detta: finora il Presidente degli USA si è fermato alle parole, ma ci saranno mai dei fatti in merito a tutto questo? O si tratta solo di un altro discorso politico?
Alla luce dei fatti, andare a penalizzare in maniera forte un’industria come quella videoludica, che negli States rappresenta una delle industrie più forti e in crescita del momento, potrebbe essere una mossa percorribile oppure si tratta solo di parole? Noi, dal canto nostro, non ci sentiamo di esprimerci, anche perché ormai è un argomento trito e ritrito, ma ci sentiamo solo di dire: verba volant, scripta manent. Finora siamo solo alle chiacchiere, ma i fatti?
E voi? Cosa ne pensate? Ad ogni modo, vi lasciamo qui il video in cui Trump ha espresso il suo intervento, che ha ricevuto molti pareri a favore nelle forze del governo USA – specie dalla parte repubblicana, l’ala più conservatrice.