Dopo l’esordio del primo capitolo su PlayStation 3 nel 2008, un secondo e un terzo capitolo usciti rispettivamente nel 2010 e nel 2011 sulla mitica PSP, e Valkyria Revolution uscito su PS4 nel 2017, SEGA ha rilasciato finalmente su Playstation 4, Xbox One e Nintendo Switch l’atteso Valkyria Chronicles 4, uscito a marzo in Giappone e lo scorso 25 settembre in versione europea. Per chi non conosce la serie, si tratta di un titolo JRPG “a turni”, con combattimenti estremamente strategici, che hanno luogo in campi di battaglia in cui si ha la possibilità di spostare le proprie unità, con tutti i limiti del caso. In poche parole: il BLiTZ System (Battle of Live Tactical Zones).
Valkyria Chronicles 4 non è in realtà un sequel della serie, ma è ambientato in contemporanea agli eventi del primo Valkyria Chronicles. Se quest’ultimo raccontava le vicende avvenute nello stato di Gallia durante la Seconda Guerra Europea, il primo ci porta invece nel cuore del conflitto tra la Federazione e l’Impero. Le vicende seguono una particolare squadra d’élite dell’esercito, la Squadra E del Battaglione Ranger, guidata da Claude Wallace.
Un po’ di storia
Ma non affrettiamo i tempi, e vediamo di capire il background storico, della serie e in particolare di questo quinto capitolo. Valkyria Chronicles 4 è ambientato nell’anno 1935, nel pieno di quella che è la Seconda Guerra Europea. Il conflitto vede contrapposti da una parte la Federazione Atlantica, dall’altra l’Impero che cerca di conquistare nuovi territori da porre sotto il proprio dominio. Mentre nei capitoli precedenti il focus era sul piccolo stato neutrale di Gallia, trovatosi in mezzo al conflitto, questa volta ci troviamo, come già detto, nel cuore dell’esercito della Federazione, alla guida però di una Squadra formata da giovani soldati tutti provenienti da un paese di nome Hafen, situato proprio nel cuore di Gallia. L’esercito della Federazione è inferiore a quello dell’Impero, per mezzi e numeri: per questo motivo si decide di compiere un’azione disperata: sferrare un attacco al cuore del nemico, fino a giungere alla capitale, con l’Operazione Croce del Nord. Naturalmente non sarà affatto semplice. Tutto il resto è “storia”.
Al fronte
La trama del gioco è sorprendentemente lunga e articolata, e si snoda in diversi capitoli, che verranno esplorati, nel classico stile della serie, tramite la modalità Libro. Potremo sfogliarne le pagine e consultare i vari “episodi” che verranno aggiunti mano a mano (che siano sequenza narrative, solitamente abbastanza brevi per non appesantire troppo, o battaglie vere e proprie). Ci sarà a disposizione anche il Quartier Generale, dove addestrare le proprie truppe con i punti esperienza ricevuti dopo le battaglie affrontate, sviluppare tramite la Struttura R&S nuovi armamenti ed equipaggiamenti per i tank, gestire i membri dell’unità e “imparare” nuovi ordini da dare in battaglia.
La protagonista principale è naturalmente la guerra, e l’atmosfera del gioco, seppur in parte scanzonata, trasmette molti degli elementi chiave e degli aspetti più dolorosi del trovarsi nel mezzo di un conflitto, sia dal punto di vista dei soldati che da quello dei civili. Il tono, come detto, resta sempre in parte scanzonato, soprattutto grazie alla presenza dei soliti personaggi dal carattere molto forte “alla giapponese” (l’ex bullo testa calda, ora amico con l’ex “vittima” scopertosi un comandante in gamba, la ragazza silenziosa e dura che ha preso il posto del fratello nell’unità e così via), ma non mancano i momenti seri e drammatici.
Armati e pronti all’azione
Il gameplay di Valkyria Chronicles 4, se siete veterani della serie, non ha particolari differenze con quello dei precedenti capitoli (a parte una classe inedita, quella del Granatiere, e qualche altra piccola aggiunta). Si tratta appunto di un JRPG tattico, in cui il giocatore avrà la possibilità di controllare, una alla volta, le proprie unità schierate sul campo (preparato in precedenza durante il briefing), per raggiungere l’obiettivo: conquistare il campo nemico, oppure raggiungere un determinato luogo.
Le classi disponibili sono le seguenti: Ricognitore, Soldato d’Assalto, Lanciere, Ingegnere, Cecchino, Granatiere. Ci saranno poi disponibili dei mezzi di trasporto, il cui principale e più potente è il tank chiamato Hafen, comandato da Claude stesso. Ogni classe avrà una capacità di movimento diversa (ad esempio i Ricognitori potranno coprire distanze molto lunghe, mentre i Granatieri potranno muoversi poco e lentamente). Una volta fermati, potrete intraprendere delle azioni di attacco (con l’arma equipaggiata o le granate) o di cura/riparazione (tramite la Ragnite o gli oggetti appositi). L’Ingegnere è una classe fondamentale soprattutto per le riparazioni dei veicoli e per il disinnesco delle granate, che sarà molto facile trovare nei campi di battaglia. Il Lanciere sarà molto utile invece per abbattere i tank avversari.
La battaglia sarà divisa in due turni: quello del giocatore e quello del nemico. Ad ogni turno si avranno a disposizione un tot di Punti Comando (PC): per muovere un’unità se ne dovrà utilizzare uno. A differenza dei precedenti capitoli, anche per muovere un tank sarà necessario un singolo punto, mentre prima erano due. Inoltre si avrà la possibilità di impartire Ordini di vario genere, ognuno dei quali avrà un costo in PC. Un’unità potrà essere utilizzata anche più volte, ma fate attenzione: mano a mano i PA (punti azione) diminuiranno, sarà possibile muoversi sempre meno, e anche alcune munizioni sono contate (quelle dei tank, dei granatieri e dei lancieri ad esempio). Inoltre schierare determinati personaggi chiave (come Raz, Kai e Riley), vi garantirà automaticamente dei PC in più.
Tele
Per quanto riguarda l’impatto visivo, a farla da padrone è il CANVAS Engine, il particolare motore grafico utilizzato da sempre nella serie Valkyria Chronicles, che regala un aspetto piacevole e particolare, con degli scorci davvero notevoli. Dei quadri su tela a volte in movimento, a volte statici, che rendono l’aspetto grafico uno dei punti forti della serie e in particolare di questo capitolo.
In generale tuttavia, quando invece si passa ai movimenti in battaglia, appare tutto riutilizzato dai precedenti lavori, senza particolari upgrade: parlo in questo caso delle esplosioni e in generale degli effetti delle armi, che restano sempre gli stessi. Ho provato il gioco nella versione Playstation 4 (su una PS4 Pro), ma senza dubbio (oltre che nella controparte Xbox One e Xbox One X), Valkyria Chronicles 4 è estremamente godibile anche su Nintendo Switch, da questo e da altri punti di vista. Si tratta di uno di quei casi in cui ci si trova davanti ad un gioco che non necessita particolarmente della potenza dell’hardware e della grafica pompata per dare una buona esperienza di gioco.
Extra
Il titolo acquista una buona dose di profondità e longevità anche grazie ad alcuni extra presenti. Ad esempio ci sono le Schermaglie, battaglie affrontabili in qualsiasi momento per accumulare esperienza (necessaria per addestrare le proprie unità nel Quartier Generale e farle salire di livello). Queste ultime altro non sono che mappe provenienti dalla storia, quindi già affrontate dal giocatore, che ci permetteranno anche di allenarci e mettere a punto tattiche sempre migliori.
Inoltre avanzando con la trama sarà possibile sbloccare le Storie Unità, particolari episodi secondari che andranno ad approfondire le storie dei singoli personaggi della Squadra E. Un bel modo anche per fare la conoscenza di tutti i nostri commilitoni e di conoscere la loro storia personale e le loro motivazioni.
Il livello di difficoltà può essere cambiato in qualsiasi momento (disponibili all’inizio Normale e Facile), cosa che può risultare utile nel caso vi troviate in una situazione che sembra insormontabile. Si tratta comunque di una possibilità molto remota, perché in generale il livello non è per niente punitivo. Alcune battaglie potranno risultare più complesse di altre, ma nulla che con un po’ di tattica e di addestramento non possa essere superato.
Audio
Anche per quanto riguarda il comparto audio Valkyria Chronicles 4 raggiunge un ottimo livello. La colonna sonora, sempre nello stile della serie, è piacevole e mai noiosa, nonostante diversi brani si ripetano più volte. L’audio nelle battaglie rimane pressoché il medesimo dei capitoli precedenti, rimanendo comunque abbastanza realistico. Come da tradizione, inoltre, rimangono i particolari effetti fumettosi dei suoni onomatopeici che compaiono a schermo, ad esempio quando si spara, quando un nemico si muove di nascosto o quando un personaggio ricarica l’arma.
Il gioco è doppiato completamente in inglese e, udite udite, questa volta (per la prima volta!) è localizzato e sottotitolato in italiano, con una traduzione in generale più che buona.
Considerazioni finali
Valkyria Chronicles 4 è in generale un ottimo JRPG tattico. I fan affezionati della serie lo ameranno, poiché ritroveranno meccaniche conosciute e la stessa atmosfera che ha reso la serie quello che è. In generale il sistema è assolutamente abbordabile anche ai neofiti, nonostante la componente tattica, proprio per il fatto (non positivo in realtà) che in generale l’IA dei nemici non è programmata per mettervi alle strette. La trama è articolata e piacevole, e il gioco risulta molto longevo (vi ci vorranno diverse decine di ore per completare anche solo la storia principale).
Tuttavia ci sono altre considerazioni da fare: Valkyria Chronicles è una serie ormai decennale, passata da PS3, a PSP e ora a PS4/One/Switch. Non è di certo un franchise famosissimo, ma ha i suoi estimatori anche in Occidente. Tutto questo per dire che riproporre per la quinta volta le stesse identiche meccaniche e la stessa struttura di gioco risulta forse discutibile, per quanto si tratti di elementi che rendono comunque l’esperienza positiva. Da giocatrice che conosce la serie fin dal primo capitolo, ho sentito presente questo elemento di ristagno, e non posso fare altro che segnalarvelo.
Versione provata: PlayStation 4
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