Anni fa, giochi come Skate, Tony Hawk ProSkater e SSX erano estremamente popolari con molti trucchi e codici davvero divertenti e folli, ambientazioni ben realizzate ed un sacco di contenuti interessanti. Wave Break cerca di portare il divertimento e la follia di quei titoli in un ambiente acquatico e a bordo di una piccola barca su cui potrete realizzare delle acrobazie fuori di testa e salti da rampe giganti. Anche se non ci si può lamentare della quantità di contenuti e del divertimento scaturito dalla presenza di animali (ovviamente in versione cartone animato) che fanno acrobazie e si ribaltano con le barche mentre si sparano a vicenda, purtroppo il gameplay di base e i sistemi di progressione non sono ben bilanciati ed ottimizzati a dovere.
C’è molto da fare in Wave Break, c’è una “campagna” abbastanza longeva, molte sfide in ogni livello e fantastici sbloccabili da acquistare con denaro in-game. Nella campagna si gioca nei panni (solitamente) di un orsacchiotto carino e coccoloso di nome Big Pin ed avrete lo scopo di completare una lista di attività in quattro location differenti.
Questi compiti sono tutti di stampo classico, come la raccolta di tutte le lettere che compongono la parola “COMBO”, eseguire determinati salti da rampe particolari, nonché intraprendere missioni della storia che sembrano mini episodi di Miami Vice. In un esempio memorabile, recupererete un pacco rubato del vostro “prodotto” etichettato come “farina” per restituirlo ai vostri “clienti” che stanno facendo festa in una piscina sul tetto di un palazzo.
Fino a quando non avrete acquisito una solida padronanza della fisica di Wave Break e sviluppato la memoria muscolare e migliorato il vostro personaggio, tutte queste missioni risulteranno assolutamente brutali, a causa del sempre presente timer di due minuti presente a schermo che vi ricorda che non potete stare a bighellonare più di tanto, almeno nella modalità storia. La meccanica di avere un tempo prestabilito per ogni partita è stata a lungo un punto fermo dei giochi di skating negli anni ’90, però risulta frustrante nel 2020 ed è aggravato dalla mancanza di un’opzione di riavvio rapido.
Invece, avete la possibilità di scegliere di terminare una corsa in anticipo, dopodiché il gioco elaborerà gli obiettivi che siete riusciti a completare e quelli che non avete finito e infine vi consentirà di caricare nuovamente il livello. Questo ciclo esteso di ripetuti tentativi e fallimenti nel completare i compiti di un determinato stage, solo per poi attendere che il livello si carichi di nuovo, è diventato gradualmente la mia più grande fonte di frustrazione con Wave Break.
C’è anche una forma di progressione: tutti i personaggi infatti iniziano con una base di statistiche che può essere aggiornata man mano che i giocatori affrontano le sfide durante la campagna. Tuttavia, ho trovato abbastanza difficile progredire a un ritmo ragionevole. Le statistiche del personaggio ad inizio gioco mi sono sembrate così basse che, anche dopo aver cominciato a padroneggiare i controlli del gioco, mi è risultato difficile raggiungere molti degli obiettivi presenti e con alcuni chiaramente impossibili da completare fino a quando le statistiche non fossero notevolmente migliorate. È fantastico avere una progressione in un gioco, anche in termini di difficoltà, ma qua siamo a livelli di frustrazione davvero scoraggianti (considerando anche il fatto che il tempo a disposizione per poter completare una qualunque sfida è di due minuti). Capisco il voler rendere le cose difficili, ma ci deve essere una progressione ragionevole e ben equilibrata.
Per quanto volessi sperimentare più missioni della campagna ho scoperto che il vero cuore pulsante di Wave Break si trova nelle altre modalità del gioco. Free Play e Time Attack vi consentiranno di dedicare più tempo a conoscere ciascuno dei quattro livelli e di padroneggiare tutti i salti e le acrobazie così da accumulare un punteggio incredibilmente alto.
Naturalmente, c’è ancora un altro elemento di Wave Break di cui intenzionalmente evitato di parlare per bene finora: le armi da fuoco. Senza dubbio Miami Vice è una grande fonte di ispirazione anche in questo frangente: nel titolo di Funktronic Labs infatti si possono sparare fiumi di proiettili contro altri animali e barche, ma allo stesso tempo, le fasi di shooting nella maggior parte delle situazioni sembrano semplicemente un’aggiunta “dell’ultimo minuto”. Nella campagna per giocatore singolo dovrete raramente usare le vostre armi, e nella modalità multiplayer Time Attack è assolutamente bizzarro il fatto di poter letteralmente sparare e uccidere il vostro avversario per interrompergli le combo.
Tuttavia, la modalità Deathmatch di Wave Break è stranamente divertente: un ibrido in stile arcade, in cui il giocatore deve fronteggiare i vari avversari, raccogliere denaro, ottenere armi migliori e ripetere il processo.
Le modalità multiplayer sono abbastanza varie ma è davvero difficile trovare qualcuno online con cui giocare. Si possono però creare stanze private e c’è la possibilità di scontrarsi solamente con i bot. Questo è un buon modo per imparare a conoscere le modalità multiplayer e guadagnare soldi in-game per aggiornare e personalizzare il vostro personaggio. Se siete bloccati nella campagna vi consiglio di fare un po’ di grinding in partite multiplayer per aumentare le statistiche del vostro avatar. Ma dover guadagnare soldi in gioco nella modalità multiplayer per poter progredire nella campagna vi spiega il motivo per cui ho già detto che si tratta di un titolo sbilanciato. Comprendo che ciò può aiutare a incoraggiare i giocatori a sperimentare diverse modalità, ma non per questo la modalità storia deve essere così dannatamente difficile.
Infine, devo parlarvi del gameplay e delle sensazioni che regala il titolo. Per quanto sia divertente saltare in aria e fare un sacco di acrobazie e continuare le combo, ho trovato che i controlli sono molto semplici ma non molto gratificanti o raffinati. Mentre si guida, il personaggio si blocca spesso su ostacoli o in qualche inghippo dello scenario e perde qualche secondo fondamentale, considerando che avete a disposizione solo due minuti in ogni partita. Anche se si riescono a superare tutte queste magagne con l’avanzare delle ore, il design delle mappe rimane fin troppo confusionario e intricato inutilmente. La telecamera inoltre in più occasioni fatica a seguire la velocità con cui si naviga per la mappa.
La colonna sonora originale di Wave Break, piena di stellari tracce retrowave, riesce sia a cementare l’atmosfera anni ’80/Miami Vice, sia a portarvi in uno stato zen perfetto per realizzare combo spettacolari. In concomitanza con l’uscita di Wave Break, parte della colonna sonora è disponibile anche su servizi di streaming musicale e brani come “Wake up!” meritano assolutamente un ascolto.
Wave Break ha molte idee fantastiche ed è davvero interessante. Sono rimasto impressionato dalla quantità di contenuti presenti nel gioco. Ma la meccanica di base e il sistema di progressione della campagna non sono stati ben testati o realizzati. Anche tenendo conto della mia possibile/probabile mancanza di abilità, il design dei livelli, la progressione della campagna e il multiplayer con poche persone renderanno difficile mantenere questo gioco a galla e i giocatori interessati. Se amate alla follia i giochi di skateboard e volete provare qualcosa di nuovo sfidando voi stessi, Wave Break potrebbe fare al caso vostro, ma alla restante fetta di player direi di passare oltre.
Wave Break è ora disponibile nello store di Google Stadia come un’esclusiva temporale “First on Stadia” al prezzo di 24,99 euro.