Dopo anni di dominio incontrastato, il negozio virtuale Steam, ha iniziato a doversi confrontare con una concorrenza sempre più vasta. Epic Games Store ha gettato il guanto di sfida, promettendo introiti maggiori alle software house che hanno deciso di preferirlo rispetto alla piattaforma della Valve. Questo ha comportato una migrazione di molti titoli in esclusiva verso il negozio dei creatori di Fortnite, dando vita ad una contesa in cui sono in ballo svariati milioni di dollari. Ebbene alla “battaglia” ha deciso di partecipare, anche il colosso cinese dell’industria videoludica, Tecent famoso per i prodotti dedicati al mobile, tra cui la versione portatile di PlayerUnknown’s Battlegrounds.
“WeGame X” dopo un breve periodo di prova, è pronto a conquistare sia il proprio paese d’origine, sia il resto del pianeta. Lo store contiene al momento soltanto 17 titoli, tutti di produttori asiatici come Deep Silver, Larian e Hello Games, ma presto usufruirà del supporto di molte software house occidentali. Lo scopo è quello di fungere da tramite, tra quest’ultime e un mercato in continua espansione come quello cinese, adattando e ove possibile traducendo i titoli provenienti dal resto del globo. Ovviamente questa operazione deve sottostare ai limiti di una censura molto severa, i cui effetti si sono visti su Rainbow Six Siege, con l’eliminazione di ogni forma di nudità e gore. A tal riguardo la piattaforma è stata subito oggetto di una pesante polemica.
WeGame X avrebbe ceduto (in combutta con Epic), buona parte dei dati personali degli iscritti al governo, in cambio di favori di natura economica. Un accusa molto grave, categoricamente smentita sia dalla software house americana, sia da quella cinese. Nell’attesa attesa di scoprire come la nascita di WeGame X influirà sul settore, non ci resta che assistere a quella che si preannuncia come una nuova “guerra” digitale, capace sicuramente di riservarci numerose sorprese nell’immediato futuro.