Un gradito ritorno
Pubblicato da Data East nel 1994 in versione Arcade e sul potente ma sfortunato Neo Geo CD, Windjammers è stato uno dei titoli sportivi più importanti rilasciati per la console SNK assieme a Soccer Brawl, Super Sidekicks e altri ancora. Il gioco si ispira al leggendario Pong, ma con molte differenze e miglioramenti. Dopo l’anteprima di Giugno, abbiamo finalmente in mano il gioco definitivo e possiamo approfondirne alcuni aspetti. Vediamo il gioco nei suoi aspetti originali e nelle aggiunte proposte da DotEmu.
Dritto, sponda, cucchiaio o supertiro?
Si gioca 1 contro 1 su un campo di vario tipo (cemento, terra battuta etc), con visuale ravvicinata a volo d’uccello, porte laterali e muri su cui il frisbee sbatte e rimbalza. Lo scopo del gioco è quello di lanciare il frisbee e segnare più gol possibili nella porta avversaria, vince il round chi fa più punti dell’altro. I giocatori sono umani provenienti da varie nazioni del mondo (tra cui l’Italia). Ognuno di essi può correre, tuffarsi, fare un tiro basso e forte, un pallonetto e, una volta caricato, anche un supertiro esclusivo del personaggio in uso. Alcuni supertiri si basano sulla potenza, altri sulla traiettoria veloce ed ingannevole, altri sull’imprevedibilità delle sponde e così via. Per ogni gol segnato viene assegnato un punteggio; segnare nella parte rossa della porta avversaria è più difficile, ma si ottengono 5 punti al posto dei 3 standard. Ogni stadio ha una posizione diversa delle aree dei 5 punti nelle porte. Se invece soprendiamo l’avversario con un pallonetto e il frisbee cade per terra, ci verranno dati 2 punti.
Soffermiamoci sui 6 atleti, che hanno provenienza e caratteristiche diverse. Steve Miller (inglese nella versione occidentale del gioco, mentre in quella orientale è coreano con diverso nome e doppiaggio), è dotato di buona velocità ma potenza non elevata; atleta simile è la giapponese Hiromi Mita, unica ragazza del gioco, che predilige una notevole velocità di movimento ma con una potenza minima; Klaus Wessel e Gary Scott, rispettivamente tedesco e statunitense, sono i due atleti con più potenza ma anche i più lenti. Jordi Costa e Loris Biaggi, rispettivamente spagnolo ed italiano, possiedono caratteristiche simili con velocità e potenza equilibrati, ideali per i principianti.
Regolamento
Vediamo come funziona ogni match. Scegliamo un personaggio e la CPU sceglie a caso un avversario; può capitare di affrontare noi stessi in un mirror match. Scelta casuale del campo e finalmente il gioco ha inizio. Si gioca al meglio dei 3 o 5 round, con possibilità di pareggio. Come nel tennis, possiamo decidere che tattica usare. Possiamo giocare difensivi restando vicini alla porta, ottenendo più tempo per calcolare la traiettoria del tiro avversario ed evitare pallonetti, ma è anche più difficile segnare; oppure essere più offensivi restando vicini alla metà campo, col rischio di subire pallonetti ma con più probabilità di segnare. E’ possibile anche la via di mezzo, cioè avanzare e spostarsi in base alla situazione. Possiamo tuffarci per parare un bolide avversario o evitare che il frisbee tocchi terra in caso di pallonetto, pena 2 punti all’avversario.
Vi sono diversi stadi disponibili, in cui cambiano il tipo di terreno ed eventuali ostacoli al centro del campo che possono deviare il frisbee in modo letale.
Il Pong degli anni ’90
È inutile negarlo: Windjammers è divertentissimo, e non mancherà di appassionare gli amanti degli eSports e non solo. Ambientazione futuristica, regolamento con mix di calcio e tennis, supertiri infuocati e con traiettorie variabili, ed altro ancora. Ci vorranno diverse partite prima di prenderci davvero la mano, imparando sia a non prendere gol che a beffare gli avversari col tiro giusto in ogni occasione. Bloccare e rispedire indietro un supertiro nell’angolino più lontano, fare un pallonetto con l’avversario che si tuffa disperatamente all’indietro nel tentativo di pararlo, sfruttare i rimbalzi sul muro per creare una traiettoria imprevedibile… di modi per segnare ce ne sono e, una volta imparate le basi, realizzerete gol spettacolari che non avranno prezzo. Il paragone con Pong può sembrare assurdo ma, tolto il comparto tecnico di cui è impossibile un paragone per ovvie ragioni, i più grandicelli noteranno qualche affinità ed ispirazione al primo videogame della storia.
Opzioni e modalità esclusive
La notivà principale è senz’altro l’introduzione del gioco online, la cui voce primeggia nel menù iniziale. Entrandovi possiamo scegliere di fare una partita veloce, una classificata per sfidare gamers di tutto il mondo con tanto di ranking mondiale, oppure una da noi personalizzata; in quest’ultima, creiamo una stanza e possiamo invitare un amico per una sfida online. Nel gioco in locale, oltre alla classica modalità Arcade, troviamo la modalità Versus per sfidare un amico al nostro fianco. Possiamo anche allenarci ai Minigiochi, lanciando il frisbee al nostro cane o usarlo per spazzare i birilli su una pista da bowling. Tra le opzioni disponibili si può scegliere la modalità video tra 4:3 o 16:9, lo sfondo, e la presenza o meno delle vecchie scanlines stile coin-op.
Molto bello, ma si poteva osare di più
Come abbiamo già detto, il gioco è molto divertente e longevo. Riteniamo però che si potesse approfittare di quest’occasione per ritoccare il gioco con migliorìe ed aggiunte. La prima è senz’altro l’HD: come già fatto da Ultra Street Fighter 2 su Switch, si potevano ridisegnare vari elementi del gioco (personaggi, stadi, immagini etc) e permettere un cambio istantaneo da originale a HD e viceversa tramite un pulsante dedicato.
Si poteva sperimentare una modalità 2 vs 2 con campo e porte più grandi, magari con visuale più lontana per l’occasione. Se non addirittura un 2 vs 1, dove un esperto di Windjammers avrebbe potuto sfidare 2 avversari meno forti per ottenere un trofeo o un ranking ancora più alto in caso di vittoria. Nuovi personaggi, supertiri e terreni di gioco non presenti nella versione originale. Si potevano creare nuove modalità in stile calcistico tra cui una Coppa con gironi e fasi eliminatorie, un Campionato e così via. Aggiungere bonus a comparsa casuale sul terreno che aumentavano temporaneamente velocità o potenza dell’atleta. E ancora, aggiungere un filmato diverso per ogni personaggio col quale si completasse il gioco, al posto della solita schermata “Congratulations!”. E un’opzione per poterci giocare in VR, difficile ma non impossibile.