Torna anche quest’anno, puntuale come un orologio svizzero, la serie sportiva a cadenza annuale di 2K dedicata al wrestling americano, più precisamente alla WWE, la federazione che tutti noi conosciamo e che almeno una volta nella vita abbiamo visto in TV, con suoi eventi Raw e SmackDown (a breve giungerà il millesimo episodio), con il nuovo WWE 2K19. Il mondo dei videogiochi e quello del wrestling si conoscono da tantissimo tempo, infatti sono ormai quasi 30 anni che abbiamo giochi sul wrestling WWE, che fino a qualche anno fa era conosciuta come WWF, nome che poi è stato cambiato dopo una intensa battaglia legale contro l’omonima associazione ambientale. Questi giochi sono passati praticamente su tutte le console esistenti dagli anni ’90 ad oggi, data la grande importanza del fenomeno mediatico. Sicuramente il più grande contributo per questi videogiochi è stato dato dal defunto studio THQ, che ha detenuto i diritti per il videogioco fino al 2013, anno in cui le attività dello studio sono terminate, per passare, dall’edizione 2014, a 2K, che si dedica alla pubblicazione del gioco, prodotto da Yuke’s e Visual Concepts.
Molto importante è, per l’immagine del gioco, l’uomo copertina che viene scelto annualmente. Quest’anno è toccato all’attuale campione WWE, uno degli atleti più famosi di questo sport: sto parlando di AJ Styles, meglio conosciuto come “The Phenomenal One”. Una carriera immensa per lui, passando per varie federazioni, partendo dalla Ring Of Honor, per poi conoscere il successo nella TnA, la seconda federazione statunitense. Questo fino al 2013, anno in cui è tornato alla ROH, e per due anni ha anche militato nella New Japan Pro-Wrestling, la federazione giapponese. Nel 2016, precisamente alla Royal Rumble, il Fenomenale è sbarcato alla WWE, diventando in pochissimo tempo uno degli atleti più tifati.
Ma adesso, dopo questa doverosa e lunga introduzione, passiamo a parlare del gioco in questione, WWE 2K19.
Le novità di quest’anno
Nonostante il gioco sia parte di una serie annuale, questa edizione presenta tante novità e introduce anche un graditissimo ritorno, dopo l’anno sabbatico nella precedente edizione: sto parlando della modalità WWE Showcase. Quest’ultima, particolarmente apprezzata in WWE 2K17 permetteva di rivivere in gioco alcuni dei momenti più importanti della storia della federazione di Stamford, passando per eventi come la Attitude Era, la D-Generation X, ed altri. Nell’edizione di quest’anno, quanto meno nella versione base del gioco (probabilmente saranno aggiunti altri contenuti Showcase a pagamento – ndr), si possono rivivere i momenti più importanti della carriera di Daniel Bryan, un altro atleta molto amato dal pubblico, che ha avuto una carriera molto importante che lo ha visto trionfare in quel di Wrestlemania 30 con la vittoria del titolo WWE, fino al momento in cui ha subito un gravissimo infortunio che sembrava avergli definitivamente fatto smettere di lottare. Nello scorso anno è tornato tra le Superstar WWE, dapprima come General Manager, e successivamente a lottare nell’ultima edizione di Wrestlemania, affrontando il suo arci-nemico di sempre, The Miz. Molto interessante il fatto che la storia della carriera di Bryan ci venga presentata proprio dalla “Goat Face” (in italiano “faccia di capra”, data la sua folta barba – ndr), attraverso dei filmati che riportano anche delle immagini di repertorio sulla sua carriera. Sarà sicuramente interessante vedere se la modalità, nel corso dell’anno, sarà ampliata con altre storie e contenuti.
Ma adesso passiamo alla grande novità della stagione: sto parlando della modalità Le Torri 2K. Si tratta di una novità assoluta per il gioco, che sicuramente aggiunge profondità ad un titolo che già di per sé vi terrà impegnati per tantissimo tempo. Si tratta in breve di una serie di match che possono avere un tema particolare, in cui dovrete scegliere una Superstar e fronteggiarne altre, decise in maniera predefinita, così anche come la difficoltà della Torre. Quest’ultima cosa forse andrebbe rivista, in quanto si rischia di rendere queste Torri troppo sbilanciate, nel senso che vi sono Torri che si conquistano in pochissimo tempo ed altre invece che sono una sfida quasi insormontabile. Ad ogni modo, queste Torri sono di due tipi: abbiamo la Torre Gauntlet, che in pratica è una Torre che va affrontata tutta d’un fiato, senza possibilità di recupero, dove gli avversari vi verranno addosso e, ad ogni match vinto, la vostra salute non si andrà a rigenerare; abbiamo poi la Torre a Gradini, che è la modalità di gioco più “rilassata”, nel senso che ad ogni incontro la vostra salute si rigenererà e avrete la possibilità di affrontarla nei tempi che desiderate. Molto interessante il fatto che vi sia una modalità normale, ma che poi quest’ultima, con altre sfide che saranno aggiornate giornalmente, settimanalmente e mensilmente, sia stata inserita nella modalità Il mio Giocatore, di cui parleremo a breve.
Ultima novità di questa edizione riguarda invece il gameplay vero e proprio, ed è definita come Payback System. Si tratta di un nuovo sistema che permette, durante il corso della partita, di ribaltare le sorti di un match oppure di aiutare a finire l’avversario per la vittoria. È un sistema basato su 4 possibilità, che possono essere scelte nel menu prima dell’inizio della partita, oppure sono basate sul fisico del personaggio. Questa modalità si può attivare durante il match una volta sbloccati i prerequisiti, che possono essere per esempio un tipo particolare di mossa o colpo subito, eccetera. Si tratta di una novità interessante, in quanto permette di variare ulteriormente il già ampio e ben curato gameplay di questo gioco.
Il gameplay: modalità di gioco
Dopo aver provato il gioco, posso solo dire che c’è veramente tanta tanta roba da fare, WWE 2K19 ha veramente tantissime modalità, che spesso si articolano in altre sotto-modalità. La punta di diamante è sicuramente Il mio giocatore, che è veramente enorme, e se siete fan della WWE e dei giochi sportivi di 2K, non potrete non amarla: la modalità infatti si articola ne La mia Carriera, che altro non è che una semplice story mode, dove, una volta creato il vostro personaggio, attraverso il ricco (ma non ricchissimo) editor di gioco, lo porterete a scalare la vetta del successo, partendo da una piccola federazione satellite della WWE, fino ad arrivare ad affrontare i grandi volti noti della compagnia, gente come Braun Strowman e via dicendo. Ne Il mio Giocatore sono anche presenti la modalità Road To Glory, che è una modalità online in cui potrete affrontare i giocatori creati dagli altri utenti in tutto il mondo, con l’obiettivo di aumentare la vostra “fama”; e poi, come detto sopra, ci sono anche le Torri 2K- Il mio Giocatore, che si differenziano dalle Torri principali e saranno continuamente aggiornate in maniera gratuita. Novità importante è che la crescita del personaggio non è più affidata ai VC, ai crediti virtuali, ma si lega ad un albero delle abilità, articolato in 3 categorie: attacco, corpo, difesa, in cui è possibile sbloccare elementi giocando, sbloccando dei punti abilità.
Abbiamo poi tutte le altre modalità canoniche della serie, quelle che ormai da anni sono presenti nel pacchetto del gioco, come la modalità Esibizione, dove possiamo affrontare, da soli o magari con gli amici in multiplayer locale, tutti i vari tipi di match della WWE, come i famosissimi Hell In A Cell oppure la mitica Elimination Chamber; abbiamo poi la WWE Universe, la classica modalità gestionale che ci permette di diventare dei General Manager a tutti gli effetti, decidendo gli incontri, le rivalità tra Superstar e anche l’eventuale cambio dei detentori dei titoli. Abbiamo anche infine ovviamente la modalità Online, che ci permette di fare tutto quello che si può fare in Esibizione, ma sfidando gli utenti in giro per il mondo.
Menzione a parte merita la modalità Creazione, anche questa ormai pietra miliare dei videogiochi targati WWE: questa ci permette di creare una Superstar, ma ci permette anche di modificare ogni singolo aspetto di una Superstar o di uno show della WWE. Possiamo infatti modificare il set di mosse, ma anche l’entrata sul ring della Superstar, l’esultanza per la vittoria, ma anche creare nuove arene, nuovi titoli e addirittura anche dei match personalizzati. Insomma, con questa modalità ci si può sbizzarrire come si vuole. Confesso di aver passato ore a divertirmi nel modificare il set di mosse di una Superstar da me creata, cosa che faccio praticamente in tutti i giochi della WWE che ho provato nel corso degli anni, da fan di vecchia data del wrestling. Presente all’appello anche la Creazione Community, attraverso la quale è possibile scaricare contenuti dal web, come nuovi personaggi, che spesso sono personaggi legati al mondo WWE ma che non sono presenti nel roster ufficiale del videogioco, anche se si possono trovare personaggi non legati al mondo WWE, ma troviamo anche personaggi dei fumetti, dei videogiochi o del cinema (e mi chiedo perché).
Tutto questo sistema è supportato dal guadagno di VC: ogni match o attività porta al guadagno di questi crediti virtuali, che permettono in gioco di acquistare oggetti, ma anche le Leggende WWE. Gente del calibro di The Undertaker, Triple H e molti altri: quei personaggi che hanno fatto la storia del wrestling e che sono tuttora molto amati dai fans.
Il gameplay: Giocabilità e audio
Passiamo ora all’analisi di come sia effettivamente questo titolo pad alla mano, legandolo poi all’altro elemento fondamentale in un videogioco, cioè il comparto audio. WWE 2K19 riesce a rendere alla perfezione tutto quello che è l’universo WWE, e il sistema di combattimento non ha subito sostanziali modifiche, se non per il sistema Payback che ho descritto prima, mantenendo così inalterato lo spirito che da sempre contraddistingue questo picchiaduro, alternando fasi di simulazione a fasi più arcade con minigiochi, che sono stati corretti e resi più funzionali al divertimento. Pad alla mano i colpi si sentono, e devo dire la verità, dà una certa soddisfazione sentirli tramite la vibrazione mentre avvengono a schermo. Il comparto grafico non dà mai problemi di prestazione (60 fps fissi sulla PS4 base), con un’ottima cura delle animazioni, anche se spesso si vedono quegli effetti di spostamento dei personaggi quando colpiti da una mossa in presa vicino agli angoli, ma questo è sicuramente dovuto al fatto di non poter fare incastrare i personaggi nel ring, perciò nulla di grave.
Passando infine al comparto audio, possiamo dire che gli effetti sonori aiutano davvero molto a trasportarci nelle arene WWE: il pubblico, i cori, sono riprodotti alla perfezione, specie durante l’attivazione dei momenti OMG!, in cui si eseguono azioni ad alta spettacolarità, e il pubblico inizia a cantare il famoso coro “This is awesome!”. L’audio è perfetto anche nella riproduzione del rumore dei colpi inferti, e soprattutto quando vengono utilizzati degli oggetti contundenti, che possono essere tavoli o sedie. Per quanto riguarda le musiche del menù, la selezione musicale si compone di canzoni di Eminem, Slipknot e Avenged Sevenfold, ma non è particolarmente ricca. Molto buona però la possibilità di inserire nella playlist che si vuole ascoltare prima di iniziare a menare le mani le canzoni di ingresso degli atleti WWE.
“Get These Hands!”
In conclusione, possiamo dire che la serie WWE 2K è un prodotto che sta conoscendo una grande crescita, da quando la serie è approdata in 2K, e si sta sempre più conformando al modello di produzione dell’altra grande serie sportiva della software house, quella dedicata alla NBA, con i suoi pregi e i suoi difetti, come ad esempio la politica sulle microtransazioni. Va comunque detto che ci sono ancora tanti aspetti su cui lavorare, come ad esempio la fisica dei personaggi: capita qualche volta, mentre si gioca, che questi si vadano a incastrare tra di loro. Un paio di volte ad esempio mi è capitato che il mio personaggio si andasse ad incastrare nelle gambe dell’avversario, creando un effetto in cui la fisica si è dimenticata un attimo di esistere, anche se va detto che sono episodi che capitano molto di rado. Per il resto davvero nulla da eccepire: si vede che l’investimento c’è, e che questo sport entertainment ben si presta ad una trasposizione videoludica di tutto rispetto, che potrebbe permettere anche ai non fan del wrestling di avvicinarsi a questo mondo, dato che comunque si tratta di un picchiaduro ad incontri, e può essere anche considerato come tale, con un roster di personaggi molto ampio. Sono circa 200 personaggi, più quelli scaricabili, e quelli che andrete a personalizzare, ognuno con un suo stile e delle mosse caratteristiche, che sta a voi riuscire a padroneggiare e sfruttare al massimo.
Ricordiamo infine che il gioco è disponibile su PS4, Xbox One e PC.