Pensando a Xenon Racer non possono che venirci in mente altri due grandi titoli arcade, vale a dire Asphalt e Wipeout. Il motivo? Semplice. Il titolo di Soedesco e dello studio italiano 3D Clouds prende queste due serie e le fonde assieme.
Il concetto del gioco è semplice: esiste questo Xenon Racing Championship, e quindi vi ritroverete a sfrecciare con dei bolidi ibridi, alimentati a xenon , in splendide location in giro per il mondo. La cosa interessante è che il gioco possiede anche una sorta di localizzazione temporale: questo campionato infatti costituisce l’alternativa su ruote per i veicoli volanti che ormai sono all’ordine del giorno, in un ipotetico anno 2030. Xenon Racer è ciò che si avvicina di più alla riproduzione delle gare della Formula E, ma in salsa arcade.
Fatte le solite premesse, vediamo se l’ibrido è divertente!
Giocabilità
La prima cosa che possiamo dire di Xenon Racer è che si tratta di un titolo estremamente immediato. Una volta introdotti nel mondo di gioco, vi lancerete subito nella Xenon Racing Championship, un campionato mondiale articolato in una serie di gare. Partirete con due auto a disposizione, che rappresentano le due categorie di macchine che troverete: abbiamo le Normal e le Performance, vale a dire, parlando di auto reali, le auto da strada e quelle da corsa. I modelli delle auto sono, senza ombra di dubbio, l’elemento meglio realizzato del titolo, dato anche il fatto che queste sono state disegnate da Marcello Raeli, noto designer di automobili. Macchine che danno l’impressione di veicoli futuristici, con cui sfrecciare a 300 km orari.
Superando gare ad obiettivi, che possono essere dei mini-campionati di tre gare, o gare a tempo con i check-point che vi daranno del tempo extra, questa modalità vi permetterà di sbloccare migliorie e nuove auto. Va detto che questi miglioramenti per le auto non sono proprio moltissimi: si possono modificare elementi puramente estetici, come ad esempio i cerchioni dell’auto, ma si possono migliorare anche le prestazioni della macchina cambiandone gli alettoni. Una cosa fondamentale è inoltre l’ERS, il sistema di recupero dell’energia, che vi permetterà di sfruttare il Turbo.
Oltre a questa modalità principale abbiamo le altre modalità classiche, come ad esempio la Gara veloce, in cui sceglierete le condizioni e il tracciato in cui correre per poi lanciarvi in corsa. Abbiamo anche la modalità online, ma purtroppo non sono riuscito a provarla, in quanto non ho trovato gente disposta a beccarsi una sonora sconfitta. È inoltre disponibile la Modalità Edge, che corrisponde praticamente alla modalità Tutorial, e che all’inizio vi consiglio di consultare almeno una volta. Modalità quindi che aggiungono qualcosa, ma è chiaro che la modalità principale è la Championship.
Ma adesso passiamo a quello che sicuramente è più importante: il gameplay. Xenon Racer è un arcade vecchio stile. La meccanica principale, togliendo ovviamente quella dell’accelerazione e della frenata, è quella del drift. Frenando e curvando, giocando con il tasto R2 o utilizzando il freno a mano (quindi il tasto X), vi lancerete a tutta birra in lunghe derapate che vi permetteranno di ricaricare le batterie dell’ERS -tre in tutto. Queste vi daranno modo di partire a cannone con il Turbo, di cui potrete modificare potenza, durata e velocità di ricarica quando vi troverete nel menu del garage. L’altro elemento importante e che dovrete sempre tenere d’occhio, è la salute della vostra vettura. In basso a sinistra infatti avrete un indicatore che si scaricherà ogni qualvolta avrete un impatto contro altre macchine o contro i muri della pista. Se questo indicatore dovesse raggiungere lo zero, la vostra auto sarà riposizionata in pista, ma partirete da fermi e arretrati di qualche metro. Perciò, prestate attenzione. Un altro elemento da notare è la difficoltà del gioco. Date le altissime velocità che raggiungerete, tenere la vostra macchina in pista sarà un’opera complessa, e in più l’IA degli avversari farà di tutto per impensierirvi. Gli avversari infatti sanno essere anche molto aggressivi, per esempio chiudendovi al muro. Anche questo è un elemento interessante, che rende il titolo una sfida immediata ma complessa.
Nella Xenon Racing Championship, come detto, vi troverete ad affrontare una serie di gare per progredire nel gioco. La cosa che si nota, e questo lo trovo francamente un peccato, è la penuria di piste. I tracciati infatti non sono moltissimi, se non si considerano i reverse track, cioè i circuiti percorsi al contrario. E questa è una pecca, perchè posso dire che le piste sono davvero belle, complesse al punto giusto, ma soprattutto sono in linea con lo stile del gioco. Vi troverete a sfrecciare in piste piene di dettagli, con un certo gusto tendente al cyberpunk davvero molto apprezzabile. Ma per quello che riguarda il comparto tecnico del titolo, dobbiamo per forza parlarne in una sezione a parte.
Comparto tecnico
Xenon Racer basa il suo comparto grafico sull’Unreal Engine 4, e va detto che si comporta in maniera davvero molto, ma molto buona. Come detto, i modelli delle auto sono davvero strepitosi, così come quello che riguarda le piste, disegnate e concepite per mettere alla prova tutti i piloti, anche i più esperti. Per quanto riguarda invece le prestazioni del gioco, su PS4 sono particolarmente ottime, e l’unica cosa che ho trovato fastidiosa è l’eccessivo blur che si crea quando si usa il Turbo. Usando il boost, il mondo intorno a noi si deforma, rendendo anche complesso tenere l’auto, ma in questo caso questo effetto di deformazione è per me esagerato, e rende l’azione eccessivamente caotica. Una cosa che ho apprezzato molto sono gli effetti di luce nelle piste su cui correrete al tramonto, in cui sfreccierete in tracciati immersi nella foresta, in aggiunta al sole che illumina questi scenari creando effetti molto, molto belli.
Per quello che riguarda invece il comparto audio, anche qui siamo su una qualità altissima. Non potendo contare su motori super rumorosi, tipici dei giochi di corsa, questi sono stati sostituiti da musica. Ovviamente, musica elettronica. E, lasciatemelo dire, ci sta alla grande. La colonna sonora del titolo porta con sè canzoni di vario tipo, che variano per ogni tracciato e che vi aiutano a tenere alto il livello dell’adrenalina in ogni istante della gara. Motori ibridi però non stanno a significare macchine silenziose: il rumore delle gomme che derapano si fa sentire eccome, così come la propulsione del turbo. Altro elemento che sentirete spesso è una voce che vi ricorderà le condizioni dell’auto, per esempio quando avete a disposizione il turbo, oppure quando la vostra auto sarà danneggiata in modo critico.
Conclusioni – Driftando per la vittoria
Per tracciare quindi una linea, dovendo esprimere un giudizio su Xenon Racer possiamo dire che ci troviamo davanti ad un titolo di corsa arcade davvero spettacolare. Come detto in apertura di questo nostro giudizio, è un perfetto mix tra Asphalt e Wipeout, sfruttando però un comparto tecnico di prim’ordine. Possiamo anche dire che il gioco punta non tanto sulla quantità, ma sulla qualità, data la presenza di un numero non grandissimo di piste e di auto, ma quelle presenti sono davvero ben realizzate e caratterizzate nelle statistiche, oltre che molto belle da vedere.
Xenon Racer è quindi un titolo che mancava, specie su PS4, da molto molto tempo. Gioco che, al netto di uno stile molto particolare, merita assolutamente una prova. Saprà certamente conquistarvi, grazie anche ad un livello di sfida molto interessante e che saprà come tenervi impegnati a lungo.