“Fate una pausa di almeno 15 minuti per ogni ora di gioco…”. Questa è sicuramente la frase più ricorrente, per così dire il “safety-advise” più gettonato, che le case produttrici di console per videogiochi fanno presente, soprattutto per i videogiocatori più accaniti.
Noi vi possiamo dire lo stesso dopo aver visto in anteprima all’80esima Mostra Cinematografica di Venezia “AGGRO DR1FT“, il nuovo film presentato Fuori Concorso dal regista Harmony Korine, di cui è anche produttore e sceneggiatore. Tra gli attori principali elenchiamo Jordi Mollà (protagonista) e il rapper statunitense Travis Scott. Senza farvi spoiler vi anticipiamo che sono state due le reazioni più gettonate dal pubblico alla prima proiezione delle 23.55 di sabato 02 settembre:
– chi lo ha elogiato ad opera d’arte con più di 10 minuti di applausi e standing-ovation
– chi, per noia o indignazione, ha abbandonato la sala cinematografica durante la proiezione
Noi staremo nel mezzo cercando di rendervi un’idea quanto più possibile oggettiva di un prodotto che, a detta del regista stesso non sarebbe da considerarsi propriamente come “film”. E come dargli torto! Prima di addentrarci nell’analisi, velocissimo recap sulla trama:
DI COSA PARLA? (SENZA SPOILER)
BO è il serial killer più temuto e rispettato in una Miami intasata da criminali mascherati in ogni angolo. Arriva il giorno però in cui riceve un incarico che si rivelerà molto più difficile del previsto, oltretutto tenendo conto che Bo ha anche moglie e figli, ignari della sua doppia identità. Riuscirà nella missione?
VIDEOGAME, FRUTTO DELL’I.A. O NUOVO CINEMA?
Un aspetto tecnico che rende il film davvero particolare è il fatto di essere stato girato interamente con cineprese ad infrarossi, filtrato poi in post-produzione per rendere le immagini termiche più riconoscibili all’occhio umano. Il tutto è accompagnato da una pervasiva colonna sonora elettronica, con toni eterei, a tratti discordanti e martellanti.
Definirla un’opera cinematografica sicuramente non è la risposta migliore. Trattasi quindi di un prodotto sperimentale che vuol mescolare intelligenza artificiale, il mondo dei videogame e dei social, portandoli direttamente sul grande schermo.
LA VIOLENZA DILAGANTE NEGLI STATI UNITI
Il film è ambientato in una Miami post-apocalittica, asfittica e piagata da personaggi mascherati, dediti alla violenza. La rappresentazione psichedelica di questa città non è poi così tanto lontana dalla realtà, quella dei quartieri più degradati delle città statunitensi. Violenza da cui bisogna, indubbiamente, redimersi alla fine.
Noi ci siamo chiesti perché proprio Miami, poi ci siamo resi conto che la forma geometrica della Florida ricorda vagamente quella di una pistola. Sarà forse una casualità?
https://youtu.be/sQvXmXXWm_4?si=IkaP8xAUcilNc6PR
COSA FUNZIONA E COSA NO
Per noi è un grandissimo OK la scelta stilistica della regia ad infrarossi e all’utilizzo della colonna sonora, senza la quale il film non renderebbe immersiva l’esperienza!
Sicuramente è un KO per i dialoghi: ripetitivi, criptici e sconnessi, potrebbero rendere la visione di circa 80 minuti molto impegnativa, se non noiosa a tratti! Questo di conseguenza non aiuta il film ad eccellere nella sua struttura narrativa.
QUINDI… COSA ASPETTARSI?
Nuovo cinema? Un capolavoro d’arte? Mmhh, no! Sicuramente un esperimento ben riuscito a livello visivo e sonoro che ricorda molto il gameplay di un videgioco action/shooter ma che a livello narrativo renderà la visione di 80 minuti sicuramente bella impegnativa!
Ecco, forse avrebbe funzionato meglio come videogioco o come cortometraggio. Chissà se sarà passato di mente al buon Harmony…
Sperando che possa trovare una distribuzione presto anche in Italia, siamo curiosi di sapere se per voi sarà un “GAME ON” oppure un “GAME OVER”!
Recensione scritta da Ruben Zumpano