Sicuramente non tutti i nostri lettori, ma perlomeno una parte di essi, avrà avvertito il cambiamento avvenuto in sostanzialmente ogni genere videoludico dopo l’avvento del 3D. Ovviamente parliamo di un’evoluzione tecnica tra le più importanti nella storia del media che tanto amiamo, e che per forza di cose ha toccato la quasi totalità dei generi in un modo o nell’altro. In questo caso, però, il mio focus è incentrato su un filone in particolare: i giochi d’avventura. Questo termine, di per sé, può ricoprire milioni di sfaccettature diverse, quindi vado un po’ più nello specifico: mi riferisco ai titoli più “spensierati” e per sostanzialmente tutti i giocatori, caratterizzati da atmosfere più distese su ogni piano (visivo e narrativo in primis) e dalla difficoltà non proprio frustrante o accostabile all’hardcore — sempre ammesso che non esistano le categorie apposite per chi cerca la vera sfida in ogni titolo. E nella categoria appena descritta colloco a mani basse questo possibile gioiellino noto come Ary and the Secret of the Seasons.
La prefazione legata al passato è dovuta a una semplicissima ragione: Ary mi ha riportato nel passato offerto dal genere — nel senso più positivo del termine. È vero che quanto giocato non mi ha dato l’impressione di avere davanti qualcosa di realmente innovativo, ma questo fatto avrebbe un peso paragonato all’enorme dispiacere che ho provato dopo aver realizzato che l’anteprima era giunta al termine? A volte una sensazione dà una risposta migliore di quanto non possano fare le parole. Ary riporta alla semplicità di un tempo prendendone solo i lati positivi e mettendoci una punta di freschezza, senza inoltre farci rimpiangere le altissime risoluzioni a cui siamo ormai abituati e le varietà di elementi spesso superflui — e a cui molto spesso si dovrebbe rinunciare per rafforzare i veri pilastri di un gioco, cosa che mi sembra succedere molto più solidamente nelle ore passate su Ary. Riportando un filo i piedi per terra, però, ripeto: Ary è un possibile gioiellino e non ancora uno effettivo, dato che parliamo di una mera anteprima. Inoltre, è doveroso ricordare che nell’affermare ciò sto sottointendendo che difetti e anomalie tipiche di versioni di prova e anteprime vengano limate via con cura, altrimenti il responso cambierebbe di non poche misure.
Detto ciò, posso entrare nel cuore del mio compito: illustrarvi ciò che penso dopo la prova offertaci con largo anticipo da quei bravi ragazzi di Modus (publisher), eXiin e Fishing Cactus (sviluppatori).
Per evitare spoiler di qualsiasi tipo — specialmente sul gameplay nelle fasi più avanzate del gioco — parlerò solamente della fase iniziale di Ary, in quanto l’anteprima stessa era composta da questa parte… e dall’ultimo livello del gioco come unica alternativa. Immagino di non dover aggiungere ragioni sul perché parlerò solo della prima.
Ovviamente darò il via con qualche piccolo cenno alla storia, che ai più ricorderà con ogni probabilità la leggenda di Mulan una volta giunti al termine del prologo.
Ary è una giovane ragazzina della contea di Yule, regione di inverno perenne, e ne prenderemo il controllo in un momento di lutto per lei e la sua famiglia, in quanto pare che suo fratello Flynn sia tragicamente scomparso di recente. Dopo due brevi scambi con i suoi genitori, Ary riceve la richiesta di fare visita al mercato, che tradotto in termini di gameplay significa passare dal roaming iniziale dentro le quattro mura all’esplorazione aperta della prima città.
Ary si presenta molto bene, con una veste grafica estremamente pulita e davvero ben impostata sotto qualsiasi aspetto cromatico, un buon comparto sonoro, ma soprattutto l’ancor più apprezzato beneficio della funzionalità: controllare Ary è onestamente un piacere, il suo movimento sugli assi orizzontale e verticale è ottimo — sia sul piano della precisione direzionale che su quello del tempismo di risposta —, ma i comandi legati al combattimento non sono da meno. Come immaginerete non si tratta certo del combat system più complesso della generazione, ma non per questo funziona meno: abbiamo i soliti attacco-schivata-parata, che saranno però conditi da altri poteri che avranno quattro sfaccettature: le quattro stagioni.
Esatto, perché come avrete capito dal titolo, in Ary il secondo protagonista sono proprio le stagioni, che pare stiano alternando i loro soliti cicli in tutto il mondo e la cui rivoluzione sta creando più disagi che benefici… e Ary è la figlia di una delle persone più importanti in relazione alle vitali stagioni: Gwenn, suo padre, è infatti nientemeno che il Guardiano dell’Inverno. Ed è proprio per via dell’identità del padre di Ary che inizieremo la nostra vera avventura: Ary, scoprendo che si terrà una riunione dei Guardiani a cui il padre non parteciperà perché troppo devastato dal lutto, decide di partecipare al posto suo nei panni di Flynn, suo fratello scomparso, tagliandosi i capelli per emularne l’aspetto. A differenza della sopracitata Mulan, però, verrete molto spesso riconosciuti. Almeno ci avete provato!
Ovviamente controllare le stagioni non vuol dire solo ricevere determinati aiuti in combattimento, ma anche avere la possibilità di superare aree in cui non potremmo altrimenti progredire, cosa che vi sarà ben chiara già solamente tramite il primo potere disponibile, ovviamente quello dell’Inverno.
Al di là della missione principale, però, ci saranno ovviamente le sempre benvenute quest secondarie a “distrarre” la piccola Ary: anche qua non siamo davanti a niente di rivoluzionario, ma allo stesso tempo quelle provate nell’anteprima erano tutte davvero piacevoli e non mi hanno mai tolto di dosso quella sensazione di totale serenità che il titolo è stato così bravo ad instillarmi già dai primissimi minuti. Le ricompense possono essere varie, ma generalmente saranno perlopiù ricompense monetarie che vi consentiranno di comprare i numerosi oggetti a disposizione dai vari mercanti, da potenziamenti passivi agli equipaggiamenti, passando per i consumabili.
Devo però, a questo punto, parlare dei vari problemi incontrati. Dal punto di vista della funzionalità non c’è davvero niente da dire, anche se sono riuscito ad arrivare in due aree in cui non era pianificato arrivare all’inizio del gioco, ma non allarmatevi: sono “aree” come ad esempio un piccolo monte con sopra un consumabile, e non intere aree chiave come una regione o una nuova città. Una cosa che spero di vedere sistemata tra tutte è la presenza di una varietà di nemici allarmante, ma ho fiducia che questo sia un caso esclusivo all’anteprima, dato che il potere delle stagioni avrà vari effetti sui mostri stessi oltre che sul mondo che ci circonda: sarebbe assurdo se eXiin e Fishing Cactus buttassero via un’occasione d’oro offrendoci solo una miserissima manciata di nemici diversi da affrontare.
Anche sul piano interfaccia ci sono notevolissimi passi da compiere, ma considerando che la minimappa stessa non era neanche renderizzata in HD, direi che posso aspettarmi un risultato più solido quando avrò modo di mettere le mani sulla versione finale. Sia i font che le disposizioni di oggetti e altri elementi nel menu sono assolutamente da rivedere, e purtroppo lo stesso vale per la localizzazione italiana, che pur se presente non è minimamente esente da difetti. Certo, di questi tempi verrebbe istintivamente da non lamentarsene troppo dato che è sempre più raro trovare la lingua italiana in prodotti non-tripla A, ma se il risultato finisce con l’essere mediocre, il discorso inizia ad assumere diverse sfumature in cui la localizzazione non è per forza un dato al 100% positivo. Ma anche qua, proviamo a dare tempo al tempo.
Avrei altro da dirvi ma non lo farò, in quanto non mi piace andare a fondo nelle anteprime, specialmente quando è chiaro che non sono ancora nella loro versione definitiva. Per adesso Ary and the Secret of Seasons promette davvero bene, e nella sua semplicità — che definirei piuttosto genuinità — ci offre una ventata di un’aria fresca che già conosciamo, ma che quando arriva fa sempre piacere. Sperando di non sbagliarmi, e che la fiducia riguardo ai buchi lasciati in fase di sviluppo non venga tradita, rimando l’appuntamento a Settembre, dato che il mese dovrebbe aprirsi proprio con l’uscita di Ary.
Grazie del vostro tempo, e fateci sapere quali sono le vostre prime impressioni su Ary! Vi ricordiamo che Ary and the Secret of Seasons uscirà tra meno di un mese, ovvero il 1º settembre, su PS4, Xbox One, Switch e PC. (Prova effettuata con versione PC)