Come detto per la recensione di Deleveled (pubblicata qualche ora fa), i ragazzi di The Quantum Astrophysicists Guild sono molto attivi in questi giorni. Il titolo di prossima pubblicazione è Breakpoint, che, a differenza di Deleveled, fa tornare lo studio nel suo territorio più naturale, quello dei twin-stick slasher, sullo stile di The Ambassador: Fractured Timelines.
Proprio questo titolo deve essere preso come riferimento, ma possiamo ritrovare anche degli elementi presi direttamente da #FUNTIME. anzi: Breakpoint è la fusione perfetta di questi due titoli dello studio, che abbiamo già avuto modo di recensire per voi. La nostra prova, per la quale ringraziamo lo studio per averci concesso la possibilità, è avvenuta su Nintendo Switch.
Tanti nemici, tante armi, tante botte
Con questa frase possiamo andare a riassumere molto velocemente Breakpoint: un twin-stick slasher in cui andremo ad avere combattimenti melee con armi gigantesche tra astronavi. La nostra protagonista è infatti una astronave bianca, che utilizza svariati tipi di armi per distruggere ondate e ondate e ondate di nemici. In Breakpoint infatti ci muoveremo all’interno di una arena (purtroppo ce n’è solo una), nella quale spawneranno a ripetizione vagonate di nemici (di 12 tipi diversi), e il nostro obiettivo sarà quello di distruggere tutto, totalizzando il maggior numero di punti. Qui arriva una delle particolarità di Breakpoint: il titolo si articola in una singola modalità, dove dobbiamo totalizzare il punteggio più alto di tutta la community mondiale. Non esistono infatti modalità Storia, modalità multiplayer o altro: a dire il vero non c’è nemmeno il tutorial, e questo non è propriamente un bene.
In pratica, una volta avviato il gioco, sarete immediatamente gettati nella mischia, senza nemmeno avere modo di comprendere al meglio i tasti; avrete a disposizione tre vite, e qualora siate colpiti per tre volte o dalle altre navicelle, oppure dai raggi laser che alcune di queste spareranno casualmente nella mappa di gioco, sarà game over. A quel punto l’unica cosa che potrete fare sarà quella di premere A e ricominciare. Questa è una scelta stilistica che potrebbe allontanare molti utenti, che magari preferiscono avere delle missioni da fare, ma personalmente ho apprezzato molto il fatto che l’unica cosa da fare è confrontarsi con la community, in quanto è un motivo per continuare a giocare sempre di più, è una spinta alla competizione.
Breakpoint come detto vede il combattimento melee al centro della sua esperienza videoludica, e questo deve essere gestito attraverso l’impiego delle due levette analogiche: lo stick sinistro serve per muoversi all’interno dell’arena, mentre invece lo stick destro serve per direzionare gli attacchi. Questi sono di due tipi: abbiamo l’attacco leggero e quello pesante. Ad ogni nemico distrutto, vedrete nella parte bassa dello schermo una barra che si riempie: questa è la barra della carica, che più andrete a riempire più avrete a disposizione attacchi sempre più potenti. Quando la Carica raggiunge il primo livello (al massimo sono tre), intorno alla vostra astronave vedrete riempirsi un cerchio: continuando ad attaccare, questo si svuoterà, fino ad arrivare al “punto di rottura“: a questo punto si scatenerà un attacco devastante che distruggerà tutto quello che vi capiterà attorno, e l’esplosione sarà sempre più potente a seconda del livello di carica raggiunta. Quando avete la Carica a disposizione, potrete anche decidere di lanciare la vostra arma, utilizzando quindi un attacco ad area che può essere utile per uscire dalle situazioni più ingarbugliate.
Questo è in soldoni quello che vi troverete a fare in Breakpoint, in cui, come detto, è fondamentale sopravvivere il più a lungo possibile: questa è la vera sfida del gioco, in quanto comunque a schermo appariranno moltissimi nemici: ce ne sono come detto di diverso tipo, e alcuni di questi rilasciano, una volta distrutti, anche un moltiplicatore combo, che vi permetterà di fare un punteggio sempre maggiore, per incrementare la vostra posizione nella classifica mondiale. Qui arriva un elemento che un po’ incide sull’esperienza di gioco, che a mio modo di vedere è la più divertente di tutti i vari titoli creati da The Quantum Astrophysicists Guild, studio che voglio ringraziare personalmente perché mi sta facendo scoprire il genere dei twin-stick shooter/slasher, e me ne sta facendo innamorare: la precisione dei comandi. Molto spesso, specie nelle situazioni più caotiche, i comandi tendono improvvisamente quasi ad inchiodarsi, e questo risulta in una vita persa. Un peccato davvero, perché comunque l’esperienza di gioco non risulta praticamente mai sgradevole, ma anzi invoglia a giocare e giocare ancora.
Breakpoint, a livello di comparto tecnico, è un titolo che merita un approfondimento importante, a cominciare dal comparto grafico. Come per #FUNTIME, siamo davanti ad un titolo dove i colori esplodono letteralmente in ogni dove, e sebbene i modelli dei vari tipi di astronave non siano così super dettagliati, il gioco risulta comunque molto gradevole all’occhio (anzi, molto più di #FUNTIME, che dopo 20 minuti provocava mal di testa). Semmai il problema di questo titolo risiede nella prestazione grafica: data la presenza di moltissimi elementi a schermo, in molte occasioni è possibile notare qualche importante calo di frame, che però per fortuna non scade mai in freeze totali del gioco. Abbastanza dimenticabile il comparto audio, che si basa su una sola traccia audio.
In conclusione
Breakpoint rappresenta senza dubbio il miglior titolo rilasciato nel corso di questi mesi da The Quantum Astrophysicist Guild, che ha portato al rilascio di un gioco divertente, impegnativo, alle volte quasi anche frustrante per la grande quantità di elementi a schermo da distruggere, con la spada di Damocle però di un contenuto di base che lo può rendere praticamente infinito, ma che potrebbe far storcere il naso a chi invece preferisce un’esperienza più tradizionale, con una modalità Storia o quanto meno con degli obiettivi da portare avanti. Personalmente, nonostante io appartenga a questa seconda categoria, ho trovato talmente tanto ben fatto il titolo da passare sopra a questo aspetto, in quanto comunque Breakpoint, dato il livello di sfida che propone, invoglia il giocatore a ricominciare e ricominciare ancora.
Una breve menzione, obbligatoria ma ormai praticamente assodata quando si parla di questo studio, è l’ottimo rapporto qualità/prezzo: Breakpoint infatti è un titolo potenzialmente infinito che vi potete portare a casa a soli 14,99€.
Breakpoint sarà disponibile su PC via Steam e Nintendo Switch a partire dal 24 Settembre 2020.