I ragazzi francesi di Spiders non sono nuovi allo sviluppo di GDR: ce lo dice ad esempio Bound by Flame, titolo uscito nel 2014, che però presentava diversi problemi. Ma lo studio ha continuato a lavorare e pochi giorni fa ha visto la luce GreedFall, promettente action RPG dalla particolare atmosfera che ha attirato l’attenzione di molti.
GreedFall ha un’ambientazione piuttosto peculiare: il setting storico presenta un mix tra l’epoca vittoriana e diversi elementi sei/settecenteschi, con un pizzico di fantasy, che rendono il tutto un interessante insieme quasi anacronistico, ma che funziona in modo sorprendente. Pistole, magia, armi bianche, alchimia, religione, ma anche misteriose creature e riti pagani. L’atmosfera è uno degli elementi più interessanti di questo titolo, presentando degli elementi di originalità e coerenza interna che personalmente non mi aspettavo. Ma andiamo con ordine.
La nostra avventura partirà naturalmente dalla scelta e personalizzazione del protagonista. Oltre a poter scegliere il sesso, l’editor permette una discreta scelta, anche se non particolarmente profonda, di alcuni aspetti estetici. Potremo anche scegliere una specializzazione in combattimento, spendendo alcuni punti abilità, attributi e talenti, ma questa decisione non risulterà vincolante in modo estremo. Una volta terminato, ci ritroveremo nei panni del legato De Sardet della Congregazione dei Mercanti, in procinto di partire verso l’isola di Teer Fredee, nuova terra scoperta recentemente e ricca di misteri. Nel mondo di GreedFall sono presenti tre realtà differenti: la già citata Congregazione dei Mercanti, l’Alleanza del Ponte e Thélème. Queste tre “entità” hanno diversi rapporti tra di loro e starà a noi decidere in che modo porci verso ognuna di esse. Si aggiungono poi altre realtà minori, come i Nauti, la Guardia del Conio e naturalmente gli Isolani indigeni. Ognuna di queste fazioni ha le sue peculiarità e la sua storia, che possono essere approfondite tramite un dettagliato codex a nostra disposizione, oltre che dialogando con i vari personaggi che incontreremo.
Il mondo di gioco però, nel momento in cui prenderà il via la nostra avventura, è in una situazione tutt’altro che felice: il continente di Gacane è infatti falcidiato da tempo da una terribile malattia, la Malicore, che risulta incurabile nonostante gli sforzi di medici e alchimisti. La disperata ricerca di una cura a Teer Fredee sarà quindi una delle nostre quest principali. Ci ritroveremo ad esplorare quest’ampia isola, in quello che non è un vero e proprio open world, presentando invece una serie abbastanza numerosa di mappe, non particolarmente estese, ma pregne ed esteticamente belle, anche se tendenzialmente con molte similitudini tra loro.
GreedFall, oltre alle quest principali, presenta al giocatore una miriade di missioni secondarie. Non è semplice mantenere l’interesse anche in queste attività, eppure il titolo di Spiders riesce a farlo nella maggior parte dei casi, fornendo quest che, seppure il più delle volte non risultino per nulla difficili da completare, sapranno incuriosirvi e in alcuni casi sorprendervi per la profondità della scrittura. Ma non solo, perché GreedFall è un vero gioco di ruolo ed è stata una vera sorpresa rendersi conto di come alcune decisioni e addirittura alcune caratteristiche del personaggio (come Carisma o Intuito) vanno ad influire in modo molto deciso su diverse situazioni, che possono essere affrontate in più modi e con più risultati. Un roleplay soddisfacente, che vi farà riflettere con attenzione anche nella fase di scelta dei Talenti, che potrebbero avvantaggiarvi o meno.
Veniamo quindi a parlare del nostro personaggio e dei suoi compagni: come un GDR che si rispetti infatti, avremo al nostro fianco diversi altri componenti, ognuno dei quali presenterà caratteristiche peculiari: dal guerriero specializzato negli attacchi in mischia, ai più esperti nella magia e negli attacchi a distanza. Il nostro/la nostra protagonista potrà naturalmente approfondire la conoscenza con ognuno di loro (sono presenti anche le romance, anche se non così approfondite), in modo da ottenere specifici vantaggi dalle loro abilità, una volta giunti al livello relazione di “amicizia”. Questa potrà essere approfondita sia dialogando con loro, sia affrontando le missioni che ci assegneranno (un po’ come succede in Dragon Age). Non potremo gestire direttamente le abilità dei compagni, che livelleranno insieme a noi, sbloccando caratteristiche predefinite. Potremo invece decidere l’equipaggiamento di ognuno. La squadra in viaggio potrà essere composta al massimo da 3 personaggi, inclusi noi.
Sarà possibile quindi decidere di specializzare il nostro protagonista in diversi modi: potremo infatti optare per la magia, oppure le armi corpo a corpo, passando anche per le armi da fuoco e le trappole. Personalmente ho scelto di approfondire subito la magia, unendo l’uso di pistole e un’arma a una mano in caso di emergenza. Essendo GreedFall comunque un RPG piuttosto classico, avremo a disposizione una barra degli HP, una del mana e un indicatore del livello della nostra corazza, che sarà mano a mano erosa dagli attacchi nemici. Inoltre è anche presente una barra del Furore, che permette, una volta caricata, di usare attacchi speciali che infliggeranno danni bonus e faranno perdere l’equilibrio agli avversari. Avremo a disposizione anche diverse pozioni e intrugli alchemici, che potremo craftare nei banchi da lavoro, se avremo investito nel talento Scienza. Interessante vedere anche come avremo a disposizione i cosiddetti Cristalli del Ricordo (che naturalmente dovranno essere ottenuti in un modo specifico), utilizzando i quali potremo ridistribuire abilità, attributi e talenti.
Il sistema di combattimento di GreedFall non presenta particolari innovazioni, anzi si attesta come un action RPG in stile Dragon Age, con la possibilità di utilizzare la “pausa tattica”, che fornisce un ulteriore elemento strategico. Non si tratta di un sistema particolarmente complesso, né profondo come sarebbe potuto essere. A volte le hitbox potranno far storcere il naso ed alcuni scontri si ridurranno in azioni piuttosto ripetitive. Non essendo, almeno a Normale, il livello di sfida particolarmente elevato, buona parte degli scontri si concluderanno abbastanza velocemente.
Un paragrafo vorrei dedicarlo all’estetica di questo videogioco: si tratta infatti di uno dei setting sinceramente più affascinanti visti recentemente. E questo nonostante la ripetitività di diverse ambientazioni sia interne che esterne, che presentano spesso asset riutilizzati. Questo avviene comunque soprattutto perché ci troviamo davanti ad una produzione assolutamente contenuta, che non avrebbe mai potuto permettersi un certo tipo di lavoro, soprattutto parlando di un titolo comunque molto ampio. Avrei certamente gradito più varietà nelle mappe, che dopo un po’ risultano abbastanza uguali tra di loro, tuttavia questo non ha comunque fatto calare la mia attenzione, grazie anche ad un comparto audio di buon livello, con musiche gradevoli e ben contestualizzate. Anche il livello delle animazioni è comunque più alto di quanto ci si possa aspettare: nonostante siano decisamente macchinose, gli sviluppatori sono comunque stati attenti a non calcare la mano creando situazioni grottesche. È presente inoltre anche un doppiaggio in lingua inglese davvero di ottimo livello. Dall’altra parte però purtroppo la localizzazione dei sottotitoli in italiano presenta a volte qualche scivolone, soprattutto nell’identificazione del genere del protagonista: se sceglierete una donna, preparatevi a essere spesso “confusi” con un uomo.
La fascinazione dell’ambientazione passa anche naturalmente dal comparto narrativo: la scrittura delle quest sia secondarie che principali, dei personaggi e delle lore generale è davvero di ottimo livello e il codex fa il suo ottimo lavoro, per coloro che hanno intenzione di approfondire le varie sfaccettature del mondo di gioco. Anche il sistema di relazioni con le varie fazioni risulta realistico e coerente, e spesso vi troverete a chiedervi se avete fatto o meno la scelta giusta nei confronti di uno o dell’altro. Gli argomenti trattati non sono di certo leggeri, in primis il complesso rapporto tra gli isolani e gli stranieri “invasori”, che presenta tutte le sfaccettature e le complessità del caso.
Il gioco è stato provato su Xbox One X e un elemento molto positivo che vorrei sottolineare è la quasi totale assenza di caricamenti: i passaggi tra le mappe risultano velocissimi e non c’è nessun momento di pausa quando si entra in un qualsiasi edificio. A livello di frame rate la situazione è risultata assolutamente solida, a parte qualche momento di stuttering negli accampamenti nella fase di caricamento della mappa.
In Conclusione
GreedFall è stata una bella sorpresa. Nonostante qualche dubbio iniziale sulla qualità generale del prodotto, sono stata subito rapita dall’atmosfera che i ragazzi di Spiders sono riusciti a creare, che permette di passare sopra a qualche scivolone, come la ripetitività di certi ambienti e la poca profondità del sistema di combattimento. Un’esperienza di roleplay davvero soddisfacente, longeva e coerente, come non ne vedevo da tempo. Nonostante non sia certo un capolavoro, è un titolo che mi sento di consigliare soprattutto se siete appassionati di RPG occidentali e se non cercate una sfida per quanto riguarda il livello di difficoltà (anche se ad estremo le cose risultano ben diverse!).