Il settore dell’intrattenimento comprende molteplici comparti e tra i più apprezzati figurano indubbiamente quello cinematografico e quello videoludico. Una volta il primo abbracciava più target di persone, ma oggi i videogame sono diventati molto più sofisticati e competitivi e anche i più grandicelli vi giocano con piacere.
Non di rado cinema e videogiochi hanno visto incrociarsi le proprie strade, da una direzione e dall’altra. Numerosi sono infatti i film che sono stati dedicati ai personaggi virtuali entrati nell’immaginario collettivo. Si tratta di una tendenza che va avanti già da molti anni, precisamente dal 1993, quando uscì nelle sale “Super Mario Bros.”. No, non la pellicola animata che è giunta a noi a Pasqua del 2023, bensì un vero e proprio live-action, nonché il primo film in assoluto ad essere tratto da un videogioco. Una pietra miliare sia per la storia del cinema sia per quella del gaming. Invero, la trama non rispettava fedelmente la storia di “Super Mario Bros.” pubblicato per Nintendo Entertainment System negli anni ‘80. Nel film i due fratelli Mario e Luigi dovevano avere a che fare con dei dinosauri rimasti nascosti nelle viscere di Brooklyn in attesa di rivedere la luce, guidati dall’iconico Koopa, il famoso nemico di Mario. Ci sono almeno due curiosità legate a questo lungometraggio: il nome dell’antagonista non era ancora stato internazionalizzato nell’attuale “Bowser” e in una scena si apprendeva che il cognome di Mario e Luigi fosse “Mario”, così da giustificare la dicitura “Mario Bros.”. Il desiderio dei fan dell’epoca di vedere il baffuto idraulico al cinema con le sue fattezze più tipiche è stato esaudito solo 30 anni più tardi. “Super Mario Bros. – Il film”, realizzato in CGI, ha ripristinato le dinamiche del Regno dei Funghi, inserendo qua e là innumerevoli citazioni ai più famosi titoli della saga videoludica.
Chi non ha fatto in tempo a conoscere l’era degli 8 o dei 16 bit avrà apprezzato di più “Tomb Raider”, film del 2018 che narrava le vicende di Lara Croft, l’eroina più celebre che fece capolino sulla prima PlayStation. A dirla tutta, la serie di “Tomb Raider” aveva conosciuto un reboot a partire dal 2013 ed è a questa saga che la recente pellicola era ispirata. La trama ruotava dunque intorno alla scomparsa del padre di Lara, di cui lei non voleva accettare l’eredità per non interromperne le ricerche, al contrario di quanto accadeva nel gioco originale in cui la ragazza veniva presentata da subito come un’avventuriera con la specifica missione di rinvenire un misterioso manufatto. Analogamente a quanto successo con Super Mario, la prima Lara Croft aveva già goduto di un adattamento cinematografico nel lontano 2001, considerato il primo “blockbuster” tratto da un videogame.
Insomma, quando un personaggio videoludico riscuote un grande successo, diventa solo una questione di tempo prima che approdi sul grande schermo. Talvolta, però, accade anche l’inverso. Non sono affatto pochi i titoli per console che sono nati grazie a film che hanno riscontrato una notevole popolarità e oggi persino sulle pagine web con slot è possibile imbattersi in qualche attrazione che ricorda un film del cinema come “Jumanji” o “Basic Instict”. Uno dei giochi più famosi per Nintendo 64, nella metà degli anni ‘90, era ad esempio “GoldenEye 007”, che seguiva proprio la trama della pellicola con protagonista James Bond.
L’indice di gradimento relativo a questo videogame fu molto elevato, tanto che fu uno dei più venduti per quella specifica console della “grande N”, per poi essere riproposto su Xbox One e Switch. Tanti lungometraggi di animazione come quelli della Disney sono stati seguiti puntualmente dall’uscita di relativi videogiochi, ma in generale è possibile citare decine di titoli, da “Rocky” per SEGA Master System all’arcade “Aliens”. All’inizio degli anni ‘90, però, incuriosì molto l’uscita di “Batman: The Video Game” (soprattutto la versione per NES), che non era ispirato al fumetto o alla serie già noti in America, bensì proprio al film che ha dato il via alla quadrilogia di Tim Burton e in seguito al confronto tra il vecchio Batman e quello di Christopher Nolan. Di conseguenza, il Joker virtuale aveva delle fattezze molto simili a quelle di Jack Nicholson. Alle volte i videogiochi fungono anche da vero e proprio spot pubblicitario per i film stessi, invogliando i gamer a recuperare i lungometraggi la cui disponibilità nelle sale è sempre inferiore a quella dei giochi sugli scaffali o negli store digitali. Di sicuro, in futuro molti altri titoli seguiranno lo stesso processo produttivo.