Uscito nel lontano 2014 in esclusiva Pc, Insurgency, FPS tattico sviluppato da New World Interactive, fece parlare molto di sé. Il gioco, dotato di un comparto tecnico capace di distinguersi tra i prodotti presenti sul mercato, proponeva un gameplay estremamente realistico e poco “permissivo”, basato sulla strategia e sulla collaborazione tra i giocatori. Un prodotto unico nel suo genere, tanto amato dagli “hardcore gamers”, quanto odiato dal resto dei videogiocatori, capace di riscuotere comunque un notevole successo, anche grazie alle varietà delle 14 modalità disponibili.
Il 18 prossimo Settembre, il titolo avrà un seguito “Sandstorm” che promette diverse novità e migliorie. La prima ( sgradita a molti giocatori) è che il gioco non avrà una modalità in single player, assenza motivata dalla software house, con la necessità di concentrarsi sul perfezionamento del multigiocatore. La seconda è altrettanto sorprendente, dato che il gioco è stato annunciato per PlayStation 4 e Xbox One, (in data da definirsi durante il 2019) anche grazie allo “sdoganamento” del genere, dovuto all’incredibile seguito di un titolo “simile”, il giocatissimo Rainbow Six Siege di Ubisoft Montreal.
Abbiamo avuto la possibilità di provare la closed Beta di Insurgency: Sandstorm su PC e, ovviamente non possiamo esimerci dal condividere con voi le nostre prime impressioni sul titolo.
Tempesta di Sabbia
Il menù della beta ci ha dato la possibilità di modificare l’aspetto dell’ alter-ego virtuale e di settare al meglio le opzioni grafiche, al fine di ottenere il massimo dall’esperienza di gioco, il comparto grafico del titolo è alquanto “pesante” e richiede computer di fascia molto alta per girare al massimo. Le due playlist disponibi ci hanno permesso di scegliere tra le partite “classiche” e le competitive, con le prime divise ulteriormente in due sottoclassi. “Coop” in cui una squadra di giocatori fronteggia nemici controllati dalla cpu, nella modalita’ “checkpoint” (una guerra ad obiettivi ) utilissima a fungere da “tutorial” e, “versus” classico pvp, basato su tre varianti di gioco (push, firefight e skirmish), tutte molto divertenti ed impegnative. Dopo aver scelto una delle otto classi disponibili, diverse e liberamente personalizzabili sia nell’aspetto che nell’equipaggiamento, facendo attenzione al peso dell’equipaggiamento trasportato, ci siamo catapultati nella battaglia.
I server hanno mostrato una buona risposta nel matchmaking, con tempi di attesa ridotti e partite velocemente equilibrate qualora il numero dei soldati risultasse deficitario. Purtroppo i match non sono risultati esenti da frequenti lag, che in un titolo che fa della tempistica e della prontezza di riflessi, due degli aspetti fondamentali, sono risultati alquanto fastidiosi. Oltre a qualche raro crash, è sicuramente da risolvere un bug che fa scomparire l’arma dallo schermo. Nulla di grave, visto che parliamo di una versione di “prova” che può essere sicuramente migliorata.
Il gameplay ha mostrato un giusto compromesso tra l’inflessibilita’ degli shooter tattici e la velocità di quelli più “arcade”, con armi fedeli alle controparti reali e giocatori dotati di un’ottima reattività nei movimenti. Nel gioco è molto semplice correre, sparare e prendere la mira con grande rapidità, il tutto senza rinunciare agli elementi tipici della produzione, quali l’assenza della minimappa ,headshot sempre letali e nessuno recupero dell’energia. Tanta strategia e altrettanto sorprendente divertimento.
Purtroppo nonostante decine di tentativi, siamo riusciti a disputare poche partite nella modalità “competitiva” soprattutto per lo scarsissimo numero di partecipanti, con tempi d’attesa molto lunghi e, nelle rare occasioni in cui siamo entrati, l’esperienza è stata rovinata dall’anarchia dei giocatori presenti. Insurgency: Sandstorm è un titolo da giocare in squadra con gli amici, persone con cui coordinare ogni singola azione intrapresa, giocato con “perfetti sconosciuti” poco propensi agli ordini (comodamente selezionabili da un menù circolare, richiamabile nel lato sinistro dello schermo) o alle semplici “segnalazioni” delle posizioni nemiche, il titolo perde gran parte del suo “feeling”. Detto questo non nascondiamo che l’esperienza di gioco complessiva è stata più che soddisfacente, spettacolare e a tratti “esaltante”.
Comparto Tecnico
Le tre mappe presenti nella beta (Refinery, Hideout e Farmhouse) tutte a tema rigorosamente medio-orientale, hanno mostrato un ottimo level design, in grado di soddisfare un po’ tutte le tipologie di giocatori, permettendo un variegato approccio al nemico, sia dalla media che lunga distanza. Salvo qualche piccola sbavatura, le locazioni hanno mostrato una grafica sorprendente, con texture pulite e dettagliate che nulla hanno da invidiare ai famosi “tripla A”. Il tutto impreziosito da effetti particellari realizzati con grande cura e maestria, il fumo ed in particolare il fuoco hanno una resa fotorealistica e, non mancheranno spesso di distrarvi in modo “letale”. La luce del sole che investe le aride ambientazioni, la fa da padrone, con ombre assolutamente credibili e riflessi che vi lasceranno spesso a bocca aperta, in particolare ci riferiamo alle superfici lucide e all’acqua dove lo “specchio” ha un effetto incredibile.
Purtroppo non tutte le mappe proposte hanno una tale cura del dettaglio, soprattutto le numerose sezioni “al chiuso” risultano un po’ spoglie, con elementi rappresentati in modo leggermente approssimativo. Altro neo che abbiamo rilevato è la scarsa distruttibilità degli elementi. Porte, mura e finestre, recheranno i segni del vostro passaggio, ma non nella misura in cui ci saremmo aspettati, vista la cura riposta in tutti gli altri elementi. Fattore che se implementato nella versione definitiva, renderà il gioco ancora più difficile e spettacolare. Il comparto sonoro svolge altrettanto egregiamente il suo oneroso lavoro, vista l’importanza che hanno i rumori in uno shooter di questo tipo. Il sibilare dei proiettili, il calpestio che varia a seconda della superficie percorsa, persino il ronzare incessante degli invisibili insetti sono realizzati davvero molto bene. L’audio attutito dallo stordimento causato da un’esplosione nelle vicinanze, è forse una delle cose più realistiche dell’intera esperienza.
In conclusione
Insurgency: Sandstorm è sicuramente un titolo da tenere in grande considerazione. Il giusto equilibrio tra la strategia e la velocità che abbiamo riscontrato nel giocarci, hanno reso la prova assolutamente divertente ed appassionante. Un titolo non adatto a tutti, ma che sicuramente riuscirà ad ottenere un notevole seguito anche su console, visto che il prezzo a cui verrà venduta la versione definitiva del gioco, non “dovrebbe” superare i 30€, cifra che qualora confermata, lo renderebbe pressoché imperdibile, a tutti gli amanti degli fps tattici o meno. Un prodotto di assoluta qualità che non mancheremo di seguire fino alla data d’uscita, prevista per il prossimo 18 Settembre, smaniosi di avere tra le mani, la versione completa di un gioco che promette scintille.