Ormai ne stanno parlando da tutte le parti, il dibattito sta tenendo banco su tutti i blog del mondo, ma a quanto pare Microsoft sembra intenzionata a passare ad un nuovo business plan che vede il passaggio ad un modello multipiattaforma. Questo significa che Microsoft vorrebbe andare a rinunciare all’idea delle esclusive, ma venga a trasformarsi in una vera e propria software house come tante ce ne sono in giro per il mondo.
Questo ha ovviamente infiammato la community, ha generato polemiche, ha diviso l’utenza tra chi vede questo nuovo cambiamento come la fine della concorrenza nel mondo del gaming, come il trionfo di Sony in quella che è da tutti definita con il tanto discusso termine di Console War.
Ebbene, analizzando in maniera lucida la situazione, sono tanti gli aspetti che vanno visti prima di saltare a conclusioni che potrebbero indicare una lettura sbagliata, e in questo articolo cercheremo di dire la nostra nella maniera più completa, argomentando diversi punti in questa faccenda che sono stati presi più o meno in considerazione. Ovviamente vi invitiamo a dire la vostra nei commenti, se vi trovate o no in accordo con noi.
Calma
La prima cosa che dobbiamo dire è questa: CALMA. Tutte le più grandi testate e i vari blog/influencer del mondo videoludico si sono gettati a pesce su questa notizia di Microsoft che vuole puntare al multipiattaforma da qualche giorno, ma il tutto è partito da quello che, al giorno d’oggi, rappresenta quello che è il male assoluto dell’informazione videoludica: un leak. Sì perché tutta questa Babilonia creatasi intorno alla casa di Redmond non ha ancora ottenuto alcun riscontro ufficiale da parte di Microsoft stessa, e in questi giorni continuano a circolare leak su leak di questo possibile cambio di paradigma, ma ne girano anche alcuni nei quali si afferma che non è così.
Questo è stato, a mio modo di vedere, ampiamente previsto da Phil Spencer, che infatti in poche ore dopo l’uscita di questo torrente in piena di voci di corridoio ha subito scritto sui suoi social che risponderà con una conferenza a queste voci. Questo mi porta a dire che ci dobbiamo dare tutti una calmata, perché nulla è ufficiale, e sappiamo bene come finisono queste cose nel mondo videoludico, che spesso i leak sono robe campate per aria fatte solo per creare interazioni e accendere gli animi, come succede ormai da anni con GTA VI. Per questo io diffido totalmente da rumor e insider, che per dirla alla Luciano Spalletti, sono come “i topini” che erano presenti nel centro sportivo della Roma quando era lui l’allenatore. Ai miei occhi questi insider sono esattamente questo, ma quanto meno a Trigoria uscivano le notizie vere, nel mondo dei videogiochi al 90% sono aria fritta.
Pur diffidando totalmente da leak e quant’altro, resta però chiaro che una suggestione come questa che è stata lanciata porta chi è dentro alle dinamiche dell’informazione ed è appassionato di videogiochi a farsi alcune domande, ad ipotizzare scenari possibili, ma anche a dare un’analisi ad ampio spettro di quella che è la realtà del mondo videoludico. E quindi alla fine dell’articolo arriverò a spiegarvi il perché di questo titolo, perché secondo me, a prescindere da tutto, tutto il caos che si sta creando porterà finalmente a farci aprire gli occhi su un dato di fatto: la famigerata Console War è finita da un pezzo, ma non ce ne vogliamo rendere conto, e c’è chi, su questo concetto, ci tira a campare.
Gli scenari possibili
In questo caso per Microsoft sono tre gli scenari possibili: il primo è quello che porta a dare retta ai leak, il secondo è quello di andare a smentire totalmente le voci di corridoio, il terzo è quello di lasciare tutto nello status quo. Partiamo da quello più suggestivo, ossia quello in cui effettivamente i “topini” hanno ragione e Microsoft ha veramente deciso di dare una svolta. Ormai penso sia chiaro a tutti: Xbox non riesce a reggere il confronto con Sony. Se a livello di potenza e teraflops l’attuale gen è migliore rispetto a PlayStation, è chiaro che a livello di esclusive e quant’altro il paragone non esiste. L’unica vera “arma” nelle mani di Microsoft è Xbox Game Pass.
I leak, a mio modo di vedere, si basano sulle affermazioni che da sempre Phil Spencer porta avanti e che ha più volte ribadito durante le acquisizioni di Bethesda e Activision: Spencer vuole che i prodotti Xbox Game Studios “arrivino su più piattaforme possibili”. Questa cosa non è stata assolutamente evidenziata da chi ha iniziato a parlare di questa storia, ma è un’idea che la casa di Redmond ha ben chiara. Il parallelismo è semplice: Spencer vuole fare nei videogiochi ciò che Bill Gates ha fatto con i PC.
Qui arriviamo ad un punto estremamentre dibattuto ma che è di semplice lettura: “ma se vuole diventare multipiattaforma e non vuole puntare sulle esclusive, che le ha comprate a fare Bethesda e Activision“? La lettura è semplice: Bethesda ha dalla sua titoli come The Elder Scrolls e Fallout, Activision ha Call Of Duty, Crash Bandicoot e compagnia. L’interesse di Microsoft potrebbe essere da sempre quello di non pensare a portare più gente possibile sul suo ecosistema Xbox rendendo tutti questi giochi esclusivi, ma magari potrebbe essere quello di lasciare le cose così e lucrare facendo da publlisher dei giochi. Per questo motivo ho sempre trovato stucchevole la discussione creata dall’utenza, spinta da un certo fanboyismo, su quale gioco delle software house comprate da Microsoft sarebbe diventato esclusiva Xbox. La risposta è: nessuno, quanto meno per quanto riguarda le IP consolidate.
Il secondo scenario è quello di andare a smentire totalmente i leak, e decidere quindi di passare ad una strategia più “aggressiva”, andando a fare praticamente tutto il contrario di quanto detto finora. Passare dunque al mettere tutti i giochi esclusivi, andando a rendere il Game Pass come una sorta di fulcro di tutta la questione, rendendolo sempre più un Netflix videoludico. Ma sinceramente sembra lo scenario meno probabile.
E poi c’è la terza via, ossia quella del fancazzismo, cioè lasciare tutto come è in questo momento a livello di business plan: investimenti forti sul Game Pass, qualche esclusiva e via. Sinceramente ritengo che questa sia la via che non sarà percorsa, perché è chiaro ed evidente che finora ha pagato fino ad un certo punto, e sarebbe un errore continuare ad insistere.
Comunque vada, qualcosa cambierà
Risulta dunque chiaro ed evidente che Microsoft cambierà qualcosa nel suo modo di approcciarsi al mondo videoludico, e a mio modo di vedere alla fine si realizzerà quanto dichiarato dai leak che vedono il passaggio al multipiattaforma. Questo perché Microsoft vuole puntare ad avere l’audience più ampia possibile, andando dunque a risparmiare sull’hardware, e puntando forte sui software. Questo è quanto è stato fatto con i PC, e d’altronde la storia ha dato ragione a Bill Gates a suo tempo. Magari inizialmente si proverà a fare una cosa “ibrida”, con gli studi interni di Xbox che resteranno concentrati a produrre titoli esclusivi, ma poi si darà il via a questa sorta di “rivoluzione copernicana”.
E qui arriviamo in conclusione al nocciolo della questione: la console war. Microsoft per anni ha cercato la linea del disgel nei confronti di Sony e Nintendo, con quelle classiche affermazioni anche un po’ retoriche, ma che in realtà secondo me facevano sottointendere una linea chiara e precisa. Il problema vero di tutto questo però è a monte: il messaggio non è stato ben recepito dall’utenza, che in questo caso ha dimostrato la sua scarsa attitudine alla comprensione, arroccandosi dietro la linea del fanboyismo.
E questo è stato cavalcato in maniera egregia da tanti siti di informazione, che, pur dichiarando di essere riluttanti a queste pratiche, le hanno invece spinte anche oltre il limite della decenza, soprattutto in Italia, dove i siti “major” hanno più volte incentivato la discussione con articoli flame e molto altro. Forse sarebbe ora di iniziare a capire che la console war non è più nell’interesse delle aziende che le producono, e i fatti parlano chiaro: Sony ha la sua linea ben definita basata su vendite enormi e grandi esclusive, Nintendo ha la sua fetta di mercato e fa un po’ storia a sé, e Microsoft sembra finalmente pronta a darsi una dimensione concreta come publisher e come venditrice di servizi, non cercando più di barcamenarsi tra le due sponde della produzione hardware e del tentativo di accaparrarsi un suo pubblico.
Perciò sì, Microsoft sta cercando di farci capire due cose: la prima è che vuole vendersi al meglio i suoi software, e la seconda è che effettivamente non importa dove si giochi, l’importante è divertirsi.
Cosa ne pensate voi? Secondo voi Microsoft effettivamente andrà ad aprirsi al multipiattaforma, oppure è solo una mossa per far parlare di sé e in realtà vuole puntare ad allargare ancora di più la base di Xbox Game Pass? Diteci la vostra nei commenti!