Si possono racchiudere 100 anni di storia in 9 minuti circa? Seppur possa sembrare un’ardua impresa, è quel che la Disney ha appena fatto con il suo ultimo cortometraggio “Once upon a Studio”, presentato in anteprima al Festival Internazionale del film d’animazione di Annecy a giugno 2023, ora disponibile su Disney Plus.
Il film celebra il centenario dello studio di animazione Walt Disney e sarà il corto di apertura del nuovo lungometraggio di animazione “Wish” che sarà distrubito nei cinema statunitensi a novembre e da noi in Italia dal 21 dicembre.
Tanto cuore, tanta tecnica e (secondo noi) anche un tocco di bacchetta magica, sono gli elementi che rendono questo prodotto un vero gioellino nel mondo dell’animazione!
Il cortometraggio è diretto da Dan Abraham e Trent Correy e si pone l’obiettivo di essere una vera e propria love-letter a tutti gli animatori dello studio Disney, con particolare riferimento all’animatore Burny Mattinson, il quale ha dedicato quasi 70 anni della sua vita ad animare i personaggi che hanno accompagnato l’infanzia di bambini di più generazioni.
Vi diamo ora un assaggio davvero brevissimo sulla trama e sul contenuto:
Trama
Gli impiegati del Walt Disney Animation Studios di Burbank stanno lasciando gli uffici dopo una normale giornata di lavoro. Tra di loro ci sono Burny Mattinson e una stagista, i quali riflettono sul fatto che in quell’esatto giorno di 100 anni prima, Walt diede vita allo Studio. Burny, con estrema soddisfazione ricorda i momenti più piacevoli chiudendo con la frase “se solo i muri di questo studio potessero parlare”, per poi voltarsi e allotanarsi.
Quel che non sa è che, dopo essersi allontanato, un quadro raffigurante Topolino e Minnie prende vita, così come gradualmente tutti gli altri quadri. E così, uno dopo l’altro, i personaggi Disney tra cui Trilli, Pippo, Pinocchio e tantissimi altri escono dai quadri prendendo vita per incamminarsi verso l’uscita nell’obiettivo di scattare tutti insieme una foto per celebare il centenario dello studio.
Lasciamo che siate voi a scoprire cosa succede alla fine. Anche se di breve durata, qui non facciamo spoiler!
Il ritorno della tecnica mista
Nel breve tempo cinematografico a disposizione, il corto racchiude tutte le tecniche di animazione fino ad oggi utilizzate dallo Studio; animazione in 2D in bianco a nero, a colori, animazione in 3D, in computer grafica e riprese in live-action.
Un piacevole, fresco e così nostalgico ritorno della tecnica mista che le generazioni passate potranno ricordare in “Mary Poppins” e “Chi ha incastrato Roger Rabbit“, non tralasciando anche i nuovi prodotti in animazione digitale che si mescolano e si integrano perfettamente con le riprese in live-action e con animazioni 2D.
Il montaggio a cura di Michael Louis Hill riesce ad agglomerare alla perfezione i disegni in 2D animati a mano con quelli generati in computer grafica, rendendo l’esperienza visiva fluida ed estremamente divertente.
Riguardo al sonoro, a cura di Dave Metzger, non possiamo non citare il geniale uso del materiale di repertorio. Le voci di alcuni personaggi tra cui il Genio di Aladdin, il Grillo parlante di Pinocchio e le tre fatine della Bella Addormentata del Bosco, sono state recuperate da registrazioni scartate e materiali audio pre-esistenti (per quanto riguarda la versione in inglese).
La direzione avrebbe potuto utilizzare l’intelligenza artificiale per ricostruire le voci dei personaggi più famosi ma per noi è stato un bene che abbiamo preferito usare le voci umane, che sicuramente regalano un tocco artistico di classe e di qualità che nessun programma informatico può generare!
Nostalgia….Canaglia!
Perché, pur essendo così breve, il corto funziona alla perfezione? La risposta è semplice: non serve creare un film di 2 ore e mezza con una trama arzigogolata per catturare l’attenzione e il cuore degli spettatori!
Il film fa leva sull’elemento nostalgia, ripresentandoci tutti quei personaggi che più ci hanno fatto divertire, commuovere, emozionare, forse proponendoci anche alcuni personaggi di cui non ricordavamo nemmeno l’esistenza.
Funziona perché, che siate dei boomer, millenials o Gen-Z, qui di sicuro troverete quel qualcosa che vi porterà indietro nel tempo e vi farà rivivere quella gioia e quel sentimento di infanzia perduta.
Un mix di dolce malinconia che riuscirà a farvi divertire e che forse vi strapperà allo stesso tempo anche qualche lacrima.
In conclusione e prima di tornare alla realtà, siamo curiosi di sapere quale sarà il vostro personaggio Disney preferito presentato nel corto!
Mi raccomando, guardate anche i titoli di coda e ricordate che, non importa se siete bambini o adulti, ogni tanto è bello staccare qualche minuto dalla realtà e mettersi a sognare!
Recensione a cura di Ruben Zumpano