Sempre più spesso si individua lo streaming come il futuro dell’intrattenimento, perciò non sorprende che grandi aziende come Amazon abbiano deciso di investire in questa direzione. Addirittura, allo scopo di rinfoltire e rendere più vario il proprio catalogo, le aziende arrivano a produrre “in proprio” alcuni dei contenuti per le loro piattaforme. Panic, serie tv tratta dall’omonimo libro di Lauren Oliver, è la più recente dimostrazione degli sforzi e dell’impegno del colosso dell’e-commerce. In effetti, si tratta di una nuova esclusiva Amazon Prime Video, prodotta direttamente dagli Amazon Studios, la cui prima stagione debuttera venerdì 28 maggio 2021. Quest’ultima è composta da dieci episodi dalla durata di circa un’ora l’uno e vede in veste di produttore esecutivo la stessa scrittrice, Lauren Oliver. Ebbene dopo un prima assaggio in anteprima degli episodi della prima stagione, ecco a voi delle prime impressioni.
Trama
Gli eventi sono ambientati in una piccola cittadina del Texas, la quale nasconde un particolare segreto. Si tratta di un gioco di sopravvivenza, soprannominato Panic, a cui diversi neodiplomati locali partecipano ogni anno, cimentandosi in una serie di sfide a eliminazione. Come si può immaginare, le varie prove si dimostrano essere tutt’altro che delle scampagnate e in passato si sono verificati anche degli incidenti mortali. Naturalmente, ciò che attira i partecipanti è il montepremi finale che rappresenta un’allettante via d’uscita da una vita forse troppo tranquilla, escludendo ovviamente il gioco in questione. Saranno proprio motivazioni di tale natura a spingere i protagonisti, chi più chi meno, a “tentare l’impresa”.
Tuttavia quest’anno le sfide metteranno ancora di più alla prova i ragazzi che non solo dovranno confrontarsi con i propri scheletri nell’armadio, ma anche scegliere cosa sono disposti a sacrificare e a fare per ottenere l’ambito premio. Sullo sfondo, ma neanche troppo, verranno raccontate le storie di alcuni cittadini della comunità e della polizia locale che cerca di mettere fine al macabro gioco. Infine, c’è anche spazio per alcuni momenti approfondimenti che vanno a delineare “la personalità” dei personaggi principali, le loro motivazioni e alcuni retroscena. Insomma, la serie promette una miscela intrigante di segreti, colpi di scena più o meno prevedibili e misteri insoluti che hanno come filo conduttore il gioco sopracitato.
Narrativa
È chiaro che un primo aspetto fondamentale nella trasposizione di Panic da best seller letterario a serie tv sia stato il coinvolgimento di Lauren Oliver. L’autrice, coadiuvata da un folto team, ha puntato fin dalle prime puntate della stagione ad introdurre alcuni elementi identificativi della sua opera. Di conseguenza è visibile l’intenzione di creare una linea di congiunzione che mette in comunicazione il libro e la serie tv nel tentativo di rendere il passaggio tra un media e l’altro il più “dolce” possibile. Lo spettatore troverà, quindi, una serie di contenuti e tematiche che avvicinano la produzione alla moderna etichetta di young adult. Naturalmente Panic non rinuncia ad accompagnare gli eventi narrati e la performance attoriali con musiche ed effetti sonori azzeccati e ben selezionati. Il cast vede come protagonisti: Olivia Welch come Heather Nill, Jessica Sula interpreterà Natalie Williams, Mike Faist come interprete di Dodge Mason, Ray Nicholson nei panni di Ray Hall e infine Enrique Murciano che presterà il volto allo sceriffo Cortez.
Come in parte già anticipato, uno dei punti chiave della storia proposta da Panic è la presentazione dei misteri della cittadina, dei vari personaggi, dei loro rapporti e delle motivazioni che li spingono. All’atto pratico questi elementi assieme alla tensione derivante dalle scene in cui si svolgono le prove, sono il principale motore narrativo e contribuiscono in maniera differente a catalizzare l’attenzione dello spettatore sullo schermo. Tuttavia, va sottolineato che non tutte le ciambelle riescono col buco e in effetti la costruzione di alcuni personaggi, delle loro motivazioni e delle dinamiche a loro correlate non risulta pienamente convincente. Ad ogni modo, nel complesso si può dire che i primi eventi abbiano preso vita grazie ad una narrazione semplice che riesce a coltivare l’interesse dello spettatore, soprattutto se questi è in grado di chiudere un occhio quì e lì.
Conclusioni
Basandomi principalmente sulla visione delle prime puntate, posso affermare che Panic punta a presentare una trasposizione apprezzabile dell’anima della fonte d’origine della sua storia. Probabilmente alcuni elementi, presenti anche in produzioni simili, potranno risultare non proprio originali o totalmente convincenti, ma non infastidiranno il target principale di riferimento. D’altra parte, bisogna ammettere che i misteri della cittadina e la costruzione di alcuni personaggi, della loro crescita e dei rapporti che stringeranno nel corso degli eventi, ha la potenzialità di rivelarsi più che convincente per molti. In conclusione, è chiaro che la produzione si rivolga principalmente ad un determinato pubblico, costituito soprattutto da giovani, ma è probabile che riesca ad intrattenere diversi spettatori sia che abbiano letto o meno il romanzo di Lauren Oliver.