Vi ricordate di XIII (fps che uscì su PC Gamecube Xbox e Ps2)? Quando ho avviato RICO per la prima volta, la sensazione è stata quella di un déjà-vu di quando avviai XIII sul mio GameCube, nell’ormai lontano 2003.
La R.I.C.O. è una squadra di 4 elementi, tutti facenti parte delle forze dell’ordine del paese di origine, che sono stati scelti principalmente per le loro caratteristiche “creative” nel risolvere le situazioni più critiche e disparate. L’obiettivo della RICO è quello di eliminare il “signore del crimine” di turno e tutti i suoi scagnozzi entro 24 ore di gioco. Sì, questo è l’unico accenno di storia di tutto il titolo, dato che RICO è quasi interamente improntato sul multiplayer e le mappe di gioco vengono generate proceduralmente di caso in caso, risultando così diverse l’una dall’altra.
Gameplay
In RICO la fa sicuramente da padrone il gameplay. Si tratta chiaramente di un FPS, ma con delle peculiarità che ricordano diversi titoli mescolate con ingegno: il gunplay risulta essere molto stile anni 2000, con la fluidità che chiaramente deriva dalla differenza di potenza con gli hardware più vecchi. Il “Bullet Time”, presente all’apertura di ogni porta, oltre che a permettere di pulire una stanza molto agilmente, vi farà fare un bel tuffo nel passato proprio ai tempi in cui Max Payne ed il suo innovativo rallentamento del tempo spopolavano, e la suddetta meccanica veniva riproposta in molte forme diverse nei vari titoli più o meno famosi di inizio secolo.
Il tipo di intervento militare somiglia vagamente a quello presente in tantissimi titoli della saga Rainbow Six: entra in un edificio, raccogli prove sufficienti, pulisci più stanze possibile e scappa a gambe levate. È un cliché di questa tipologia di giochi, ma a questo punto se la formula funziona non è del tutto sbagliato mantenerla.
Il gioco offre 3 modalità tra cui scegliere: Operazione Rapida, in cui potrete iniziare un’operazione di un caso in maniera randomica selezionando solo il livello di difficoltà; la modalità Caso, in cui dovrete risolvere una serie di operazioni entro 24 ore di gioco per arrivare a chiudere il caso, affrontando il capo dell’organizzazione criminale che state smantellando, ed infine la Partita Giornaliera: qua avrete la possibilità di completare un’operazione specifica in 3 difficoltà diverse (facile, medio, difficile) e verrà cambiata ogni giorno. In Partita Giornaliera sarà possibile entrare in una classifica e quindi sfidare gli amici, anche senza giocare in co-op, a chi riuscirà a fare più punti in una determinata giornata ad una difficoltà scelta (le classifiche sono cross-platform, e quindi potrete confrontare i vostri punteggi con quelli dei giocatori che non avranno la vostra stessa piattaforma).
È palese che RICO sia stato pensato per essere giocato in co-op (sia locale che online) dato che il meglio di sé lo esprime se giocato in compagnia. Risulterà più facile alzare i propri punteggi se si gioca in team e si riesce a completare tutti gli obiettivi di un’operazione in tempi davvero molto bassi. Se invece il gioco verrà affrontato in solo potrebbe, con il protrarsi delle operazioni, risultare ripetitivo e non molto entusiasmante, in quanto la difficoltà è decisamente non elevata e la quasi totale assenza di una trama potrebbe portare il giocatore a desistere dal continuare.
In sostanza, a livello di gameplay possiamo inquadrare RICO in questo modo: sparatutto in prima persona, sicuramente non innovativo, senza troppe pretese e con un gunplay molto veloce, anche se a volte sembra un po’ approssimativo.
Comparto Tecnico
RICO, graficamente parlando, sfrutta un cel-shading molto spinto: i contorni delle figure sono molto marcati (ecco perché la mia mente è andata subito a ripescare i ricordi legati a XIII – ndr), mentre gli scenari, invece, non sono molto curati e spesso le stanze delle varie mappe si somigliano molto l’una con l’altra. Le animazioni dei nemici sono poche, e di conseguenza si ripetono in continuazione, senza contare che anche i tipi di nemici non siano per niente vari: effettivamente differiscono solo per l’arma con cui attaccano, se spareranno o se vi inseguiranno con un’arma corpo a corpo. Il frame rate risulta abbastanza stabile, sicuramente aiutato anche dal fatto le prime fasi d’azione siano soggette ad un “Bullet Time”, e quindi rallentate, quando si entra in combattimento. Il gioco è stato creato con il motore grafico Unity.
Il comparto audio di RICO non è proprio uno dei punti di forza del titolo: la soundtrack è davvero ridotta all’osso, con giusto un paio di tracce all’interno di tutto il gioco che, tra l’altro, non sono per niente memorabili. Poco da dire sugli effetti sonori: le armi hanno praticamente tutte lo stesso rumore, tutte le porte che si spaccano produceranno lo stesso suono, quindi in definitiva anche qui poca variabilità, che si aggiunge tra l’altro ad un campionamento un po’ superficiale.
In conclusione
Se cercate un FPS con una forte componente co-op, sicuramente RICO fa per voi, ma dovrete scendere a patti con la sua natura: la storia completamente assente, poca varietà di nemici e di armi, e un comparto tecnico non esaltante. Se riuscirete ad andare oltre a questi difetti, allora potrete passare qualche ora divertente insieme ai vostri amici cercando di risolvere più casi possibili nel minor tempo possibile. Il costo del titolo in tutti gli shop digitali è di 19,99€, ed è possibile acquistarlo per Xbox One, Playstation 4, PC e Nintendo Switch.
Versione Provata: Xbox One