Il publisher Modus Games e lo studio di sviluppo Finish Line Games Il prossimo quattro Agosto rilasceranno Skully per Switch, PS4, Xbox One e PC. Si tratta di un platform in cui il giocatore vivrà le avventure di un teschio riportato in vita da una divinità per compiere un’importante missione, da cui dipende il futuro della sua isola. Una volta riportato in vita da una pozza d’argilla, il protagonista scheletrico, ribattezzato Skully, viaggerà in lungo e largo per quest’isola paradisiaca e lussureggiante, apparentemente incontaminata dall’umanità. Dai filmati finora mostrati gli ampi panorami non mancheranno e il videogioco sotto questo profilo sembra presentare un minimo di varietà dato che si spazia da ambientazioni con vulcani attivi ad altre più marittime.
L’aura di santità e splendore che ha sempre avvolto l’isola è destinata a rompersi irrimediabilmente a meno che non venga fermato il conflitto in corso tra le divinità elementari che la governano. Proprio una di loro, Terry, incapace di risolvere la situazione con le sole forze rimastegli, decide di dare una seconda vita al protagonista affinché possa aiutarlo dove lui non è riuscito. Qualora Skully riuscirà nell’impresa affidatagli dal dio, otterrà un nuovo corpo e così la libertà di vivere appieno una seconda vita. In questo modo comincia l’avventura del piccolo teschio che, grazie alle abilità acquisite, si farà strada attraverso la serie di pericoli che si frappongono fra lui e il successo.
Un piccolo assaggio
Come potete dedurre dal titolo, la versione provata non è quella finale del gioco, ma è più assimilabile ad una demo del prodotto finale visto che si compone solamente dei primi due capitoli. Naturalmente nel corso di questi due “capitoli” verranno presentati l’inicpit narrativo e le meccaniche base del gameplay. Vien da sé che dopo una breve un’introduzione sulla storia e sui personaggi, si passerà subito all’azione, imparando le basi su come controllare Skully. Fin dall’inizio sarà chiaro che le movenze del piccolo teschio, in particolare i salti, dovranno essere calcolate quasi al millimetro. In effetti rotolando o saltando da una roccia all’altra, sarà importante dosare al meglio la forza impressa sui tasti per evitare di cadere in acqua. Infatti, qualora l’ossuto eroe verrà a contatto con l’acqua, subirà danno fino a raggiungere l’inevitabile morte, che obbligherà il giocatore a ricominciare dall’ultimo checkpoint attivato.
Tali checkpoint, presenti sotto forma di un’iconica pozzanghera di fango e argilla, oltre a fungere da vero e proprio punto di salvataggio, permetteranno al protagonista di assumere una delle sue forme alternative. Quest’ultime dovrebbero essere in totale tre, ma nella versione provata era presente soltanto la prima. Ad ogni modo, per quanto visto finora permetteranno si variare un po’ il gameplay perché si controllano in maniera più tradizionale e sfrutteranno delle abilità uniche per risolvere alcuni piccoli puzzle. Nello specifico, si dovrà passare dalla forma teschio ad una particolare e viceversa per superare ostacoli oppure abbattere delle pietre che fungano da passerella per raggiungere punti della mappa altrimenti irraggiungibili. Inoltre, gli elementi descritti finora serviranno a raccogliere, per la felicità dei più completisti, dei fiori presenti in numero prestabilito in ogni capitolo. Tutto ciò è stata impacchettato in questa versione la prima ambientazione del gioco, una spiaggia che accompagnerà il giocatore per tutta la durata della demo.
Buoni propositi
È lapalissiano che sia troppo presto per esprimere un giudizio finale dato che abbiamo avuto un assaggio di tutto. In effetti anche il come la storia possa dipanarsi tra una sezione di gioco e l’altra attraverso dialoghi e cutscene in inglese, sottotitolate in italiano, è tutto da scoprire. In particolare, se si dovesse cercare dei buoni propositi su cui inscatolare un prodotto convincente e un minimo stuzzicante in ottica acquisto, personalmente punterei nella varietà degli ambienti e sulle trasformazioni. Il primo aspetto sembra essere un obbiettivo condiviso dagli sviluppatori a meno da quanto visto nei filmati di presentazione del gioco dato che nella demo i due “livelli” presentavano ambientazioni, accomunate dallo stesso tema marittimo. Di contro la trasformazione di Skully sembra essere più in linea con la mia analisi dato che ha rivelato una buona attenzione a come amalgamare le nuove capacità del protagonista con l’ambiente circostante.
Infatti, i capitoli presenti in questa versione mostravano un level design conscio delle possibilità offerte al giocatore, il quale in maniera abbastanza immediata può capire la giusta strategia nell’affrontare i vari ostacoli. Questo aspetto può comportare una certa semplificazione dei possibili enigmi ambientali, ma comunque dimostra che le abilità e le trasformazioni dell’ossuto eroe sia pensate coerentemente ai vari capitoli di gioco. Insomma, Skully per il momento si mostra come una scultura d’argilla ancora da modellare, lontana dal risultato finale vero e proprio che ad ogni modo si può già intravedere. Il segreto sarà puntare sugli elementi giusti, come l’estetica particolare, per fornire quello slancio in più ormai vitale in un mercato sempre più ricco di idee promettenti.