Prima di descrivere l’ultima stagione di Stranger Things, disponibile su Netflix, diamo una rinfrescata alla memoria riassumendo quanto successo nelle precedenti due stagioni.
SPOILER ALERT!
STRANGER THINGS – Stagione 1
La storia comincia la sera del 6 novembre nel lontano 1983 nella cittadina di Hawkins, Indiana. Quattro ragazzi, Mike, Will, Lucas e Dustin, stanno giocando a Dungeons and Dragons (primo grande richiamo agli anni 80). Mentre è sulla via di casa Will viene inseguito da un mostro che lo raggiunge fino a casa e lo rapisce facendolo sparire. Intanto in un laboratorio dei balordi danno la caccia a una bambina, Undici. I tre ragazzi in cerca dell’amico si imbatteranno nella fuggitiva e da questo incontro partirà l’odissea per salvare lo scomparso Will. Undici, nella taverna di Mike, oltre a mostrare per la prima volta i propri poteri ai ragazzi, grazie al gioco di D&D farà capire che Will si trova nel “Sottosopra” e che è minacciato da un mostro rappresentato dalla statuetta del Demogorgone.
Intanto conosciamo il capo della Polizia, Hopper, il quale continua regolarmente le sue indagini, arrivando a scoprire il laboratorio da cui è fuggita Undici. Nelle sequenze successive ci vengono presentati altri protagonisti della serie, in particolare Steve, la mamma di Wil, Joyce, e il fratello di Will, Jonathan. Will riuscirà a mandare dei segnali a sua madre dal Sottosopra tramite le luci natalizie appese in casa (una delle scene più belle della prima stagione).
Jonathan e Nancy inizieranno le loro indagini dopo che una loro amica sparirà durante una festa. Mike, Dustin e Lucas oltre a cercare l’amico, dovranno vedersela anche con gli agenti che inseguono senza sosta la misteriosa Undici. La stagione si chiuderà con il salvataggio di Will dal Sottosopra, grazie all’intervento di Undici e dei suoi poteri cinetici, ma a caro prezzo: infatti Will sarà palesemente turbato, mentre Undici rimarrà incastrata nel Mondo del Demogorgone.
STRANGER THINGS – Stagione 2
La seconda stagione vede l’entrata in scena di nuovi personaggi e chiarisce molti aspetti rimasti nascosti al pubblico durante la prima stagione.
I due personaggi destinati ad incidere maggiormente nella vita dei protagonisti sono Maxine, una ragazza dell’età del quartetto di amici, e il fratello Billy, un bullo coetaneo di Steve e Jonathan; soprattutto per la piccola “Max” l’ingresso nel gruppo sarà difficoltoso, a causa della reticenza di Mike. I primi episodi partono mostrando Undici ancora viva e nascosta da Hopper in una casa; il rapporto tra i due portano sullo schermo da Netflix meriterebbe un discorso a sé, ma cercheremo di analizzarlo successivamente. Grazie alla tecnica del flashback, lo spettatore vivrà la fuga di Undici dal Sottosopra.
La critica che si può muovere a questa stagione è l’introduzione e la gestione di quella che è la “sorella” di Undici, ossia Kali, il numero 8, la quale avrà il solo compito di aiutare Undici a domare i propri poteri e a ritrovare se stessa dopo il trauma del Sottosopra. Il ritorno del nostro terribile mostro verrà introdotto da delle visioni che colpiranno il povero Will, il quale successivamente verrà manipolato dal mostro stesso. Proprio per questa abilità verrà quindi chiamato Mind Flayer (anche per questo nome si pesca da D&D). Sarà Undici, di ritorno da un viaggio che la vedrà incontrare la sua madre biologica, a risolvere la situazione momentaneamente.
Ma ora passiamo alla stagione novella.
STRANGER THINGS – Stagione 3
La vita ad Hawkins sembra essere tornata alla normalità: nel bel mezzo dell’estate i ragazzi più grandi si sono trovati i tipici lavoretti estivi, mentre il gruppo di protagonisti sembra essersi allontanato, con Dustin di ritorno da un campo estivo, Mike, Undici, Max e Lucas che si vivono le loro storie d’amore adolescenziali e Will invece che sembra essere rimasto bambino.
Questa terza stagione vuole concentrarsi sulla narrazione dell’evoluzione dei vari personaggi, mettendo in secondo piano la storia principale. La linea narrativa rimane comunque la medesima, con la separazione dei protagonisti in vari gruppi e il successivo riavvicinamento. Il duo vincente formato da Dustin e Steve viene arricchito dall’ingresso di due personaggi che contribuiscono a rendere le scene divertenti e mai noiose.
Il miglioramento che ha interessato la narrativa delle vite dei protagonisti è stato controbilanciato da una forzata introduzione di un gruppo di soldati russi come controparte avversaria dei nostri amici, i quali avranno un ruolo di disturbo nella battaglia contro il Mind Flayer (uno di questi russi è una palese allusione al primo Terminator, molto anni ’80, quindi preparatevi). Il nemico principale resta comunque il Mind Flayer, il quale finalmente si presenta al pubblico in carne ed ossa; molto azzeccato il ruolo di Billy (e qui mi fermo per evitare spoiler).
La terza stagione, nonostante sia molto lineare, ci regala scene di suspance e colpi di scena poco prevedibili; inoltre il tutto viene arricchito da battute comiche e molto divertenti. Durante questi ultimi episodi Netflix ha voluto approfondire alcuni personaggi più di altri, mettendo sotto la lente di ingrandimento il legame che c’è tra queste figure: si possono individuare due principali rapporti, quello tra Undici e Max e quello tra Undici e Hopper.
L’amicizia tra Max e Undici mette in risalto il rapporto che noi maschietti forse capiremo meno, quindi preferirei attribuire un solo aggettivo a questa idea dei fratelli Duffer: eccezionale.
Il rapporto tra Hopper e Undici invece merita un approfondimento. Come sappiamo Hopper non è il padre biologico di Undici, ma la adotta sin da quando l’ha nascosta nella casa nel bosco; è proprio in quella casa che la terza stagione ci mostra il rapporto padre-figlia che riguarda i due personaggi. Hopper si è sempre presentato come lo Sceriffo brusco e freddo dal passato travagliato, ma in questa stagione si mostra a noi come un padre amorevole e preoccupato dell’incolumità della propria figlia. Undici invece, come una normale teenager, ha tutte le caratteristiche e i comportamenti della sua età: la si vede chiudersi in camera con il fidanzatino o scappare di nascosto di casa e, come tutte le ragazze della sua età, la vediamo raccontare piccole bugie al proprio padre. Questi due personaggi sono, a titolo personale, i veri protagonisti della terza stagione.
Ma il vero motivo per guardare questa stagione è lui:
Lui è il criminale più pericoloso mai affrontato in Stranger Things.
PS: attenti alle scene post-credit dell’ultima puntata.