Quando si parla di giochi di Calcio, ogni anno è sempre la stessa storia: c’è chi compra FIFA a scatola chiusa, c’è chi compra PES a scatola chiusa, utenti indecisi e non schierati per uno dei due titoli che aspettano l’uscita delle demo per decidere quale dei due acquistare. E poi c’è chi, come il sottoscritto, negli anni ha giocato volentieri ad entrambe le saghe calcistiche senza avere una netta preferenza per nessuno dei due, talvolta comprandoli entrambi nello stesso anno. Ma tanti di noi, soprattutto i più grandicelli, ricorderanno i fasti dei tanti titoli calcistici degli anni ’80 e ’90 tra cui i vari Kick Off, Sensible Soccer, Super Sidekicks, Virtua Striker e così via.
Titoli diversi tra loro soprattutto nel gameplay, ma che avevano una cosa in comune: erano giochi arcade, quasi sempre privi di qualsiasi licenza per squadre e giocatori, che non puntavano sulla simulazione calcistica bensì sul puro divertimento, aggiungendo elementi ben lontani dalla realtà ma che ci tenevano incollati a pad e tastiere delle piattaforme dell’epoca nonchè ai pulsantoni dell’arcade in sala giochi. Per fare un esempio, il Calcio arcade più in voga del momento è l’attesissimo Captain Tsubasa nel quale potremo fare supertiri di ogni genere, interventi fallosi raramente fischiati dall’arbitro e molto altro, ma di questo parleremo a fine Agosto.
Rilasciato per console e PC, Super Soccer Blast è proprio un Calcio arcade che, come scritto da Unfinished Pixel nel sito ufficiale, punta al vero e proprio divertimento in single player oppure – anzi, soprattutto – tra amici ed in famiglia, perfetto per sfidare un amico, nostro fratello, cugino o anche papà, che vuol dimostrare di essere forte nei giochi calcistici come un tempo.
Versione provata: PS4.
Le modalità di gioco
Super Soccer Blast offre il gioco offline fino a 4 giocatori, con alcune modalità di gioco. Il Quick Match è la classica partita singola, perfetta per imparare a giocare e migliorare prima di iniziare qualsiasi torneo. La modalità davvero interessante è senz’altro il World Tour, torneo suddiviso in 5 minitornei di livello mondiale, ciascuno dei quali include una precisa selezione di squadre ed un livello di difficoltà preimpostato che possiamo modificare a nostro piacimento. All’inizio di ogni torneo possiamo scegliere non solo la difficoltà ma anche la durata della partita, uno tra quattro stadi disponibili nonchè il nostro pallone preferito tra quattro modelli disponibili. Possiamo scegliere tra comandi Standard ed Evolution, tra i quali spicca la differenza del pulsanti usati per tiro e cross: sono impostati come in FIFA e PES, possiamo scegliere quelli che preferiamo. Ecco come sono composti i tornei:
Fiesta Tournament – Coppa sudamericana nella quale possiamo scegliere una delle (sole) quattro squadre disponibili: Argentina, Brasile, Messico e Uruguay. Peccato non averne incluse altre come Colombia, Ecuador, Cile o Paraguay.
Eurochamps – Corrisponde ai nostri Europei, e le squadre partecipanti sono Italia, Francia, Croazia, Portogallo, Inghilterra, Germania, Olanda e Spagna.
League of Champions – È praticamente la nostra Champions League con 10 club partecipanti: Amsterdam, Dortmund, Madrid, Paris, Sportivo Milan, Barcelona, Liverpool, Munchen, Sport City e Torino. Nonostante i nomi siano ovviamente privi di licenza le riconosciamo tutte, ma chiariamo che Sportivo Milan e Torino corrispondono a Inter e Juventus. I nomi delle squadre sono affiancati da loghi inventati ma molto somiglianti nel design e colori a quelli ufficiali.
Mediterranean League – Una versione ristretta della League of Champions nella quale partecipano soltanto 5 squadre: Barcelona, Madrid, Paris, Sportivo Milan e Torino.
Mondo Cup – Come facilmente capibile da nome, sono i Mondiali di Calcio ai quali partecipano 16 squadre: Argentina, Francia, Giappone, Portogallo, Brasile, Germania, Messico, Corea del Sud, Croazia, Ghana, Olanda, Spagna, Inghilterra, Italia, Nigeria, Uruguay.
Infine c’è la modalità Custom Competitions, con la quale possiamo creare il nostro torneo personalizzato, nel quale possiamo scegliere tra formula a campionato o coppa ad eliminazione e selezionare le squadre che vi parteciperanno. Altra aggiunta è il menù Challenges, una lista degli obiettivi da raggiungere tra cui segnare 25 gol, vincere un match segnandone almeno 5, vincere tutti i tornei mondiali e così via, per un totale di 16 obiettivi. Presente anche un editor sotto la voce Custom: possiamo creare il nostro giocatore (uomo o donna) con un discreto numero di scelte per corporatura, occhi, naso, bocca, capelli, scarpe ma anche barba, baffi, rughe e tatuaggi. Se vogliamo giocatori nuovi ma senza perdere tempo nel crearli, basta premere Random per generarli in modo del tutto casuale. Una volta creato un giocatore, basta salvarlo per utilizzarlo successivamente nella nostra squadra.
Purtroppo manca completamente una modalità dedicata al gioco online, che avrebbe permesso al gioco di farsi conoscere molto di più in tutto il mondo, magari per affiancarsi ai vari FIFA e PES come alternativa calcistica “soft” puramente arcade e mirata al divertimento. La cosa fa male soprattutto se andiamo a rivedere le modalità del World Tour, nel quale spicca (secondo noi) un’inutile Mediterranean League che – budget permettendo – poteva benissimo essere rimpiazzata da una competizione online. Sono consapevole che quest’ultima avrebbe richiesto più risorse e tempo di sviluppo, e che i server non sarebbero stati superaffollati come quelli di EA e Konami. Ma nell’epoca del gioco in multiplayer una modalità online in un gioco di Calcio non può più mancare, perchè già da sola renderebbe il titolo molto più appetibile. Gran peccato, perchè Super Soccer Blast è divertente e possiede un qualcosa di simulativo nonostante la sua natura essenzialmente arcade.
Niente licenze, ma ciò non ha impedito ai ragazzi di Unfinished Pixel di creare alcuni giocatori ispirandosi alle iconiche controparti reali. Riconoscibilissimi i sosia di Cristiano Ronaldo, Messi, Lukaku, Haaland, Salah, Modric ed altri campioni che vi lasciamo scoprire. Ma non sempre la somiglianza nell’aspetto o nel nome è ispirata ai calciatori attuali: ad esempio, nel Madrid possiamo notare un alter-ego di Higuain, ormai ex dei Blancos da diversi anni, o i nomi di Ballack e Gerrard in rosa.
Scendiamo in campo
Le parole che meglio descrivono Super Soccer Blast sono divertimento e spensieratezza. In ogni match possiamo scegliere la nostra telecamera tra tre disponibili. La differenza sta nello zoom sul campo, ma la rotazione della telecamera è chiaramente di stampo televisivo, ruotando di circa 45 gradi quando inquadra una delle aree di rigore. Dopo il calcio d’inizio, notiamo subito un pressing piuttosto evidente degli avversari, anche ad un basso livello di difficoltà. È evidente fin da subito che i programmatori hanno lavorato non poco sull’IA degli avversari, capaci di pressare bene il portatore di palla ma soprattutto molto abili nel prevedere ed intercettare i passaggi, soprattutto quelli filtranti (sì, ci sono e funzionano anche bene) ed i lanci in profondità.
In campo i giocatori si muovono in 8 direzioni (o binari, per usare un termine di questi tempi), con pallone sostanzialmente incollato ai piedi del calciatore. Oltre ai consueti passaggi, tiri, cross e tackle, abbiamo anche qui il pulsante per correre ed il già citato passaggio filtrante, perfetto per sorprendere una difesa avversaria troppo avanzata e mandare in area i nostri attaccanti a tu per tu col portiere. Dimentichiamoci di lanciare lungo nella speranza di scavalcare i difensori avversari e lanciare a rete un compagno: spesso la difesa è bassa e respinge con un colpo di testa verso un compagno di squadra, il che porta il nostro lancio a regalare palla agli avversari.
Meglio giocare palla a terra, passarla quando un avversario ci viene addosso in pressing, tentare un uno-due per disorientare gli avversari e lanciare un compagno sulla fascia. In quest’ultimo caso è importante valutare se crossare in mezzo o accentrarci verso l’area di rigore, a seconda di come siano schierati i difensori avversari e quanti compagni abbiamo al limite dell’area di rigore, pronti a calciare di prima sul nostro passaggio o ad inserirsi in area tagliando fuori la difesa. In questo, Super Soccer Blast riprende le tattiche simulative dei vari FIFA e PES, benchè la sua natura di gioco arcade permetta a volte di segnare con un siluro da fuori area senza troppa fatica. Ma nonostante quest’ultima possibilità, è sbagliato pensare che i portieri siano messi lì per fare le comparse: spesso si esibiranno in interventi prodigiosi, respingendo di pugno (con un sfx dell’impatto pallone-guantoni più che soddisfacente) o bloccando perfettamente un tiro forte ma centrale.
In fase difensiva, invece, il metodo più efficace per rubare palla e di andare incontro all’avversario che riceve un passaggio e pressarlo con l’apposito pulsante (quello del passaggio), tecnica che il più delle volte ci premia. Col tempo impareremo a prevedere la direzione di un passaggio ed intercettarlo, ma ci vuole un po’ più di pratica. Il tackle è invece utile quando l’avversario ha la strada spianata e col nostro difensore dobbiamo fare una perfetta diagonale difensiva per fermarlo: se siamo bravi ci impossesseremo del pallone, altrimenti è sempre utile spendere un fallo per evitare che l’avversario punti dritto verso l’area di rigore. Curioso che, dopo tante partite, non sia mai capitato un solo cartellino giallo o rosso a me nè agli avversari. Stesso discorso per il fuorigioco, che sembra non esistere: in più occasioni abbiamo provato a farlo scattare di proposito, tentando un filtrante o un lancio lungo per un giocatore in netta posizione di offside, ma non è arrivato nessun fischio.
Ci riserviamo di non mettere la mano sul fuoco sull’esistenza o meno del fuorigioco, nonostante la sua assenza potrebbe anche non guastare grazie alla natura arcade del titolo. Diciamo la verità, quante volte nel cartone di Captain Tsubasa (Holly e Benji se preferite) c’era un lancio lunghissimo verso l’attaccante smarcato, ma del fuorigioco neanche l’ombra salvo rarissimi casi? Certo, magari chi riceveva palla si trovava prima di metà campo o, meglio ancora, essendo un cartone il fuorigioco avrebbe spezzato troppo l’azione finendo col rovinare il tutto. Ma la verità è che “era questo il bello”: la gente voleva vedere Hyuga o Schneider contro Wakabayashi, Tsubasa contro Wakashimazu o Gino Hernandez, e poco importava se c’era il fuorigioco, espediente visto in rarissimi casi tra cui la prima semifinale di campionato contro il grande Jun Misugi. Ecco, in Super Soccer Blast la mentalità è un po’ la stessa: conta il divertimento, non il regolamento.
Here’s the Final
Nel suo presentarsi sul mercato a testa bassa e senza troppe pretese, Super Soccer Blast è un titolo molto gradevole ma che avrebbe potuto esserlo maggiormente con qualche accorgimento in più. La mancanza più grande è quella di una qualsiasi modalità online che, come già detto in precedenza, da sola avrebbe dato un maggiore appeal al titolo. A questo sommiamo la presenza di qualche modalità ripetitiva – una su tutte la già citata Mediterranean League – che poteva essere risparmiata in favore di una coppa multiplayer online. È vero che esiste la modalità per creare la propria squadra con nome, aspetto dei giocatori, colori magliette e pantaloncini, ma possiamo usarla per competere sempre e comunque nel gioco offline contro altre squadre. Sarebbe stato bello creare il proprio team con i sosia dei nostri calciatori preferiti, e sfidare gli utenti online stile FUT.
Aggiungiamo infine un bug piuttosto buffo ma comunque fastidioso, capitatoci una sola volta durante la nostra primissima partita: rimessa laterale per noi, il mio giocatore scivola in campo ruotando all’infinito su sè stesso mentre resta in posizione di rimessa, partita da rifare. Un bug visivamente divertente, ma che ci ha obbligati a riavviare un match giunto quasi alla fine con l’1-0 in nostro favore.
Visto l’approccio semplificato nel gameplay ed i modelli stereotipati di tanti giocatori, il gioco punta a conquistare una fascia di utenti piuttosto giovane, e magari anche a qualche ex-gamer ormai adulto che voglia divertirsi in modo semplice senza troppe tattiche nè schemi, evitando di scervellarsi sull’undici titolare da far scendere in campo. Un gioco di Calcio “ignorante”, nel senso buono della parola, che omette qualsiasi gestione tattica della squadra in favore di una partita immediata priva di qualsiasi tatticismo. Anche i movimenti dei giocatori, limitati alle classiche 8 direzioni di un tempo, semplificano la vita permettendo di concentrarsi su come impostare l’azione senza bisogno di essere troppo precisi nei passaggi. Manca purtroppo il filtrante lungo alto – alla Pirlo, per intenderci – fattibile solo rasoterra o col pulsante del cross normale (ma risulta una palla buttata alla cieca in maniera casuale e poco “filtrante”), mancanza compensata però da una buona reattività dei portieri sia nei tiri da fuori area che nell’uno contro uno, dove non sempre riusciremo a segnare con facilità.
Unfinished Pixel ha creato uno di quei titoli di Calcio che, pur essendo di natura arcade che punta al divertimento senza tentare un impossibile confronto con titoli dal budget immenso, potremmo tranquillamente affiancare ad essi come un’alternativa più leggera e spensierata per qualche amichevole con amici senza troppi tatticismi e rivalità. Super Soccer Blast ci strapperà più di un sorriso, ma non nel senso ironico anzi, ci farà sorridere per il suo gameplay semplice ed immediato, privo di differenze tecniche tra le squadre e basato esclusivamente sui nostri gusti personali relativi alle squadre che tifiamo e quelle contro cui vogliamo giocare. È gradita la presenza di un editor per creare la nostra squadra, ma l’assenza dell’online ne limita del tutto le potenzialità.