Nel corso del 2018 è partita una campagna Kickstarter per finanziare la creazione di The Waylanders, un nuovo RPG “party based” che prendesse il meglio da saghe come Dragon Age, Pillars of Eternity e via dicendo. Nello stesso studio di sviluppo, Gato Studio, sono presenti personalità che già hanno lavorato alle citate saghe, quindi non ci troviamo davanti a dei neofiti. La campagna ebbe il successo sperato, arrivando a raccogliere quasi 170k dollari, ed ora finalmente il gioco è stato rilasciato in versione Accesso Anticipato sulla piattaforma Steam. Mai come in questo caso tuttavia, bisogna prendere sul serio il termine: The Waylanders è ancora in pieno sviluppo e la versione rilasciata (al prezzo di 35 €) è tutt’altro che completa, anzi. Ci troviamo davanti ad una parte di quella che sarà la Campagna del gioco completo (stimata in circa 40 ore di gioco), con circa una dozzina di ore a disposizione. Oltre a questo, un elevato numero di piccoli bug, un tutorial troppo raffazzonato, assenza di alcune cutscene e diversi problemi tecnici.
Come ogni RPG occidentale che si rispetti, alla partenza della nostra avventura ci troveremo davanti alla creazione del personaggio: l’editor è piuttosto scarno e privo di strumenti di personalizzazione approfonditi. Ci sono 4 razze differenti (Humans, Werewolves, Mourian e Semi Fomorian) e le classi a disposizione sono in totale 6: Warrior, Guardian, Rogue, Ranger, Sorcerer e Healer. È possibile anche scegliere un background narrativo pregenerato per il nostro personaggio, ma al momento ne sono presenti solo alcuni selezionabili. C’è anche una piccola parte di personalizzazione del personaggio, che permette di scegliere (tra molto poche alternative) capigliatura, barba e baffi, tono della pelle e colore degli occhi.
L’universo narrativo di The Waylanders ci presenta un’ambientazione fantasy ricca di commistioni “classiche”, dalla mitologia greca a quella celtica, in un’interessante proposta, che cerca anche di fornire, oltre alla profondità narrativa e dei dialoghi, anche una buona dose di leggerezza. Sono presenti i classici dialoghi con risposte multiple, che ci concederanno la libertà di approfondire o meno la conoscenza dei vari personaggi presenti e soprattutto dei nostri compagni di viaggio, che ci proporranno anche quest personali. Il lato più interessante riguardo alla narrazione è la scelta di scinderla in due epoche differenti, in cui il giocatore si alternerà e nelle quali le diverse decisioni potranno avere effetto reciproco.
A livello di gameplay siamo davanti ad un sistema piuttosto classico di esplorazione e combattimenti in tempo reale (nel controllo di un party di 5 personaggi massimo), con l’ausilio della pausa tattica, che ci permetterà di dare ordini ai diversi membri del party per poi far proseguire l’azione in modo fluido. Sono molte le skill a disposizione delle varie classi, che potranno “evolversi” a partire dalle 6 di base proprio grazie all’ampiezza della scelta a disposizione. L’elemento di peculiarità invece che viene introdotto nel combat system di The Waylanders, nell’intenzione di approfondirne il lato più strategico, è quello delle formazioni, con la possibilità di scegliere tra schemi differenti da utilizzare in battaglia, con abilità peculiari, a seconda del nemico che si va ad affrontare. Di per sé il concept è intrigante, ma lo stato precoce di sviluppo potrà, ora come ora, mettere a seria prova la vostra voglia e pazienza.
Il gioco è totalmente in lingua inglese, con un livello di doppiaggio che ha del sorprendente. Di buon livello il sound design e la soundtrack stessa. A livello tecnico, abbiamo già espresso il problema del fatto che si tratti sì di un Accesso Anticipato, ma forse rilasciato troppo prematuramente. Per quanto le intenzioni del team di sviluppo siano di utilizzare le indicazioni della community per migliorare il prodotto il più possibile, rilasciare un titolo in questo stato – per quanto Accesso Anticipato – è forse una scommessa troppo rischiosa. L’assenza di molte scene anche all’inizio del gioco, così come la presenza di fin troppi bug anche più insignificanti, ha solo il risultato di confondere un po’ troppo il giocatore che, per quanto possa essere intrigato dall’identità della proposta, non può che finire per mollare la presa.
The Waylanders propone comunque un concept interessante e da tenere d’occhio, e che potrebbe essere in grado in futuro di fare la gioia dei molti appassionati degli RPG occidentali, inserendo anche qualche elementi di freschezza, come la meccanica delle formazioni. Il nostro consiglio però è quello di concedere ancora un po’ di tempo al team e di attendere nell’investire in questo prodotto, che al momento si presenta in uno stato piuttosto arretrato di sviluppo.