Agli inizi di questo mese, più precisamente lo scorso 9 Luglio, ha fatto il suo debutto la prima produzione di Hungry Couch Games, Black Skylands. Si tratta di un videogioco dalla forte anima da top down shooter che è stato rilasciato in Early Access su Steam, Gog.com ed Epic Games Store. Le vicende narrate vedono l’abbandono da parte degli esseri umani della terra ferma e la conseguente migrazione degli stessi verso un arcipelago di isole fluttuanti nel cielo. Sebbene gli abitanti del cielo abbiano trovato una sorta di equilibrio attraverso una divisione in fazioni distinte, la situazione è destinata a cambiare drasticamente. Infatti, la scoperta da parte di Richard, padre della protagonista, di una creatura appartenente allo “Sciame” avrà pesanti conseguenze. I Falcons, uno dei clan formatisi, sotto la guida di Kain arriveranno ad esercitare un forma di dominio oppressivo e dittatoriale nei confronti delle altre fazioni.
Queste sono le premesse narrative dalle quali parte il viaggio di Eva, la protagonista del gioco, nel tentativo di raggiungere suo fratello Aron, venuto a conoscenza di importanti informazioni sullo Sciame. Una volta che i due fratelli sono ricongiunti, si mettono in moto una serie di eventi legati alla misteriosa minaccia dello Sciame e che porteranno allo scontro contro i Falcons. Considerando le ore passate assieme a questa sua versione preliminare, posso affermare che a mio parere Black Skylands fa mostra di una componente narrativa interessante. Certo il videogioco si regge principalmente sull’esplorazione dell’arcipelago, ma comunque gli eventi narrati suscitano il giusto interesse nel giocatore che sarà spinto ad alternare le fasi più ludiche con quelle legate alla storia.
A vele spianate
Black Skylands presenta diverse anime che lo caratterizzano, ma sicuramente le due preponderanti sono l’esplorazione libera della mappa e le meccaniche da “twin stick shooter”. L’early access del videogioco in questione permette di raggiungere tramite la propria nave quasi tutte le isole fluttuanti presenti sulla mappa, sulle quali si possono recuperare preziose risorse. Nello specifico la mappa presenta varie aree comprendenti più isole ed ognuna delle zone in questione è caratterizzata da un valore di attacco delle difese ed uno di attacco dei nemici. In effetti, la maggior parte di queste sono sotto il controllo dei Falcons e ciò costringe il giocatore a dover sconfiggere i nemici e distruggere le difese(sostanzialmente dei canoni) presenti sull’isola. Una volta “liberata”, l’isola sarà un territorio amico da colonizzare, aumentando così il numero massimo di cittadini della propria fazione che permetterà a sua volta di sbloccare potenziamenti per la protagonista.
Viene da se che liberare i vari territori dal gioco di Kain risulta fondamentale per il proseguo della storia stessa che ci porterà ad affrontare nemici e boss sempre più forti. Tuttavia l’aumento delle capacità di Eva non è l’unico modo per aumentare le proprie possibilità di successo. Infatti, Il gioco permette di potenziare sia la nave che le armi indossate dall’eroina presso le apposite strutture. Nel primo caso sarà necessario proseguire nella storia fino a che non si sbloccherà l’edificio in cui poter costruire al netto delle risorse richieste pezzi migliori per la propria imbarcazione. In maniera differente per le armi sarà necessario ottenere o trovare le mod con le quali produrre componenti specifici per una delle quattro tipologie di armi. In questo modo si va a migliorare le statistiche associate all’oggetto in questione.
Con più colpi in canna
Come già anticipato, l’esplorazione e lo sviluppo della trama non saranno le uniche portate del pasto preparato dagli sviluppatori di Black Skylands. in effetti, non mancheranno, come già sottolineato, anche delle fasi di shooting sia a bordo della propria nave area che sulla terra ferma. Gli scontri che appaiono frenetici e stimolanti presentano anche un livello di difficoltà diverso legato principalmente al nemico che vi si pone davanti, boss inclusi. Ad alternarsi a tutto ciò, troviamo delle fasi dal sapore più gestionale in cui sviluppare le potenzialità dell’isola nativa della protagonista. In questo luogo sarà possibile accedere ai potenziamenti sopracitati e allo stesso tempo costruire più edifici dalle funzionalità diverse. Ne è esempio il Garden che permette di realizzare una piccola piantagione di cibo oppure la Factory, ossia l’edificio in cui produrre delle risorse e di raffinare quelle ottenute dal proprio vagabondare.
Dietro il sipario
Parlando del comparto estetico, Hungry Couch Games per far si che il suo prodotto si mostrasse a schermo in maniera piacevole e funzionale ha optato per precise scelte stilistiche. In primis mi riferisco all’adozione in ogni sezione di gioco di una visuale dall’alto che risulta assai funzionale. D’altronde questa scelta risulta quasi obbligatoria per far sì che il giocatore riesca a tenere sotto controllo tutto ciò che succeda intorno a lui. La seconda scelta a cui faccio riferimento è l’uso di uno stile in pixel art per dare forma a ciò che compone le schermate di gioco. Ebbene il risultato finale, almeno tenendo in considerazione la sola versione in accesso anticipato, si dimostra azzeccato con la produzione in questione senza offrire magari piccoli scorci più suggestivi di altri. Allo stesso modo potremmo dire che il comparto sonoro di Black Skylands si caratterizzano con musicalità che si accompagnano bene all’azione senza risultare fin in fondo memorabili.
Conclusioni
In conclusione, l’esperienza generale con l’early access di Black Skylands risulta tutto sommato positiva. Sicuramente si sente un minimo la differenza con l’idea finale del prodotto che si delinea nella propria testa, giocando. Tuttavia al netto di elementi che andranno smussati, si intravede tutto il potenziale e l’idea di fondo che gli sviluppatori hanno voluto imprimere al proprio videogioco. Insomma un prodotto che ora come ora riuscirà a trovare uno spazio nella libreria di chi sa apprezzare la sua formula.