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Corro da te – Recensione del nuovo film con Pierfrancesco Favino e Miriam Leone

a cura di Oriana Apuzzo 15 Marzo 2022
a cura di Oriana Apuzzo 15 Marzo 2022
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Il nuovo film di Riccardo Milani – dopo molti rinvii a causa della pandemia da Covid19 – esce in sala il 17 marzo. Corro da te vede come protagonisti Pierfrancesco Favino e Miriam Leone, accompagnati nella loro vicenda da Pietro Sermonti, Vanessa Scalera, Pilar Fogliati e Carlo De Ruggieri con la straordinaria partecipazione di Michele Placido e Piera Degli Esposti nella sua ultima performance cinematografica.

Corro da te è il remake del film francese del 2018 Tutti in piedi (Tout le monde debout), scritto, diretto ed interpretato da Franck Dubosc a cui gli sceneggiatori Furio Andreotti, Giulia Calenda e lo stesso Riccardo Milani hanno messo mano per adattarlo al panorama italiano, inserendo il personaggio di nonna Margherita che in poco tempo sullo schermo darà una svolta essenziale all’intera narrazione.

Trama: scontro tra due mondi opposti

Bello, sportivo, single incallito e seduttore seriale, Gianni (Pierfrancesco Favino) è un quasi cinquantenne in carriera a capo di un importante brand di scarpe da running che vanta tra i suoi testimonial i più grandi atleti del momento. Disposto a tutto pur di conquistare la giovane donna di turno, per una serie di circostanze arriva a fingere di essere costretto su una sedia a rotelle – questa volta puntando tutto sulla pietà, per lui l’unico sentimento che è possibile provare nei confronti di un disabile.

Ma quando incontra Chiara (Miriam Leone), una donna solare e dinamica, musicista per lavoro e tennista per passione nonostante l’incidente che l’ha resa paraplegica, inizia a provare per lei tutt’altro tipo di sentimenti. Attraverso lei e i suoi amici, sportivi e vitali almeno quanto lei, Gianni non potrà far altro che cambiare prospettiva su molte cose: la vita, l’amore, la disabilità in sé. Imparerà che l’unico vero handicap è l’assenza di forza d’animo, per ritrovarsi infine totalmente cambiato sia come uomo che come businessman.

Corro da te (2022)

Corro da te (2022)

Personaggi e tematiche: migliore di chi?

È oggettivamente difficile parlare di un tema sensibile come può essere la disabilità. Il rischio di cadere in cliché o di essere offensivi – senza volerlo – è sempre dietro l’angolo. Corro da te attraversa, senza paura, un lato importante del nostro Paese (anche se per alcuni, il protagonista in primis, non è così), dando ampio spazio e conoscenza ad argomenti di cui si parla poco. Non si tratta di pietismo o buonismo senza senso ma di vera e propria informazione in chiave comica.

Gianni non si rende nemmeno conto di quanto sia marcio dentro, dando importanza solo alla sua esteriorità. Uomo di successo, proprietario di un’azienda redditizia, pieno di giovani donne e completamente vuoto di valori. Una vita perfetta in superficie, che nasconde una bassa considerazione che ha degli altri e del mondo che lo circonda.

Corro da te (2022)

Corro da te (2022)

Il punto di svolta lo ha quando muore la madre, con cui non si parlava da anni ma – sempre per nascondere le apparenze – con non poche figuracce va a trovare nel momento del funerale. Presente anche il fratello gemello Flavio (Carlo De Ruggieri), unico ad andar contro a Gianni con fermezza sempre e comunque.

Nell’andare a riprendere effetti personali della casa materna, una serie di equivoci portano Gianni a mentire alla nuova attraente vicina Alessia (Pilar Fogliati) e renderlo ai suoi occhi un uomo apparentemente disabile ed indifeso. A peggiorare ulteriormente la situazione è la natura da Cupido di Alessia, che mette in contatto Gianni con la sorella realmente portatrice di handicap Chiara e da lì le cose precipiteranno sempre di più.

Corro da te (2022)

Corro da te (2022)

Chi conosce realmente Gianni è ben lontano dal supportarlo: ad iniziare dal suo migliore amico Dario (Pietro Sermonti), il quale cerca incessantemente di aggiustare la rotta presa dal protagonista, fino alla sua più stretta collaboratrice Luciana (Vanessa Scalera) che nonostante sia sua dipendente non manca di esprimere il proprio pensiero, anche con toni duri.

Il vero problema è che siamo tutti bravi a parlare mentre, riflettendoci bene, persone come Gianni sono molte più di quel che si possa pensare, anzi, abbiamo tutti un Gianni interiore: chi più chi meno. Ce ne accorgiamo ogni volta che troviamo parcheggi riservate alle persone disabili pur non avendone diritto; quando ci sono ostacoli architettonici e non si fa nulla per eliminarli; nel momento in cui si usa la parola “handicappato” come insulti verso qualcuno che ci ha fatto un torto. Lo fa, nel film, ogni volta il protagonista anche solo pensando che le persone disabili non abbiano più motivo di vivere una vita soddisfacente e piena di impegni come ogni altra persona.

Corro da te (2022)

Corro da te (2022)

Tematiche molto forti ma che la scrittura di una sceneggiatura ben pensata riesce a trattare in maniera delicata e sentita, facendo credere allo spettatore che nella coppia Chiara-Gianni la vera forza della natura sia lei che, invece, viene emarginata dalla società “normodotata”.

Tutto ciò però – in maniera intelligente – passa in secondo piano perché al centro della vicenda l’amore: in primo luogo l’amore che Chiara dimostra in ogni momento di avere nei confronti della vita e della bellezza; l’amore familiare sia di Alessia che nonostante sia abituata a trattare la sorella normalmente non riesce a non proteggerla dal mondo e di una nonna con un carattere forte e deciso, disposta a tutto per la felicità della nipote; l’amore inaspettato di Gianni verso una ragazza di cui non avrebbe mai pensato di invaghirsi.

Corro da te unisce ironia e sentimento ad una storia di incontri inattesi tra persone completamente incompatibili tra loro, ma che in una sorta di ricorsa riescono a trovarsi dando senso al sé più nascosto.

Corro da te (2022)

Corro da te (2022)

Conclusione: incontro fortuito 

Riccardo Milani confeziona un paio d’ore di leggerezza e profondità, dando modo allo spettatore di integrarsi – anche con umorismo – con un qualcosa ben presente nella vita quotidiana ma che si fa finta che non ci sia. Corro da te dona al panorama della commedia all’italiana una storia fatta di forza, passione, vitalità. E magari, uscendo dalla sala, ci si penserà due volte prima di agire in determinati modi.

Corro da te (2022)

Corro da te esce al cinema il 17 marzo, distribuito da Vision Distribution.

Data di uscita: 17 marzo

Durata: 113 minuti

Paese: Italia
Anno: 2022

Distribuito da: Vision Distribution
Produzione: Wildside, Vision Distribution

Genere: Sentimentale, Commedia

Regia: Riccardo Milani

Sceneggiatura: Furio Andreotti, Giulia Calenda, Riccardo Milani

Fotografia: Saverio Guarna

Musiche: Piernicola di Muro

Cast

Pierfrancesco Favino

Miriam Leone

Pietro Sermonti

Vanessa Scalera

Pilar Fogliati

Carlo De Ruggieri

Andrea Pennacchi

Giulio Base

Piera Degli Esposti

Michele Placido

Corro da te - Recensione del nuovo film con Pierfrancesco Favino e Miriam Leone

Corro da te - Recensione del nuovo film con Pierfrancesco Favino e Miriam Leone

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  • Voto Finale
    8.0
8.0
Miriam LeonePierfrancesco FavinoRiccardo Milanivision distribution
Oriana Apuzzo

Due sono le caratteristiche che mi contraddistinguono: l'erre moscia e la passione per il cinema. Sono laureata al DAMS di Roma Tre, indirizzo Cinema Televisione e Nuovi Media ma mi sono avvicinata alla Settima Arte sin da bambina, quando vedevo e rivedevo film che mi erano piaciuti per cercare una sfumatura, un particolare che mi era sfuggito. Il cinema è "il mio tesssoro".

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