Prima della nascita dei cavalieri della tavola rotonda, c’era la leggenda di una spada. La spada del potere. Chi riuscirà a possederla ed a brandirla sarà proclamato l’Unico Vero Re. Se conoscete le leggende dietro a questa storia, allora saprete che ad Artù fu donata una spada di immenso potere dalla Signora del Lago, che lo proclamò il vero re della Bretagna.
Ora so cosa state pensando. Le strane donne che giacciono in stagni che distribuiscono spade dall’immenso potere non dovrebbero costituire una base per la nascita o la gestione del governo di un regno. Tuttavia, questa è la trama centrale di Cursed – una rivisitazione della vecchia leggenda arturiana e incentrata sulla donna che è destinata a diventare la potente (e tragica) Signora del Lago.
Basato sul romanzo per giovani-adulti (young adult) scritto da Tom Wheeler e illustrato da Frank Miller (che fornisce anche illustrazioni di transizione per lo show), Cursed è la storia di Nimue (Katherine Langford), una giovane donna fey (popolo con poteri magici e molto vicino alla natura) che avrà il compito, ultimo desiderio della sua madre morente, di consegnare la potente spada al mago Merlino (Gustaf Skarsgård).
Durante la sua ricerca, Nimue troverà un partner inaspettato in Artù (Devon Terrell), un umile mercenario e talvolta bardo. Nel corso del suo viaggio, Nimue diventerà un simbolo di coraggio e ribellione contro i Paladini Rossi, un ordine religioso incline a distruggere tutto il popolo fey ed a spazzare via la magia dal mondo, e il loro complice re Uther (Sebastian Armesto), il rampollo della casata Pendragon che attualmente detiene il trono del regno e che presumibilmente Merlino serve.
Cursed, per essere comunque una serie tv destinata ad un pubblico giovane, tratta temi importanti e adatti anche ad un pubblico un po’ più maturo: la distruzione del mondo naturale, il fanatismo religioso, la guerra insensata e il trovare il coraggio di affrontare l’impossibile. Sicuramente non stiamo parlando di tematiche molto originali e chissà quanto profonde. A parte qualche occasionale gag, si tratta di una produzione prettamente drammatica sempre, e la stessa Nimue è descritta come stoica e per lo più disimpegnata. Langford fa il meglio che può nel suo ruolo, in particolare dovendo confrontarsi con un sacco di dialoghi fantasy imbarazzanti e scritti davvero male.
Parlando del resto del cast, abbiamo già menzionato che la “missione” di Nimue si incrocerà con la vita Artù. Nel loro viaggio incontreranno anche sorella Igraine (Shalom Brune-Franklin), una suora in un convento controllato dai Paladini Rossi che sarà davvero importante per la ragazza fey.
Sul lato opposto dello schieramento troviamo il leader dei Paladini Rossi, Padre Carden (Peter Mullan), che controlla lo spietato e misterioso Monaco Piangente (Daniel Sharmon), il più feroce guerriero della chiesa. Ovviamente, i Paladini cercano anche loro la Spada del Potere per portare a termine la loro missione di purificazione del mondo delle creature “innaturali” fey.
Nella scacchiera dei personaggi abbiamo anche il re Uther, che cerca la spada per garantirsi il potere e consolidare le sue pretese sul trono. Indebolito dalla siccità e dall’impunità dei Paladini Rossi, ha una presa traballante nella sua autocrazia che si perpetua.
Da qualche parte nel mezzo di tutto ciò spicca Merlino, l’antico e potente stregone che ha una connessione personale con la Spada. Se avete familiarità con la serie Vikings, vedere Skarsgård nel ruolo di Merlino è sicuramente una gioia. La sua interpretazione del mago dall’aspetto giovane ma stanco del mondo e incredibilmente vecchio è probabilmente la mia parte preferita della serie, anche se ho notato una certa somiglianza con il personaggio di Jack Sparrow de I Pirati dei Caraibi.
Ora che vi ho parlato della maggior parte del cast, posso dirvi che Cursed prende tutto ciò che si conosce sulla leggenda di Re Artù e lo mescola con qualche nuova trovata tendente al fantasy. Se state cercando la stessa storia che è stata raccontata in Excalibur, allora vi dico già di passare oltre. La cosa frustrante di questo “inedito remix” è che Cursed è intrappolato in un limbo non ben definito.
Ci sono personaggi interessanti, concetti e sottotrame infinitamente più coinvolgenti che vengono introdotti, ma o non vanno da nessuna parte e vengono abbandonati da un episodio all’altro, oppure molte volte hanno usato semplici espedienti come ad esempio dare ad un personaggio lo stesso nome di qualche importante figura famosa delle leggende di Artù, ma in un ruolo completamente diverso e poco affine alla persona “mitologica”.
Tutto questo è immerso in una storia molto classica e prevedibile di tipo YA, che fa sembrare Cursed come se non fosse una rivisitazione così audace dopo tutto. È uno spettacolo fantasy mediocre con alcuni personaggi (ed attori) riconoscibili.
I valori di produzione della serie tv sono generalmente molto alti come nella maggior parte dei prodotti originali Netflix; la maestosa cinematografia 4K cattura la bellezza naturale dell’Inghilterra in modo succinto, anche se le selezioni di riprese spesso non sono così incisive come ci si sarebbe potuto aspettare, specialmente durante alcune delle sequenze d’azione messe in scena.
Come per molti altri spettacoli di Netflix, l’incoerenza abbonda anche nell’assortimento di effetti visivi, che spazia da incredibilmente realistici a vergognosi, quest’ultimo con particolare riguardo ai suoi animali digitali e un set ambizioso ma confuso nella puntata finale.
Un ottimo lavoro invece è stato fatto per nei trucchi ed i vari effetti ai vari personaggi fey e, mentre il vestiario potrebbe non essere accurato per il periodo, i design distintivi e le acconciature differenti sono molto belli da vedere.
Riconosco che ci sono elementi dello show su cui sono stato duro e sono sicuro che altre persone apprezzeranno molto più di me. In qualche momento intorno all’episodio 6, ho rinunciato a cercare di riconciliare la leggenda arturiana che conosco con ciò che era presentato sullo schermo, momento in cui la trama ha iniziato ad attirarmi e volevo vedere la serie fino alla fine.
Non è affatto uno spoiler dire che la stagione è stata chiaramente pensata per avere un seguito, anche se indipendentemente dal fatto che ciò accada, Cursed funziona in modo abbastanza ordinato come una tantum autonoma, riuscendo a coinvolgere lo spettatore. Se nella prossima stagione riusciranno a migliorare i dialoghi e la ripresa delle scene (soprattutto quelle legati ad i combattimenti) potremo avere finalmente un prodotto meritevole ma per il momento si tratta di una produzione dalle buone potenzialità e poco altro.