Ormai tutti in questi anni hanno avuto modo di conoscere Destiny. Presentato come titolo rivoluzionario e come videogioco più costoso della storia (mezzo miliardo di dollari) ha avuto un immenso impatto nel mondo del videogame, facendo diventare il gioco di Bungie la nuova IP più venduta al lancio. Però le sue prime settimane di vita non sono state tutte e rose e fiori perché insieme all’uscita sono arrivate le prime critiche. Le colpe di questo mezzo flop sono per la maggior parte da imputare ad una trama mal raccontata e poco incisiva. Il gunplay eccezionale, la lore e i mondi di gioco misteriosi hanno fatto si che il gioco ottenesse una grande fanbase nonostante non fosse perfetto. DLC dopo DLC il gioco è diventato più vario e solido. Con l’ultimo aggiornamento, l’Era del Trionfo, era chiaro che mancasse poco all’uscita del nuovo capitolo. E così infatti accadde. Dopo 3 anni dall’uscita Destiny 1 è il momento di spolpare questo seguito, sia per console sia, tra poco, per la prima volta su PC.
Il seguito di Destiny è sicuramente un gioco migliore del primo capitolo su pressoché tutti gli aspetti per molti motivi. In primis il comparto tecnico ha fatto enormi passi avanti. Non essendo più un gioco cross-gen finalmente il team di sviluppo ha potuto sfruttare a pieno la corrente generazione di console fino a raggiungere i 4K con PS4 Pro, Xbox One X e anche su PC. Oltre le texture, per la maggior parte migliorate, ciò che salta subito all’occhio sono i mondi. Ora sono molto più complessi e pieni zeppi di strutture e vegetazione che impreziosiscono il colpo d’occhio.
Un altro grande passo in avanti è stato fatto nel maggior punto debole del primo capitolo: la campagna. In Destiny la progressione della storia era troppo frammentaria, il giocatore veniva trascinato da un mondo all’altro senza capirne davvero il motivo. Poche scene di intermezzo e mal spiegate impedivano al gioco di avere una trama incisiva. L’unico vero modo per capire il mondo di Destiny erano le carte Grimorio, carte che si sbloccavano facendo varie attività come quella di trovare gli Spettri morti sparsi per le mappe di gioco e che rappresentavano la vera lore del gioco. Con i vari DLC si è cercato di invertire la rotta, soprattutto con il memorabile Re dei Corrotti. Ora con Destiny 2 Bungie, conscia delle mancanze del suo lavoro precedente, si è concentrata molto sulla nuova storia. Il giocatore adesso grazie alle meravigliose scene di intermezzo in stile cinematografico, ha una missione chiara: recuperare la Luce ed eliminare la Legione Rossa. Tutte le missioni sono legate tra loro, e i personaggi iconici nel primo episodio (i vari Zavala, Cayde-6, Ikora) e partecipano anche loro nella campagna e sono molto più incisivi in questo secondo capitolo.
Un altro punto importante di cui discutere è l’endgame e le varie attività di Destiny 2. Oltre ad una campagna corposa, ci sono diverse attività che ci accompagneranno in questi mesi prima dei prossimi DLC. In questa seconda iterazione tornano gli eventi, migliorati e ben visibili sulla mappa di gioco. Ora finalmente c’è una mappa, la quale si può esplorare nel menù di gioco con le varie attività del pianeta. Dalla mappa ci si può teletrasportare da un punto all’altro del pianeta e perfino cambiare attività senza dover tornare tediosamente in orbita come nel primo Destiny. Oltre gli eventi abbiamo le avventure, missioni secondarie abbastanza diversificate le une dalle altre. Ci sono anche casse del tesoro sparse per la mappa, le Zone Perdute, ovvero dungeon con un mini boss, ed a fine gioco avremo anche delle imprese per le armi esotiche. Non mancano neanche gli Assalti, alcuni davvero stupendi come quello del Pyramidion , il Cala la notte, l’incursione e il Crogiolo.
Il crogiolo ha subito dei cambiamenti insieme alla gestione dell’armamentario. Ora le armi sono divise in 3 categorie: cinetiche, elementari e distruttive. Rientrano nelle armi più potenti, le distruttive, anche i fucili di precisione, i fucili a pompa e i fucili a fusione oltre che le spade, i lanciagranate e i lanciarazzi. Questa tipologia di armi, come le armi pesanti nel primo Destiny avrà le munizione contate. Nel crogiolo ogni 3-4 minuti saranno disponibili in 2 specifiche zone della mappa. Oltre questo cambiamento, la più grande modifica nel reparto multiplayer competitivo di Destiny 2 sono il numero di partecipanti, ora ogni modalità del crogiolo sarà formata da squadre di 4 giocatori. Questo implica una maggiore cooperazione come squadra, soprattutto nelle vecchie prove di Osiride che in questo nuovo gioco si chiamano le prove dei Nove. Il crogiolo risulta quindi molto più bilanciato e meno caotico con ampio spazio alle armi primarie, a differenza del passato.
Le attività sono molte e varie, ci terranno occupati per diversi mesi a seguire. I miglioramenti sono presenti in tutti gli ambiti del gioco quindi possiamo dire che Bungie ha fatto un ottimo lavoro.
Destiny 2 ha avuto la settimana di lancio con più copie vendute del 2017, senza contare l’arrivo a breve su PC. Le basi per i prossimi anni ci sono, Destiny 2 è gioco completo pieno di cose da fare, vedremo come si arricchirà nei prossimi mesi.