Era la fine degli anni ’90 quando molti di noi si affacciavano ai manageriali calcistici dell’epoca, dei quali l’erede attuale ed unico è Football Manager 2021, l’ultimo capitolo targato Sports Interactive e distribuito da Sega, tramite Steam (e da quest’anno anche su Epic Games Store). Probabilmente tanti degli attuali manager “da tastiera” sono nati grazie al celeberrimo quanto compianto PcCalcio, serie che scomparve con la versione 2001. Negli stessi anni però nacque Championship Manager, noto in Italia come Scudetto. La serie si trasformò poi in Football Manager nel novembre 2004, sancendo di fatto la nascita del nuovo brand, che arriva oggi al 16esimo capitolo, con cadenza annuale (novembre di solito) e una crescita sempre costante di utenti ed appassionati, ma anche di feature e novità che lo rendono mano a mano quanto più reale possibile.
Abbiamo alcuni giorni fa ricevuto un codice Steam per FM21, che ho personalmente provato a fondo prima di poter mettere per iscritto questa recensione, nella quale vi parlerò dell’ultimo manageriale calcistico di Sports Interactive, uscito il 24 novembre. Fischio d’inizio!
Il “dietro le quinte” del calcio
Football Manager 2021 è come da tradizione della serie un gioco sul calcio. Ma non è PES o FIFA. Questo va chiarito a monte, perché per quanto possiate amare il calcio (video)giocato non è detto che FM21 faccia per voi. Nonostante il fatto che anche FIFA o PES, a seconda della modalità scelta, vi permettono di costruire una rosa che sia competitiva, sappiamo a priori che lo scopo primario è giocare le partite in maniera diretta. Football Manager invece da sempre ci pone più dietro le quinte di ciò che accade in campo: i rapporti con squadra e staff, con il presidente, la ricerca dei giocatori, i rapporti con la stampa. Cose che negli ultimi anni abbiamo visto implementate anche nei due “cugini” sviluppati rispettivamente da Konami e da EA Sports, ma in maniera molto più marginale.
Diventa quindi chiaro che non tutti potrebbero adattarsi alle dinamiche proposte dalla serie di Sports Interactive, che richiede un approccio molto paziente, che va dallo scegliere il proprio stile da allenatore in fatto di azioni, di gestire i rapporti con la stampa e il calciomercato. C’è però da aggiungere che negli ultimi capitoli Sports Interactive ha dato un’impronta al gioco più “scalabile”: potrete scegliere il grado di aiuto da parte dello staff, cioè se concentrarvi solo su determinate fasi della vita da manager o su tutto ciò che concerne un club di calcio. A seconda della scelta l’esperienza sarà diversa, che potrà essere idonea sia per chi è un assiduo appassionato della serie sia per chi forse sta muovendo i primi passi, oppure non ha molto tempo da dedicare e cerca un’esperienza non eccessivamente profonda, ma comunque godibile.
Una base solida, con alcune novità
Squadra che vince non si cambia: questo motto può valere sia nel calcio, come in ogni altro sport o ambito della vita. Football Manager 2021 riporta sui nostri PC la sua collaudata forma di base. All’avvio della carriera sarete infatti chiamati a scegliere l’aspetto del vostro alter-ego virtuale, nome, cognome e data di nascita, con annessa la squadra preferita e l’esperienza calcistica passata. Poi passerete a scegliere la squadra da allenare e i campionati attivi, cioè quelli dai quali potrete effettivamente ricevere offerte di lavoro durante la partita, o semplicemente osservarne l’andamento. A inizio partita poi avrete il “solito” messaggio di benvenuto dal Presidente, e potrete scegliere se incontrare staff, squadra e stampa, insieme ad un match amichevole interno per iniziare a vagliare la bontà della rosa che avete scelto di allenare. Potrete anche inizialmente ovviare a questo scegliendo di partire da disoccupati, ricevendo così le prime chiamate da squadre in crisi dopo i primi mesi di campionato.
Rispetto al passato quindi la formula base di FM21 rimane sostanzialmente invariata. Ciò che riceve una nuova verve invece sono le grafiche, le interazioni con stampa e calciatori e la grafica 3D dei match simulati. Da questo punto di vista Football Manager 2021 ha ricevuto una buona “rinfrescata”. I menù risultano visivamente abbastanza gradevoli, le conferenze stampa e le conversazioni con i calciatori avranno una varietà maggiore, e la grafica 3D dei match è decisamente migliorata. Inoltre prima di entrare in campo lo staff vi darà suggerimenti abbastanza dettagliati, che potrete bellamente ignorare, applicare per quella sola partita oppure seguirne solo una parte. Anche in caso accettaste tutti i consigli dello staff, però, esso non si rivelerà affatto infallibile, non garantendovi sempre la vittoria, come giusto che sia. Anche durante i match il realismo tocca livelli superiori che in passato: vedrete finalmente i giocatori far girare palla, oppure la stessa palla non avrà fisiche improbabili. Siamo lontani dal livello di simulazione di PES, per fare un paragone al riguardo, ma risulta comunque gradevole osservare le sintesi dei match in 3D. Piccola chicca prima di scendere in campo è la cosiddetta distinta, che apparirà a schermo riepilogando le formazioni e le reazioni social di alcuni tifosi o giornalisti.
Football Manager 2021 è stato pubblicato quest’anno con meno bug che negli anni passati. Ad oggi infatti, cioè poco più di una settimana dall’uscita al momento in cui usciamo con questa recensione, il gioco sembra già abbastanza completo, con pochissimi bug e molto fluido. La cosa è degna di nota perché negli anni passati addirittura capitava che bisognasse aspettare un mese o due dall’uscita per avere un gioco quasi del tutto privo di bug, per non parlare degli errori vari dei calendari. FM21 pare invece un prodotto più completo sin da subito, nonostante proprio quest’anno, vista la pandemia mondiale, qualche bug di troppo sarebbe stato anche un pochino più tollerabile. Ben fatto Sports Interactive.
Segnaliamo però che nonostante tutto, la sfortuna vi perseguiterà durante le vostre carriere, con infortuni e squalifiche che falcidieranno reparti interi della vostra squadra, rendendovi la vita talvolta difficile, a meno che non abbiate optato sin da subito per uno staff numeroso e più competente, oltre che per una rosa davvero ampia. Inoltre permarrà talvolta la sensazione che il gioco sia più facile rispetto agli anni d’oro della serie, ma come vi abbiamo detto, si tratta di un’esperienza abbastanza personalizzabile, che può passare dalla gestione totale del club a 360° a una gestione minima, cosa che potrebbe alquanto semplificare le cose.
Senza rivali
Football Manager è da diversi anni l’unico titolo manageriale calcistico del genere, senza rivali, se non nella variante mobile dove ritroviamo tanti giochi simili, ovviamente non con la stessa qualità, e nemmeno col numero di licenze che vanta Sports Interactive. Nonostante ciò però, gli sviluppatori non si siedono sugli allori, continuando ad affinare sempre di più l’esperienza di gioco, rendendola ogni anno per quanto possibile sempre più aderente alla realtà. Possiamo certo ipotizzare che avere rivali seri nel genere (come accade per esempio tra PES e FIFA) potrebbe far ulteriormente bene al brand e ai tanti fan, che potrebbero vedere crescere maggiormente il titolo anno dopo anno. Ma come detto, Sports Interactive non si limita a fornire un semplice aggiornamento, ma un’assistenza continua, e una crescita sempre costante negli anni, apportando modifiche e migliorie ove necessario.
Se siete degli habitué della serie, se siete alle prime armi, se volete iniziare ad accostarvi al genere, oppure non comprate un Football Manager da anni, FM21 è quello che fa per voi: una formula collaudata, con piccole migliorie, rose aggiornate, che vi donerà molte ore di gioco, insieme a tanta gratificazione, a patto di avere molta pazienza e di pianificare al meglio il futuro del vostro club. Pronti per il calcio d’inizio?