Dopo la sua pubblicazione qualche mese fa su PC, il platformer 3D Glyph è sbarcato ufficialmente anche su Nintendo Switch lo scorso 9 Agosto. Il titolo di Bolverk Games ha saputo sin da subito conquistare il pubblico appassionato del genere, e noi abbiamo avuto modo, negli scorsi giorni, di provarlo proprio nella sua edizione per la console ibrida di casa Nintendo.
Abbiamo quindi avuto modo di metterci alla prova con questo interessante gioco, e quindi, senza indugi, lanciamoci in questa nostra recensione.
Rotola, rotola, rotola
Come detto, Glyph è un platform 3D, nel quale ci troveremo ad impersonare una sorta di palla, che in realtà è però anche un insetto, in una forma ispirata ampiamente ad alcuni animali sacri della cultura egizia, che viene richiamata anche dal fatto che principalmente le ambientazioni sono a tema desertico. Il nostro protagonista si ritrova quindi ad esplorare diversi scenari, alla ricerca dei segreti di una civiltà perduta. Il tutto si dipana comunque anche in un’ottima offerta per quanto riguarda i contenuti, dato che il gioco presenta più di 100 livelli. Arriviamo subito ad una grande differenziazione proprio per quanto riguarda i livelli: in Glyph abbiamo infatti due tipologie di quadri. Dovremo quindi affrontare livelli di esplorazione, dove dovremo raccogliere monete, gemme e artefatti, ma anche livelli time trial, dove quindi il nostro vero nemico sarà il tempo. Tutti i livelli però hanno un punto in comune: per riuscire ad arrivare alla fine, sarà necessario sbloccare tutte le chiavi presenti, per riuscire a giungere al portale che ci riporterà nell’HUD centrale del gioco.
I livelli sono suddivisi in diverse aree, che possono essere sbloccate pagando con le gemme che troveremo nei quadri esplorativi. Una volta fatto questo, per sbloccare i livelli successivi bisognerà pagare con le monete, mentre invece i livelli time trial possono essere pagati attraverso gli artefatti. Diciamo una cosa: i livelli esplorativi sono certamente il vero focus del titolo, a discapito dunque dei livelli time trial, che forse tendono a ridurre un po’ il livello di sfida, ma anche il livello di “intrattenimento”, in quanto basati semplicemente sul trial and error, ossia vi basterà ripetere i livelli per capire come fare ad arrivare ad ottenere il tempo migliore.
Esposta quindi la struttura di base di gioco, arriviamo dunque a quello che è il vero punto focale del titolo: il gameplay. Il nostro personaggio è in grado di saltare, correre, ma anche glidare tra le diverse piattaforme. I primi livelli tutorial ci mostrano le diverse possibilità di movimento, che sono piuttosto semplici da capire, ma sono difficili da utilizzare al meglio. Sebbene infatti abbiamo a disposizione svariati metodi per superare i diversi livelli, questi sono abbastanza bilanciati, e offrono un livello di sfida piuttosto ampio, dal più semplice e lineare, fino ad arrivare a livelli che metteranno a dura prova le vostre abilità. Il nostro obiettivo è infatti quello di tenerci lontano dalla sabbia del deserto, che per noi significa ricominciare da capo. Nei livelli esplorativi però questo non rappresenta un vero e proprio restart, in quanto le monete e le gemme raccolte prima della morte restano comunque in nostro possesso, ma non le chiavi, che come detto sono necessarie al superamento del livello.
Sono presenti anche dei power-up all’interno dei diversi livelli, come ad esempio la possibilità di doppio salto, vitale per raggiungere gli oggetti posti in alto ma anche lontani, o anche degli speed boost. Bisogna tenere infatti sempre a mente il concetto che in Glyph è necessario un buon equilibrio tra agilità e velocità, che non deve mai mancare per mantenersi sulle piattaforme. Questo perché il level design è stato davvero ottimamente realizzato, e alcuni livelli vi lasceranno davvero una splendida impressione, sia a livello visivo che a livello ludico.
Essendo un platform 3D, altro elemento di vitale importanza è certamente la gestione della telecamera. Questa è totalmente gestibile, e non presenta particolarissime difficoltà di utilizzo, se non per il fatto che alle volte tende ad essere un po’ troppo “lenta” nel seguire i nostri movimenti. Vi conviene perciò sperimentare e giocare un po’ con la sensibilità della stessa nelle impostazioni.
Arriviamo dunque ad un altro punto rilevante per il nostro giudizio di Glyph, ossia il comparto tecnico. Partiamo da quello grafico, e inizialmente dobbiamo concentrarci sullo stile grafico della produzione. Glyph presenta uno stile estremamente colorato, quasi zen, che aiuta moltissimo la resa del level desgin che vi abbiamo citato prima. Il livello di dettaglio è complessivamente molto buono, e anche la prestazione del gioco è piuttosto solida: non abbiamo notato problemi di frame rate o di caricamento delle texture ad esempio. Forse qualche appunto si può fare sui caricamenti iniziali quando si avvia il gioco, ma considerata la potenza di Switch possiamo annoverare la cosa tra i discorsi puramente soggettivi. Altro punto di forza è certamente il comparto audio, che è composto in misura preponderante da una ricca colonna sonora, che deve essere ascoltata. Il ritmo impresso dalla musica alle azioni di gioco è davvero ottimo, e questa vi resta nelle orecchie, segno che il lavoro fatto in questo senso ha pagato.
In conclusione
Glyph rappresenta davvero un’ottima prova da parte dei ragazzi di Bolverk Games, e lo si può considerare senza la minima ombra di dubbio come un ottimo platform 3D, un genere di giochi molto popolare ma di cui non si vedono esempi in maniera piuttosto costante. Sicuramente la scelta di uscire anche su Nintendo Switch, che è la patria di questo tipo di produzioni, può essere un’ottima vetrina per un titolo che comunque merita davvero quanto meno un’occhiata, anche alla luce di un prezzo super-concorrenziale di 19.99€. Sicuramente è un gioco che possiamo considerare adatto a tutte le età, che può essere perfetto sia per una sessione plug-and-play, ma che comunque non perde troppo il suo appeal se si vogliono fare delle sessioni di gioco più lunghe.
Sicuramente interessante il fatto che comunque il gioco provi anche ad aggiungere un po’ di varietà con i livelli di diverse tipologie, anche se, come detto, la scelta ha pagato solo in parte, dato che i livelli time trial non hanno lo stesso “mordente” e carattere dei livelli esplorativi, che infatti costituiscono il vero core del titolo.
Glyph è disponibile su PC e Nintendo Switch.