Era il 2017 quando un piccolo gruppo di persone chiamato Team Cherry, grazie ad un crowdfunding di 56 000 dollari, pubblicava su Steam la versione 1.0 di Hollow Knight. Si tratta di un metroidvania dalle tinte oscure dove i personaggi sono rappresentati da “insetti”. Già su PC il titolo riscosse un enorme successo e, grazie anche ai numerosi aggiornamenti e DLC gratuiti, divenne un piccolo capolavoro per gli amanti del genere. Successivamente il gioco è stato convertito per MacOS e Linux, ed infine è approdato prima su Nintendo Switch e poi su Xbox One e PlayStation 4. Ed è proprio questa versione, chiamata Voidheart Edition, che analizzeremo. Seguiteci in questa recensione.
Così piccoli ma così potenti
Hollow Knight presenta una trama inizialmente incomprensibile. Ed in realtà nemmeno alla fine vi sarà tutto chiaro. Team Cherry si è ispirato alla narrazione presente in Dark Souls, ovvero dove sono ambientazione e personaggi a spiegarti chi sei, cosa fai e perché lo fai e non cutscene o scene scriptate. In questo modo gli sviluppatori hanno realizzato degli ambienti vivi, dove ogni fondale (si tratta infatti di un metroidvania in 2D come Castlevania: Symphony of the Night), se ben interpretato, può spiegare degli avvenimenti passati. Per questo anche noi lasceremo a voi utenti la curiosità di scoprire un filo narrativo che c’è, seppur in maniera sottile. Dovrete parlare con ogni NPC, se li troverete, ed ascoltare per bene cosa avranno da dire. Niente sarà dato per scontato o comunicato in modo semplice, dovrete capire voi le varie connessioni.
Parlando in generale, comunque, i giocatori impersonificheranno un guerriero che, per qualche ragione, è attirato a Nidosacro, un Regno ormai in rovina. Qui riuscirà a capire la sua vera natura ed il suo scopo in questo mondo, o almeno è quello che spera. In tutto ciò però l’universo creato dagli sviluppatori gira intorno agli insetti. Si passa da coleotteri, api, formiche (ovviamente antropomorfizzati) ad animali quasi “alieni”. Dopotutto, Nidosacro è la città degli Dei, quindi se non sono qui le risposte, non ci possono essere da nessun’altra parte.
Il metroidvania per eccellenza
Il gameplay di Hollow Knight è quanto di più perfetto, per ciò che deve essere e rappresentare il gioco, che Team Cherry potesse creare. Senza mezzi termini si tratta del metroidvania migliore di questo millennio, da lasciare fuori Symphony of the Night ma includendo capolavori come Ori and the Blind Forest o i due Guacamelee!. Ogni zona presenta numerosi segreti e per quasi tutti dovrete possedere una, o più, delle abilità da ottenere. Dal doppio salto, alla possibilità di aggrapparsi alle pareti, passando per un dash ed un volo orizzontale per superare i baratri o le acque acide. Acque che, con uno specifico oggetto, potranno essere attraversate a nuoto per scoprire ulteriori segreti o, addirittura, nuove aree. Insomma l’esplorazione è il punto focale dell’esperienza ed è stata studiata in maniera perfetta. Con la Voidheart Edition (contenente tutte le espansioni) la percentuale di completamento massima si ferma a 112%, di conseguenza cose da fare ce ne sono eccome.
Anche i combattimenti sono importantissimi nell’economia di Hollow Knight e non sono stati di certo trascurati dagli sviluppatori. Inizialmente il vostro “cavaliere insetto” sarà provvisto di un Aculeo ormai vecchio e crepato, ma con i giusti materiali, un po’ di Geo (la valuta del gioco) e l’NPC adatto, anche un’arma ormai da buttare può diventare leggendaria. Questa sarà l’unica arma del gioco, ma non l’unico modo per ferire i vostri avversari. Grazie alla vostra forza ed abilità sarete in grado di controllare le Anime acquisite colpendo i nemici, sia per curarvi ma anche per utilizzare vari incantesimi. Si parte da una specie di “sfera d’energia” per finire con l’invocare degli spettri. Ma lasciamo a voi il piacere di scoprire il resto delle abilità e delle “magie”. Il gameplay, comunque, si basa sulla raccolta dei Geo, sul ritrovamento delle skills e sulla sconfitta di determinati nemici per arrivare infine al boss finale. Il tutto impreziosito da un’altra meccanica ripresa dai Souls, ovvero la perdita della valuta in caso di morte. In luoghi specifici sono presenti delle Panchine su cui riposare per salvare i progressi e recuperare le energie e da cui dovrete ripartire se doveste soccombere agli attacchi avversari.
Infine parliamo degli Amuleti, una sorta di Perk scambiabili solo mentre state riposando su una Panchina, utili per ogni situazione. Uno fungerà da icona del vostro personaggio sulla mappa, in modo da capire la vostra posizione precisa (soprattutto all’inizio quando non conoscerete la mappa a memoria), per passare poi alle funzioni più disparate. Aumentare la portata dei vostri fendenti o la loro velocità, acquisire più Geo alla morte dei nemici e moltissimo altro. Ce n’è per tutti i gusti e per ogni evenienza, quindi non abbiate paura di cambiare per provare nuovi set-up.
Piccoli quadri in movimento
Dal punto di vista grafico Hollow Knight può essere bellissimo come orrendo. A chi piacciono le ambientazioni oscure e in sfacelo amerà Nidosacro alla follia mentre, al contrario, chi le disprezza non sopporterà le scelte stilistiche presenti nel titolo. Una cosa però è certa: Team Cherry ha creato, per ogni area, un dipinto in movimento. Si passa dal Giardino della Regina, agli acquedotti della città, per arrivare poi alla Capitale e all’interno di un alveare. In ogni situazione i fondali sono splendidamente realizzati, i nemici presenti sono in linea con l’ambientazione ed i segreti potrebbero farvi scoprire delle curiosità interessantissime. Le animazioni, sia del protagonista che degli avversari, sono realizzate in modo certosino, così come i boss. Alcuni terrificanti, altri quasi teneri, ma ognuno di loro comunque vi farà capire qualcosa di se stesso, analizzandone semplicemente gli attacchi. Peccato che per raggiungere il 112% bisogna essere o delle macchine o persone con molta pazienza e altrettanto tempo libero. Il completamento massimo è infatti difficilissimo da raggiungere e quasi snervante. In realtà togliete pure quel “quasi”: è snervante.
Nulla da dire invece dal punto di vista del sonoro e delle musiche. Ogni composizione è perfetta per ogni momento e non potrebbe essercene un’altra migliore per rappresentarlo. Considerando anche la natura non procedurale del titolo, il team ha potuto realizzare una colonna sonora fuori dall’ordinario. Anche la traduzione in italiano dei sottotitoli è più che buona. Per concludere, la durata della Voidheart Edition si attesta sulle 25/30 ore per completare la trama, che potrebbero raddoppiare o più per ottenere la percentuale massima di completamento. Dipenderà anche dalla vostra bravura.
In conclusione Hollow Knight è un gioco che ognuno di voi dovrebbe provare almeno una volta, anche i non appassionati del genere. Un altro titolo così vicino alla perfezione, soprattutto indie, non uscirà a breve e sarebbe quindi meglio approfittare di questo. Considerando poi anche il rapporto qualità-prezzo, Hollow Knight non può non essere installato sulla vostra console o PC. Peccato solo per un livello di sfida, per coloro che volessero completarlo al 112%, fuori dal normale. Ma solo le ambientazioni, il gameplay ed il comparto sonoro valgono l’aquisto. Se poi anche il resto è sublime (compreso il costo), non saprei proprio cos’altro potrebbe fare un titolo indie per essere considerato un capolavoro alla pari, se non superiore, a molti tripla A.