Dopo aver di nuovo recitato nel ruolo di protagonista in quel film chiamato “Dice Awards 2018”, Legend of Zelda si conferma un mondo che non ci pensa due volte a far riparlare immediatamente di sè. Infatti una recentissima intervista il produttore di Breath of the Wild, Eiji Aonuma, non si è messo problemi a parlare addirittura di ciò che il team ha in cantiere per il prossimo titolo della storica e pluriacclamata saga videoludica. Ecco un piccolo riassunto di cosa ha dichiarato:
“Sapete, non posso e non voglio parlare di cosa gli altri produttori hanno in cantiere o potranno progettare per i prossimi titoli. Posso invece parlare di cosa ho in mente di fare io, e vi garantisco che specialmente riguardo la saga di Zelda, la mia priorità assoluta è quella di mantenere l’incredibile e sconfinata libertà che il titolo offre, in modo che tutti riescano ad apprezzarla appieno come è già successo con Breath of the Wild, ma ancor più intensamente. Il feedback enormemente positivo ci rivela che quella libertà, quell’assenza di vincoli, è tutto, ed è una caratteristica che dobbiamo mantenere nei futuri titoli di Zelda. Ho aperto gli occhi su quanto questo lato sia essenziale.”
Sicuramente molti di voi staranno tirando un sospiro di sollievo, in quanto come già sottolineato da Aonuma, sappiamo bene che ciò che è stato più apprezzato in Breath of the Wild è stato proprio il senso di avventura sconfinato. Ma le dichiarazioni non si fermano qui:
“Un’altra cosa che vogliamo mantenere è il sistema lineare ed intuitivo di analisi verso gli ostacoli e le sfide che il giocatore dovrà affrontare. Vogliamo essere sicuri che gli utenti identifichino senza metodi cervellotici le varie challenge offerte dal gioco, e sappiano quando saranno in grado di superarle.”
Da questo possiamo capire che il prossimo Zelda sarà molto simile a Breath of the Wild sotto più aspetti: sicuramente ci sarà una grande mappa con tanti ambienti differenziati, probabilmente in maniera ancora più varia e curata. Inoltre l’accenno sulla linearità degli obiettivi lascia immaginare che il sistema dei Sacrari sia piaciuto, quindi non sarebbe una sorpresa trovare un contenuto simile anche nel prossimo titolo. Tanti piccoli obiettivi isolati sparsi per il globo, ben caratterizzati e differenziati, non nuociono mai in un titolo simile. Insomma, in linea generale non c’è da sorprendersi di ciò, basta guardare ad altri successi come Skyrim o il più recente esempio di Monster Hunter World: squadra che vince, non si cambia. Solo che qua, più che la squadra è il sistema a non cambiare. Il format di Zelda è frutto di decenni di evoluzione ed ha raggiunto un livello quasi impeccabile nella realizzazione, sfornando concept sempre più in grado di eclissare la concorrenza, e questo ci porta ad un risultato: fiducia.
Anche perchè, a proposito di fiducia, l’intervista di Aonuma si è conclusa con la conferma che il nuovo Zelda è in sviluppo già da un po’ di tempo. Quindi non disperate, il prossimo Zelda potrebbe essere meno lontano di quanto si supponesse. Incrociamo le dita.