Il mondo della MotoGP ha sicuramente vissuto la fine di un’era, quella di Valentino Rossi, nella passata Stagione. In MotoGP 22, nuovo capitolo della serie su licenza targata MileStone, questo cambiamento che sicuramente andrà a sconvolgere gli equilibri è stato assolutamente rappresentato in una nuova formula di gameplay, che ha reso molto diverso la guidabilità delle moto, ma anche e soprattutto sotto il profilo dei contenuti.
Abbiamo passato svariate ore in compagnia di MotoGP 22, provandolo nella sua versione Xbox Series S, e siamo dunque pronti a darvi le nostre impressioni sul nuovo capitolo della serie della software house italiana!
Gas a martello…
Come detto, MotoGP 22 viene ad apportare enormi cambiamenti per quanto riguarda il gameplay. Questi emergono praticamente sin dal primissimo istante in cui si avvia il gioco. Sono un fan piuttosto sfegatato della serie, e sono ormai diversi anni che gioco i capitoli della serie, ma vi posso garantire che svolgere il tutorial si rende fondamentale nell’edizione di quest’anno, per avere subito la prova provata di quanto il gameplay sia diverso rispetto a prima. Uno degli elementi che si nota immediatamente è la scarsa agilità delle moto, cosa che rende molto più scorbutico e complesso impostare le curve. Questa sensazione viene smorzata se si va a lavorare sugli assetti, ma comunque resta sempre, in tutte le categorie presenti (Moto 3, Moto 2 e MotoGP). Non appena si capisce come impostare le curve, la seconda cosa che si deve immediatamente imparare a gestire è indubbiamente la frenata: disattivando tutti gli aiuti, diventa di vitale importanza capire perfettamente i punti di staccata, e soprattutto, cosa ancor più importante, capire come staccare perfettamente, usando solo il freno davanti, oppure ricorrendo anche ai freni posteriori. Come saprete infatti in MotoGP ci sono i freni disgiunti: con la pressione del tasto del freno userete solo quello anteriore, ma se volete fare una staccata più poderosa, dovrete ricorrere alla pressione di un altro tasto per utilizzare anche il freno posteriore. Capire quando tirare la “staccatona”, oppure anticipare la curva per avere una migliore trazione, può fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta. Il sistema di guida ne risulta quindi molto più complesso da gestire, aggiungendo quindi un livello di sfida che sicuramente farà la gioia degli esperti, ma che potrebbe un pochino venire a mettere in difficoltà coloro che si approcciano per la prima volta alla produzione.
Per quanto riguarda le modalità, senza dubbio la modalità principale del gioco resta la Carriera, che ci permetterà di creare il nostro pilota e potremo scalare le vette delle diverse categorie. Anche in questa stagione sarà possibile creare anche la propria scuderia, che potremo dunque andare a personalizzare e portare al successo. Ovviamente presenti anche le modalità più classiche della serie, come il multigiocatore, ma anche le sfide a tempo e le gare singole. La vera novità sotto questo profilo è indubbiamente la presenza di una modalità Scenario, chiamata “NINE Season 2009“. In questa modalità praticamente si andrà a ripercorrere, per mezzo di alcuni scenari, quanto accaduto nella Stagione 2009 della MotoGP, che vide una corsa alla vittoria del campionato tra tre piloti, ossia Casey Stoner, Jorge Lorenzo e il già citato Valentino Rossi, che, come saprete certamente se siete fan del motomondiale, alla fine vinse il campionato, conquistando il suo ultimo titolo iridato. La modalità si svolge nell’arco dell’intera stagione, e per ogni gara ci saranno tre scenari, dove dovrete portare avanti degli obiettivi specifici per poter progredire. Portando a casa questi obiettivi inoltre sbloccherete diverse skin e diverse moto storiche, che potrete quindi usare nelle altre modalità. Una introduzione comunque molto interessante, che si allinea perfettamente con una delle nuove tendenze che stanno interessando il mondo dei titoli sportivi, ossia l’introduzione di modalità “Storia” guidata dalla narrazione.
Arriviamo però a quelli che possiamo considerare i punti deboli di MotoGP 22: parliamo dell’IA ma soprattutto del comparto tecnico. Per quanto concerne l’IA, nonostante la presenza dell’IA neurale A.N.N.A., mostra ancora il fianco a qualche piccola imperfezione nelle scelte che i nostri avversari guidati dal PC vanno a compiere in pista. Questo si rende estremamente evidente nei livelli più bassi di difficoltà, dove i piloti hanno ancora quel fastidioso schema di pensiero che in pratica tende a non considerare la nostra presenza, e quindi spesso e volentieri i nostri avversari vi “entreranno a cannone”, facendovi cadere. Nei livelli di difficoltà più elevati l’IA invece riesce ad essere più attenta, e troverà il modo di mettervi pressione in una maniera molto più logica e corretta.
Arriviamo dunque a quello che mi ha personalmente lasciato più perplesso: il comparto tecnico. Sotto il profilo della qualità grafica, dopo aver mostrato un qualcosa di pazzesco la passata edizione, con un gameplay estremamente fluido e dettagliato, MotoGP 22 rappresenta un enorme passo indietro per la serie. Sicuramente ha influito nella nostra valutazione il fatto che abbiamo giocato al titolo nella sua versione Xbox Series S, ma in questa il gioco mostra il fianco ad enormi problemi di stabilità, con un frame rate che risulta essere estremamente ballerino. Questo lo si nota nello specifico nelle gare notturne, dove intere sezioni presentano vistosissimi scatti, cali di frame, e qualche sporadico blocco. Un vero peccato, se si pensa a quello che si era visto nelle versioni next-gen dello scorso anno.
In conclusione
MotoGP 22 è un titolo che possiamo considerare senza dubbio a metà tra una grande evoluzione e un passo indietro. Sicuramente va ad innovare in maniera estremamente importante la formula del gameplay, che diventa molto più tosto e complesso da giocare, rendendo così davvero sfidante e appagante riuscire a tenere la moto in pista, impostando le curve nella maniera corretta. La presenza della nuova modalità risulta essere una ventata di aria fresca, e per come MileStone ha impostato il tutto non posso far altro che essere soddisfatto della scelta fatta.
Dall’altra parte però restano ancora tanti elementi da limare e migliorare, nonostante comunque i tanti sforzi che la software house milanese ha compiuto in questo senso. Il gioco resta comunque molto valido, soprattutto per chi è sempre un fan vero della serie, ma questi cambiamenti sicuramente metteranno in difficoltà chi è un neofita completo. Ma proprio per questo, per chi non ha mai giocato ad un MotoGP, può essere motivo valido per provarlo.
MotoGP 22 è disponibile su PC, PS4, Xbox One, Nintendo Switch, PS5 e Xbox Series X | S.