Non possiamo assolutamente nasconderci dietro ad un dito: Palworld è senza la minima ombra di dubbio il gioco del momento. La produzione di Pocket Pair sta facendo veramente il bello e il cattivo tempo: in una settimana ha raccolto più di 10 milioni di download, gli utenti sono totalmente impazziti, e ovviamente ha aizzato la discussione per i tanti elementi di derivazione da altri titoli, primo su tutti ovviamente Pokémon.
La notizia è di queste ore, ma sembrerebbe che Nintendo e The Pokémon Company abbiano deciso di “indagare” sul discorso dei diritti di copyright: molti Pal sembrano estremamente ispirati ai Pokémon, e in un comunicato stampa la Grande N ha dichiarato di essere al lavoro per scoprire se si tratta di plagio oppure no.
Ma quali sono le vere radici del successo di Palworld? Quali sono gli elementi che hanno portato un titolo che sicuramente ha tante idee originali ma anche tanti elementi presi da altri giochi ad avere questo successo così enorme pur trattandosi di un gioco ancora in Accesso Anticipato? Ma soprattutto: questo successo sarà effimero e si spegnerà rapidamente oppure il titolo riuscirà a rimanere sulla cresta dell’onda per tanto tempo? In questo articolo voglio cercare di dire la mia, approfondendo queste domande e questi temi.
Un successo inaspettato e che apre a tante riflessioni
Ormai quotidianamente ci ritroviamo ad aggiornare i dati di vendita di Palworld, che nel giro di una settimana ha raggiunto numeri che alcuni dei titoli più amati di sempre hanno generato nel corso di anni sul mercato. A mio modo di vedere, i ragazzi di Pocket Pair hanno avuto sin da subito una geniale intuizione: attaccarsi al treno di Pokémon. Fino a qualche giorno fa il survival era infatti conosciuto come “Pokémon ma con le pistole“, per questo suo taglio sicuramente più “adulto” rispetto al titolo Nintendo. E questa idea è stata brillantemente e neanche troppo furbescamente cavalcata dal marketing relativo a Palworld, che ha quindi così saputo generare un enorme hype nell’utenza.
Rapprsentare un’alternativa con elementi e idee diverse, portando il tutto in un mondo aperto e con evidenti componenti survival, ad un brand che attualmente soffre di una difficoltà oggettiva a livello di idee e di narrazione, ha acceso gli animi degli utenti, che sono anni che chiedono una nuova esperienza alla serie Pokèmon. Questo però ha anche aperto uno spunto di riflessione molto interessante: ma veramente basta così poco, ossia dare una somiglianza del proprio gioco ad un brand, per scatenare così tanto il pubblico? Io personalmente ritengo che la definizione affibiata sia volutamente semplicistica da parte dello studio (scelta fatta volontariamente sia chiaro), ma che il pubblico ci sia cascato con tutte le scarpe. Palworld non è solo un “Pokémon con le pistole”, ma è molto di più.
Solo che quel “molto di più” è preso anch’esso da tanti altri giochi mischiati insieme, e quindi magari prendere a riferimento qualche altro gioco non avrebbe sortito gli stessi effetti. Attenzione, con questo non si vuole sminuire il gioco nel suo gameplay, ma sta di fatto che si vede come sia un “more of the same” in tanti aspetti.
Questo ci apre ad un altro spunto di riflessione che va secondo me considerato: la potenza del marketing. Il fatto che Nintendo si sia mossa solo ora nell’andare a scovare eventuali “scopiazzature” certifica solo una cosa: che Palworld ha fatto centro. E secondo me questo passaggio darà ancora più forza a tutta l’operazione di marketing imbastita, perché il piccolo studio ha colpito nel vivo una major, andando a toccare un nervo scoperto di un brand in crisi a livello di idee ma che a livello di guadagni è ancora molto forte sul mercato. E se riusciranno a dimostrare che di scopiazzature ce ne sono state poche o quasi, allora potremo essere davanti anche ad un evento storico sullo stile Nintendo vs. Universal per l’infrazione al copyright di King Kong con Donkey Kong.
Rimanere sulla cresta dell’onda
Questo successo immediato per Palworld ci porta anche ad affrontare la questione relativa al fatto di come Pocket Pair è intenzionata a rimanere così al centro dell’attenzione nei prossimi mesi. Non si tratterebbe certo del primo caso della storia videoludica di avere un gioco in Accesso Anticipato che trova un rapido successo all’inizio, ma poi nel giro di pochi mesi finisce nel dimenticatoio. Il gioco, alla fase attuale, è sicuramente pieno zeppo di cose da fare, ma risulta chiaro ed evidente che molte altre cose dovranno essere implementate prima di poter parlare di un titolo fatto e finito.
Al momento Pocket Pair ha rivelato una roadmap di contenuti, e non ha ancora chiarito in quale direzione verrà spinto lo sviluppo, se ci sarà ad esempio una maggior attenzione alla quality of life del titolo piuttosto che ad implementare nuove modalità. Le possibilità sono infinite, però sicuramente i prossimi passaggi saranno fondamentali per i nostri Pal. La speranza è che Palworld non faccia la fine di Icaro, che a volare troppo vicino al Sole fece bruciare le sue ali di cera. Di sicuro molto dell’interesse attorno al gioco sarà sempre relativo a quella che diventerà la questione legata al discorso che abbiamo fatto finora: qualora Nintendo decidesse di portare in tribunale per plagio Pocket Pair, la causa che ne scaturirà sarà decisiva per le sorti dei nostri Pal.
E voi cosa ne pensate di Palworld? Lo state giocando? Diteci la vostra nei commenti!