Dopo l’esordio su PC e in Game Preview su Xbox Series X ed S, al lancio delle console, l’intrigante Enlisted è sbarcato in questi giorni con la Closed Beta anche su PlayStation 5. La formula è simile, poiché per poter giocare è necessario l’acquisto di un “founder pack”: potrete scegliere tra il pacchetto base a 29,99 € (“Battle of Moscow” o “Invasion of Normandy”, entrambe proposte con la scelta tra due battaglioni da sbloccare) oppure il pack “Armed to the Teeth” che include tutti gli extra, a 89,99 €.
Già questa modalità di accesso “a pagamento” ci ha fatto un pochino storcere il naso, trattandosi in sostanza più di una formula di Accesso Anticipato che di Closed Beta. Aggiungendo all’equazione il fatto che il gioco sarà in futuro free to play, la questione diventa ancora più delicata. In ogni caso, i contenuti al momento comprendono due scenari di Campagna differenti, Battle of Moscow e Invasion of Normandy. Per entrambe si potrà scegliere quale fazione impersonare (ovviamente se sbloccate tramite l’acquisto dei pacchetti) per poi lanciarsi in battaglie su vasta scala. Si tratta in sostanza di scontri a punteggio, in cui si potrà ottenere la vittoria in base agli obiettivi conquistati, facendo avanzare il proprio battaglione.
La peculiarità però di Enlisted è che ci mette non nei panni di un soldato singolo, ma di una squadra in cui controlleremo uno dei membri e potremo dare ordini agli altri (fino a 10). Di ogni soldato potremo decidere armi ed equipaggiamento, elementi che però dovranno essere sbloccati accumulando esperienza. Esistono unità dedicate al combattimento a breve e a lunga distanza e anche veicoli di terra e di aria. Le mappe sono molto ampie e ricche di coperture, edifici e punti strategici, oltre che trincee e armamentari vari da poter utilizzare. È comunque evidente che il gioco si trova ancora in pieno sviluppo, poiché sono presenti diverse rigidità di movimento e in generale a livello tecnico c’è parecchio da sistemare, per non parlare dell’Intelligenza Artificiale degli alleati. Si percepisce comunque l’idea interessante di rendere le azioni di gioco di squadra e di comunicazione molto importanti, anzi fondamentali per ottenere la vittoria.
Al di là poi delle “attività sul campo”, Enlisted comprende tutta una serie di elementi complessi e importanti da gestire in preparazione della battaglia: quindi equipaggiamento, reclutamento di nuove unità, gestione delle armi e sblocco di perk utili a migliorare le abilità delle proprie unità, in una vera e propria progressione tramite l’esperienza ottenuta in combattimento. Tramite questa inoltre, si potrà “avanzare di livello” nella Campagna, sbloccando utili equipaggiamenti e novità. Esiste anche una voce nel menù, Academy, che risulta ancora non disponibile e che probabilmente sarà sbloccata più avanti nel corso dello sviluppo.
Come già sottolineato nell‘anteprima della versione Xbox, ci troviamo davanti ad un gameplay dal concept decisamente più tattico degli FPS più diffusi, e la morte può dipendere anche da un singolo colpo avversario. Bisogna quindi prestare molta attenzione a come ci si muove e alla posizione del nemico, oltre che cercare di restare vicino al proprio battaglione: le azioni solitarie, in Enlisted, non sono consigliate. Per quanto riguarda il panorama di armi disponibili, sono tutte realizzate con un buon dettaglio e il feeling è reso più che discretamente, dalle mitragliette, alle mitragliatrici pesanti, fino ai fucili a lunga distanza (tutti ovviamente in linea con l’ambientazione della Seconda Guerra Mondiale).
Come già detto, a livello tecnico siamo davanti ad un prodotto estremamente grezzo, ancora in pieno sviluppo. Se per quanto riguarda il concept Enlisted mi ha estremamente intrigato, ancora molto resta da fare per renderlo un prodotto davvero interessante: l’Intelligenza Artificiale degli alleati deve essere limata per bene, per arrivare a riuscire a dare l’idea che davvero il proprio gruppo di soldati possa fare la differenza. Il consiglio dunque, soprattutto se siete appassionati di queste ambientazioni e degli shooter tattici su vasta scala, è quello di tenere d’occhio da vicino il progetto, ma di valutare attentamente se desiderate davvero spendere soldi per un prodotto ancora grezzo e assolutamente lontano dall’espressione al massimo delle sue potenzialità.