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Sniper Ghost Warrior Contracts 2 – Recensione PS5

a cura di Giuseppe Nebbiai 8 Settembre 2021
a cura di Giuseppe Nebbiai 8 Settembre 2021
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1,6K

Dopo alcuni mesi dalla sua uscita, è finalmente arrivata anche la versione PS5 di Sniper Ghost Warrior Contracts 2, secondo capitolo della serie sniper-FPS targata CI Games. Il titolo era stato infatti pubblicato su tutte le piattaforme, ma la versione next-gen per la nuova console di Sony ha visto un periodo di lavoro extra per essere rifinita e migliorata (con anche qualche polemica da parte dello studio stesso, che si è lamentato delle difficoltà di programmazione su PS5).

Abbiamo avuto modo di mettere mano proprio a questa versione, che quindi vede il 4K nativo, ma anche il supporto al ray-tracing e alcune delle novità della nuova generazione di console. Perciò, pronti al fuoco, ecco la nostra recensione di Sniper Ghost Warrior Contracts 2!

Sniper Ghost Warrior Contracts 2 - Launch Trailer | PS4

Sabbia, sangue e piombo

Il primo capitolo della serie Sniper Ghost Warrior Contracts ci aveva portato nelle lande gelide della Russia, ma con questo secondo capitolo l’azione si sposta invece nel deserto, per la precisione in Medio Oriente. Qui gli sviluppatori hanno creato uno Stato immaginario, il Kuamar, dove si sta instaurando una dittatura capeggiata da Bibi Rashida, che quindi diventerà il nostro obiettivo primario. La donna però non è sola, in quanto per arrivare al potere si è servita di diversi colonnelli dell’esercito, ma anche di hacker e altri mezzi. Tutti questi diventeranno per noi bersagli sensibili, da eliminare in modo tale da ridurre il potere della Rashida, prima di puntare alla sua uccisione.

La struttura di gioco è praticamente rimasta identica rispetto al primo capitolo, stante questo cambio di ambientazione, che risulta però riuscito solo in parte: la varietà degli scenari è davvero scarna. Se è pur vero che si tratta di uno Stato in mezzo al deserto, un po’ di varietà sarebbe stata gradita. Le varie missioni si dislocano in diversi gruppi, all’interno di macro-aree da esplorare. Una volta eliminato un bersaglio, si può tornare a dei checkpoints, che ci saranno utili per migliorare o modificare come si vuole il nostro equipaggiamento. Le missioni alla fine anch’esse non sono particolarmente varie, in quanto si tratta “semplicemente” di farsi strada fino all’obiettivo, e la ripetizione di questo concetto fino alla fine del gioco.

La cosa sicuramente rilevante è però il fatto che, nonostante si tratti di uno “sniper-FPS“, il gioco va a lasciare piena libertà di approccio. Possiamo infatti decidere di metterci a cecchinare, quindi appostarci su una zona rialzata, e sfruttare dunque i nostri gadget da ricognizione, tipo binocoli e droni, che sono fondamentali per marcare i nemici, oppure possiamo lanciarci a testa bassa nella mischia, sfruttando le diverse armi a corto/medio raggio, e fare strage dei nostri rivali. Sniper Ghost Warrior Contracts 2 incarna perfettamente il concetto: sei uno contro molti, ma hai tutti i mezzi per portare a casa la vittoria. 

Come detto, questo secondo capitolo della serie vede un cambiamento solo e soltanto nell’ambientazione in maniera netta, perché il resto è rimasto praticamente inalterato. Questo, per fortuna, vale anche per quanto riguarda il sistema di mira, chiamato Dynamic Reticle System, che è stato uno degli elementi più apprezzati dello scorso titolo. Il gioco infatti prevede un sistema di mira che, con pochi e semplici tocchi, vi permette di poter sparare colpi anche a più di mille metri di distanza. Il sistema infatti prevede uno zoom molto ampio, ed è possibile regolare la distanza del tiro. Sui nostri colpi però andrà ad incidere il vento, e come questo andrà a far “cadere” i nostri tiri ci viene indicato da un sistema che troviamo all’interno del mirino. Il titolo presenta diversi livelli di difficoltà, e ad ogni livello potremo togliere diversi aiuti, per rendere il nostro shooting molto più difficile: per i meno esperti è ottimo, per familiarizzare con il sistema, la presenza di un indicatore a punto rosso/giallo, che aiuta a capire dove dobbiamo mirare per andare a segno. Nei livelli più alti, questo e altri aiuti non sono presenti, lasciandoci dunque piena libertà di controllo.

Altri sono gli elementi che sono rimasti dal primo capitolo, alcuni molto belli e altri decisamente brutti. Tra le cose belle annoveriamo certamente la presenza della killcam, che andrà ad esaltare i nostri tiri più spettacolari. Questa è indubbiamente un ottimo modo per far salire il livello del “fomento” quando si riesce a mandare a segno un colpo da lunghissima distanza, e magari si riesce a fare un headshot. In un paio di missioni mi è infatti capitato di riuscire ad eliminare un bersaglio usando un colpo solo, con un headshot, a più di 1500 metri di distanza. Il tutto è stato esaltato dalla killcam. Capite da voi che la spettacolarità della cosa. 

Passiamo però alle cose brutte che sono state riprese dal vecchio capitolo, prima su tutte l’IA di gioco. Questa risulta davvero troppo squilibrata: alterna infatti momenti di estrema lucidità a momenti di puro delirio. Nel ripulire un’area mi è capitato di eliminare un nemico posto su un’altura, i suoi compari si sono precipitati sul posto, ma lo hanno fatto arrivando tutti insieme da un unico punto. Mi è bastata una granata tirata nel mucchio a spazzare via più di 10 nemici con un colpo solo. Questo è l’esempio perfetto per spiegare lo squilibrio dell’IA, assieme al fatto che, alcune volte, vi capiterà di essere colpiti da lunghissima distanza anche da nemici che possiedono banalmente delle pistole, una roba che non ha senso. Qualche cosa da rivedere c’è sicuramente anche per quanto riguarda i bug che affliggono il titolo, cose come cadaveri che spariscono o che non rilasciano loot quando questo viene indicato come presente, esplosivi fluttuanti e altri piccoli elementi che sicuramente vanno a minare l’esperienza di gioco complessiva.

Anche le diverse sezioni di arrampicata certamente non spiccano per brillantezza, ma anzi vengono spesso a risultare come un qualcosa di raffazzonato e che sembra essere stato inserito in ultima battuta poco prima del rilascio del gioco. Saranno più le volte che Raven andrà ad incastrarsi o non andrà a trovare un appiglio che in realtà è davanti a lui, o comunque alla sua portata, delle volte in cui tutto fila liscio, e a nulla serve la “Detective Mode“, una sorta di visione speciale che permette di vedere dove Raven può arrampicarsi, facendo risultare il tutto innaturale e davvero legnoso.

Per quanto riguarda il comparto grafico, abbiamo già avuto modo di dire che le ambientazioni risultano poco varie, ma non possiamo di certo dire che non risultino comunque, nella loro ripetitività, ben fatte. Diciamo però che sicuramente anche qui è forte il riciclo degli asset: basti pensare al fatto che tutti i cadaveri di nemici colpiti alla testa sono praticamente uguali, ma anche i modelli dei soldati, dopo qualche missione, vengono a risultare tutti praticamente uguali. Molto bene sicuramente l’illuminazione, che era già buona anche nelle versioni old gen, e ha sicuramente giovato del trattamento next-gen. Non siamo davanti ad un capolavoro della tecnica indubbiamente, sia per il comparto grafico che per l’audio, che è nel complesso buono ma di certo non resterà nelle orecchie dei giocatori.

In conclusione

Pur con più di qualche difetto, Sniper Ghost Warrior Contracts 2 resta sicuramente un valido FPS per chi è amante dello sniping nel mondo videoludico, e per chi non va a guardare troppo alla forma, ma si concentra solo ed esclusivamente sul gameplay. Questo è sicuramente il target di giocatore individuato da subito da CI Games, come si evince da una trama che sembra scritta dagli sceneggiatori de “Gli occhi del cuore” quando devono far esplodere la clinica di Villa Orchidea e tirano fuori il leader del Burmini a caso, ma anche da un comparto tecnico davvero nella media. Sicuramente il vero cuore delle 10 ore che il gioco richiede per essere completato è lo sniping, ossia il cercare di trovare l’angolo e le impostazioni giuste per riuscire a portare a segno un colpo da una distanza incredibile, oppure nel semplice e mai banale intrattenimento da “spara e non pensare“.

Sniper Ghost Warrior Contracts 2 è disponibile su PC, PS4, Xbox One, Nintendo Switch, PS5 e Xbox Series X | S al prezzo, ottimo per chi vuole provarlo, di 39,99€, che riteniamo essere un prezzo giusto per l’esperienza offerta.

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  • Voto finale
    6.8
Pro
  • - Il sistema di shooting è davvero tanta roba;
  • - La presenza della killcam rende tutto ancora più spettacolare.
Contro
  • - IA davvero rivedibile;
  • - Qualche bug di troppo.
6.8
ci gamesps5ps5 recensionerecensioneSniper Ghost Warrior Contracts 2
Giuseppe Nebbiai

Videogamer seriale, mi divido tra la passione per la tecnologia, lo sport, e la Storia. Sono un videogiocatore che gioca qualsiasi cosa gli passi tra le mani, la cui passione nasce ai tempi di PS1, ed è diventata sempre più un punto di riferimento nel corso degli ultimi anni.

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