Esattamente un anno fa parlavamo di Townsmen: A Kingdom Rebuilt, versione migliorata dell’omonimo Townsmen, gioco del 2016 di HandyGames. Ebbene, oggi torniamo a parlare del prodotto visto che, dopo essere sbarcato su Steam, arriva su PS4 e Xbox One. La versione, inclusa il 20 Febbraio nel PS Store, comprende anche il DLC The Seaside Empire, uscito su PC nella stessa data. Si tratta, a tutti gli effetti, di un gestionale che esporta, anche su console, un genere abbastanza apprezzato su PC. Di conseguenza, il giocatore dovrà cimentarsi in molti compiti, dalla creazione di edifici alla gestione dei lavoratori, per far fiorire un nuovo regno.
A piccoli passi
Si inizia dalle basi e da strutture semplici, legate a materie prime come legno o rocce, per poi arrivare, step dopo step, ad edifici più complessi, con cui produrre merci derivative come birra o lingotti di ferro. Insomma, una diversificazione che era lecito aspettarsi, dato che elementi simili sono classici per il genere e già presenti nella versione PC, di cui quella console è un classico porting. Perciò, non stupisce il ritorno delle sette sezioni che dividono in varie categorie gli edifici. Si parla di Infrastrutture, Estrazione delle risorse, Produzione del cibo, Processing, Desideri, Edifici speciali e Decorazioni. Ognuna accoglierà varie costruzioni in base ad uno specifico criterio: infatti, ad esempio, la prima si lega a molti degli edifici “iniziali” e basici. Tale suddivisione lascia anche intendere che bisognerà procedere in maniera non casuale nell’attività di costruzione, tenendo in conto anche le necessità dei cittadini.
Le analogie con la versione già recensita non si fermano, e Townsmen: A Kingdom Rebuilt porta su PS4 e Xbox One un tutorial, una modalità libera e scenari dalle missioni e requisiti specifichi. L’unica differenza riguardante le modalità delle versioni è data dalla presenza fin dal lancio del DLC, già citato. Ciò si traduce sia nell’aggiunta di nuove costruzioni che in quella di un’ulteriore “modalità”, omonima al contenuto aggiuntivo e simile a quella degli scenari. Quest’ultime condividono con il tutorial la modalità d’inizio, in cui il giocatore sarà messo davanti ad un villaggio pre-costruito, funzionale ai compiti da svolgere. Inoltre, nulla vieta al fruitore del gioco di salvare i progressi in una modalità e “staccare” da essa dedicandosi ad un’altra, come quella libera. All’interno di quest’ultima, il giocatore dovrà scegliere un’ambientazione e gettarsi a capofitto nella costruzione del suo regno, lasciando sfogare maggiormente il suo lato creativo.
Sulla strada per Townsmen…
Si conferma la presenza di imprevisti che possiedono un impatto differente sulla gestione degli edifici costruiti e forse vanificare i risultati ottenuti. In primis, si verrà facilmente infastiditi da banditi e, per difendersi, saranno necessarie costruzioni atte a tale scopo. Segue anche un interessante sistema di gioco legato alle stagioni, che nella loro alternanza comporteranno condizioni climatiche e\o influenze sulla produzione di risorse diverse. In effetti l’inverno, per citare gli effetti di una stagione, inabiliterà alcune produzioni e consumerà più velocemente gli edifici. Ad impreziosire la formula, abbiamo l’uso di una barra dell’esperienza e dei punti prestigio. Riguardo alla prima caratteristica, passare ad un livello successivo completando le varie missioni e costruzioni ci premierà con la possibilità in primis di sbloccare nuove ricerche dagli effetti più disparati. I punti prestigio, invece, possono essere sfruttati per costruire istantaneamente o livellare gli edifici, anche se non vengono condivisi tra le modalità.
Ovviamente, affianco a ciò che è stato già detto, è necessario aprire un discorso riguardante i controlli, dato che giochi di tale tipologia nascono su PC e sfruttano tutte le possibilità derivanti dal mouse. Ebbene, per far fronte a tale necessità, gli sviluppatori hanno scelto di mappare su diversi tasti le funzioni a cui si accedeva tramite mouse. Un esempio ne è il menu delle costruzioni, associato al tato triangolo; tirando le somme una soluzione intelligente, ma che purtroppo non può competere con la versatilità della controparte PC. Chiudono il cerchio il comparto sonoro e quello tecnico: le musiche, come già sottolineato, non risultano memorabili, sebbene accompagnino alcune situazioni, differenziandosi in base a quest’ultime. Nel comparto tecnico il titolo giova molto della semplicità che ha scelto come sua bandiera, presentando anche una grafica 2D colorata e con la sua personalità.
Il buco della ciambella non c’è…
Molti sostengono che la perfezione non sia di questo mondo e ciò dovrebbe valere anche per ciò che viene realizzato dall’uomo, e in effetti Townsmen: A Kingdom Rebuilt ne è dimostrazione. Un neo evidente del videogioco è il sistema di gestione delle risorse che risulta basico, visto che si ha un totale controllo sulla loro produzione, ma assai misero nel loro consumo. Infatti, i lavoratori preleveranno in maniera randomica una certa quantità delle risorse necessarie alla produzione di un bene o alla realizzazione delle strutture. L’unico modo per ottenere un maggiore controllo dei consumi è sospendere la costruzione o la produzione dell’edificio incriminato. Un’altra particolarità che potrebbe far storcere il naso è la realizzazione delle mappe, sebbene di dimensioni sufficienti all’obiettivo del gioco. Intendiamoci: non si tratta di una mancanza esorbitante, ma avrebbero giovato di una maggiore cura.
Conclusione finale
Townsmen – A Kingdom Rebuilt si rivela un degno gestionale. Il videogame, targato Handly Games e sotto l’etichetta di THQ Nordic, offre un’esperienza dalla longevità elevata e ben concepita. Insomma, un’esperienza che saprà intercettare i gusti di appassionati e novizi, arricchita anche dal pacchetto aggiuntivo, The Seaside Empire. Quest’ultimo non si limita alla gradevole aggiunta di nuovi scenari, ognuno giocabile con i propri obbiettivi e missioni, ma aumenta anche il numero di strutture costruibili e delle ricerche. In poche parole, mi arreco il diritto di consigliarlo per qualunque piattaforma, soprattutto se insieme al suo DLC.