Ubisoft è sicuramente una delle software house più ricche e influenti del pianeta, ma è spesso soggetta a feroci critiche per la qualità altalenante dei suoi prodotti. Ghost Recon Breakpoint non è tra i suoi titoli migliori, e le vendite registrate a poco più di una settimana dall’uscita sono state a dir poco deludenti. Un flop estremamente caro per la compagnia franco-canadese che, unito allo scarso numero di copie distribuite dal precedente The Division 2, ha costretto l’azienda a cambiare in modo deciso i suoi piani.
Watch Dogs Legion, Rainbow Six Quarantine e Gods and Monsters sono stati rinviati a tempo indeterminato e dovrebbero essere disponibili in un periodo a cavallo tra il 2020 e il 2021. Ad annunciare questa decisione clamorosa ci ha pensato il cofondatore e capo esecutivo Yves Guillemot, durante la conferenza stampa tenutasi nella notte parigina della Games Week. I titoli sopracitati erano stati presentati allo scorso E3 e costituiscono le produzioni principali della software house. Le motivazioni fornite a corredo della notizia non riguardano un ritardo dovuto alla fase di programmazione, bensì ad un inedito modus operandi volto a privilegiare la qualità e non più la semplice quantità dei prodotti rilasciati.
Seppur dispiaciuti dalla notizia, non possiamo che condividere l’inedita direzione intrapresa da questo colosso del settore. Negli ultimi anni Ubisoft è stata spesso protagonista di videogames “acerbi”, ricchi di imperfezioni tecniche (divenuti famosi soprattutto per i bug) e poco innovativi. L’avvento della nuova generazione di console richiede ben altro impegno e attenzione, considerando i costi di produzione particolarmente elevati dei tripla A. Come sempre non mancheremo di tenervi costantemente aggiornati sulla vicenda, con la speranza che la compagnia francese ritrovi presto la qualità e la creatività che l’hanno resa famosa.