Il basket sta rapidamente acquisendo sempre più consensi a livello internazionale, tale da entrare in competizione con il calcio per cifra di denaro che è in grado di muovere. Questo avviene in particolare negli Stati Uniti, dove si disputa senza dubbio il torneo più importante e blasonato e quello capace di attirare atleti da tutto il mondo. Se un bambino che ama il calcio ha il sogno di calcare i campi della Champions League, un fan del basket non può non desiderare di giocare almeno una volta sui parquet della NBA. La National Basket Association ha stimato, nella stagione 2021-2022, ricavi per oltre 10 miliardi di dollari. L’interesse degli appassionati di pallacanestro per il più famoso campionato americano è globale ed è evidente nei più diversi ambiti, dai media ai pronostici. Sono numerosi siti di settore che raccontano l’NBA e nel betting esistono specifiche quote per le puntate sull’NBA. Il gaming non rimane a guardare e come spesso accade sforna annualmente nuovi titoli in grado di replicare su console e pc quanto fatto dagli atleti in campo.
Il titolo NBA 2K24 celebra i 25 anni dalla prima uscita di questa serie di videogiochi: si tratta di un videogame che ha segnato uno spartiacque nel gaming legato al basket, esattamente come fatto da FIFA per quanto riguarda il calcio. Tra le recensioni che si possono trovare in rete, spicca senza dubbio il parere più che positivo riguardo al realismo in campo, con un’attenzione ai dettagli maniacale e unita a filmati presi da vere sfide NBA. Nell’edizione 2024 viene introdotta questa nuova funzione applicata ad una modalità di carriera che permette di ripercorrere quelle delle leggende del basket. Un esempio su tutti: la modalità Mamba Moments, che permette di ripercorrere tutti i passi fatti da Kobe Bryant.
Non esiste però il basket solo su console ma anche versioni pensate appositamente per smartphone, che ad oggi rappresentano uno dei mercati più ampi per quanto riguarda i videogame. La nuova uscita è NBA all-world, un gioco che è strutturato come l’ormai celebre Pokémon Go. Il gioco funziona con la geolocalizzazione interna al telefono: ogni giocatore, attivando la telecamera ed esplorando l’area attorno a lui, potrà scovare giocatori di NBA e sfidarli, esattamente come in precedenza si trovavano (e catturavano) Pokémon. Nella prima versione le sfide sono solo contro il computer e non è possibile effettuare scontri con altri utenti, ma non è escluso che sarà consentito farlo con ulteriori aggiornamenti in futuro.
I passi avanti rispetto a quelli che sono stati i primi videogiochi incentrati sul mondo del basket sono evidenti. Il primo titolo in assoluto risale al 1974, il classico “Basketball” promosso da Atari, ma è solo oltre dieci anni più tardi che si arriva ad un gioco composto da voce narrante, colonna sonora e grafica in grado di riproporre (per sommi capi) una vera partita di basket. Si tratta di “Double Dribble” di Konami, datato 1986. La vera rivoluzione è partita con gli anni ’90, con una fluidità di gioco in costante miglioramento fino all’attuale NBA 2K24.