Sono passati tre anni dall’ultimo capitolo della serie Battlefield, il discusso “V” che ha segnato un record negativo di vendite per il brand. Un periodo di tempo piuttosto lungo per una saga di shooter multigiocatore che pur non avendo una pubblicazione a cadenza annuale, ha assistito impotente ai successi della concorrenza, costituita nella fattispecie da Activision e dall’intramontabile Call of Duty. L’episodio ambientato nella seconda guerra mondiale, nonostante la sua indiscutibile qualità, non ha conquistato il grande pubblico, affossato da aggiornamenti rilasciati con eccessiva lentezza e da un gameplay forse troppo simile a quello del suo predecessore (Battlefield 1).
Visti i risultati era lecito aspettarsi un netto cambio di rotta da parte di Electronic Arts e in particolare dai talentuosi programmatori di Dice, pronti ad abbandonare i conflitti mondiali in favore di una contesa inscenata in un futuro non troppo lontano. Battlefield 2042 tornerà a proporre armi, veicoli e gadget moderni, accompagnati da eventi atmosferici dinamici e da alcune interessanti novità nelle meccaniche di gioco. Dopo aver passato svariate ore sulla open beta del titolo non ci resta che condividere il nostro parere con voi, basato su una versione di prova che non è stata esente da feroci critiche.
L’unica modalità proposta nel test è stata “Conquista”, una sorta di “dominio” dove due squadre composte da 64 partecipanti si contendevano i numerosi obiettivi presenti nel vasto scenario di “Orbital”. Una playlist nota agli appassionati della serie, nella quale le distanze possono essere accorciate sia tramite l’utilizzo di mezzi aerei e terrestri sia con i respawn eseguibili sulle basi conquistate dalla squadra e nei pressi degli alleati non impegnati in combattimento. L’ambientazione ha offerto uno scorcio naturalistico che alternava foreste dalla fitta vegetazione a strutture tecnologiche, il tutto impreziosito da un motore grafico performante in grado di offrire un colpo d’occhio notevole. I rami degli alberi mossi dal vento, il polline che riempie l’aria e lo straordinario uragano che sconvolge la conformazione del luogo con la sua potenza distruttiva sono solo alcuni esempi dell’ottimo lavoro svolto dai programmatori svedesi, pronti a mettere alla prova i nuovi hardware con il “pesante” Frostbite.
L’arsenale del “futuro” riporta la saga su bocche da fuoco molto più stabili e semplici da usare che possono essere modificate durante le partite tramite un comodo menù rapido che consente l’aggiunta di mirini, stabilizzatori, canne e caricatori. Il sistema funziona egregiamente e mostra un giusto equilibrio tra una componente sensibilmente più “arcade” (rispetto agli episodi antecedenti) e uno stile tattico, incentrato sul cambio in corsa degli accessori a seconda delle situazioni vissute durante le battaglie. Ad esempio passare dai un puntatore reflex ad un mirino a lungo raggio permette di colpire gli avversari in lontananza, così come ricorrere ad un silenziatore rispetto ad una canna pesante potrebbe cambiare l’esito di un’incursione in spazi angusti. Le quattro classi presenti nella beta (assalto, medico, ingegnere e scout) sono dotate di specifici gadget adoperabili durante i combattimenti e l’utente ha la possibilità di creare un soldato personalizzato, scegliendo la sua arma preferita (nulla vi vieta di equipaggiare una mitragliatrice leggera sul cecchino) e mischiando gli strumenti di morte disponibili a proprio piacimento. Abbiamo apprezzato l’estrema fruibilità delle novità appena descritte, rese più accessibili da un sistema di controlli semplice e intuitivo che favorisce la continua sperimentazione tra decine di configurazioni.
La nostra prova di Battlefield 2042 può sostanzialmente essere divisa in due momenti, forieri di sensazioni contrastanti. Fin quando il test è stato aperto unicamente per gli utenti che hanno effettuato il preordine, il titolo è stato divertente e spettacolare, dotato del giusto bilanciamento nonostante una notevole quantità di imperfezioni tecniche. Nel momento in cui la fase di prova è diventata aperta a tutti la situazione è nettamente peggiorata. I bug si sono moltiplicati, tra fastidiosi flash che accecavano inspiegabilmente i giocatori fino alle svariate compenetrazioni poligonali, con veicoli e avversari che affondavano nel suolo ed elementi dello scenario che vagavano sospesi a mezz’aria. Un sensibile lag ha modificato il “time to kill”, a tal punto da creare dei dubbi su quale sia quello che verrà proposto nella versione finale del gioco. Nonostante non abbiamo riscontrato disconnessioni durante le sessioni (fattore non trascurabile), spesso il matchmaking ci ha costretto ad un riavvio dell’applicazione. L’esaltazione delle prime ore ha lasciato progressivamente spazio a dubbi e sospetti sulla reale qualità dello shooter divenuto, suo malgrado, protagonista di situazioni spesso sconcertanti. L’audio degli spari e dei passi, molto apprezzato nelle prime ore di accesso ai server, è divenuto un assente ingiustificato in molte sezioni della mappa, la cui fluidità complessiva ha iniziato a latitare.
A peggiorare ulteriormente la situazione ci ha pensato Electronic Arts che ha affermato di essere assolutamente consapevole delle condizioni della beta e che la build del titolo proposta è una delle prime giocabili, risalente a un paio di mesi fa. Tralasciando le successive polemiche derivanti dalla comunicazione del colosso canadese ci limitiamo a tirare le somme sull’esperienza vissuta. Nel bene e nel male BF 2042 costituirà una piccola “rivoluzione” nel brand e tenterà di snellire l’eccessiva pesantezza dei capitoli precedenti, con un gameplay più arcade e veloce che potrebbe attirare vecchi e nuovi giocatori. La versione di prova, al netto delle incertezze descritte, ha fatto intravedere uno shooter divertente e ricco di potenzialità che dovranno essere verificate al momento dell’uscita, fissata al prossimo 19 Novembre su PlayStation 4 e 5, Xbox One e Xbox Series X/S e PC.