Nel mondo dei videogiochi, i termini “roguelike” e “roguelite” vengono spesso utilizzati per descrivere due sottogeneri molto simili ma con caratteristiche che li rendono unici. Entrambi prendono ispirazione dal leggendario Rogue del 1980, un gioco che ha definito un intero genere grazie alla sua combinazione di esplorazione, permadeath e livelli generati proceduralmente. Ma quali sono le differenze tra un roguelike e un roguelite? Scopriamolo insieme.
Cosa sono i Roguelike?
I roguelike seguono rigorosamente la formula di Rogue, offrendo un’esperienza intensa e strategica. La morte del personaggio comporta la fine della partita, obbligando il giocatore a ricominciare da zero. Questo aspetto aumenta il livello di sfida e richiede una pianificazione attenta per ogni decisione. Ogni partita è unica, grazie ai livelli generati proceduralmente, dove mappe, nemici e tesori cambiano continuamente.
Storicamente, i roguelike classici come Rogue, NetHack e ADOM utilizzano un sistema a turni, in cui ogni azione corrisponde a un turno e i nemici agiscono solo quando il giocatore compie una mossa. Questo ritmo riflessivo consente di ponderare ogni passo, anche se alcuni titoli moderni hanno adottato approcci in tempo reale o misti. Infine, nei roguelike non esiste progressione persistente: ogni partita è un viaggio a sé stante, senza miglioramenti trasferibili. Spesso, l’estetica è minimalista, con grafica ASCII o stilizzata, lasciando il gameplay al centro dell’esperienza.
Questa combinazione di elementi crea un mix irresistibile per chi ama le sfide estreme, ricompensando ogni errore con una lezione preziosa.
Ecco alcuni titoli che rappresentano il genere Roguelike
- NetHack: Un classico intramontabile che offre una profondità strategica senza pari.
- ADOM (Ancient Domains of Mystery): Uno dei roguelike più completi, con un mondo ricco di dettagli e molteplici possibilità di gioco.
- Dungeon Crawl Stone Soup: Perfetto per chi ama l’azione tattica e un gameplay impegnativo.
- Caves of Qud: Un’avventura unica in un mondo retrofuturistico con un’incredibile varietà di opzioni.
- Tales of Maj’Eyal (ToME): Un roguelike accessibile ma profondo, con una forte enfasi sulla personalizzazione del personaggio.
Cosa sono i Roguelite?
I roguelite, invece, rappresentano una reinterpretazione moderna e più accessibile del genere. Pur mantenendo alcuni aspetti dei roguelike, offrono una maggiore varietà di opzioni e una progressione più gratificante. In questi giochi, la morte non è definitiva, poiché il giocatore può migliorare il proprio personaggio o sbloccare potenziamenti permanenti tra una partita e l’altra. Questo li rende meno punitivi e più motivanti, specialmente per un pubblico più casual.
Il gameplay è spesso in tempo reale, con azione frenetica e dinamica ispirata a generi come platform, action o sparatutto. La grafica, al contrario dei roguelike, è generalmente più moderna e accattivante, con stili visivi che catturano l’attenzione. Titoli come Hades, The Binding of Isaac, Dead Cells e Slay the Spire sono perfetti esempi di come i roguelite combinino imprevedibilità e progressione continua.
Grazie a queste caratteristiche, i roguelite riescono a trovare un equilibrio tra difficoltà e accessibilità, rendendoli un’esperienza ideale per molti giocatori.
Ecco alcuni titoli che rappresentano il genere Roguelite
- Hades: Una perla moderna che combina azione frenetica e una narrazione coinvolgente.
- The Binding of Isaac: Uno dei roguelite più iconici, con un mix di gameplay intuitivo e profondità tattica.
- Dead Cells: Un capolavoro che unisce combattimenti veloci e meccaniche platform.
- Slay the Spire: Un roguelite di costruzione di mazzi che conquista per la sua strategia e rigiocabilità.
- Rogue Legacy: Un’esperienza unica dove ogni run influenza le generazioni successive.