La progressiva e inarrestabile crescita economica della Cina, ha portato molte aziende ad avere i mezzi e le risorse necessarie per competere anche nel settore videoludico, con prodotti capaci di varcare i confini dell’enorme nazione asiatica. Oltre a Tencent, colosso del mobile e ormai azionista di rilievo di alcune delle principali software house del pianeta (Epic Games, Activision e Ubisoft), esistono moltissime altre realtà pronte ad emergere con titoli destinati ai “grandi schermi”. Darkflow Software è una queste e il suo Enlisted, rilasciato in accesso anticipato sulle piattaforme Microsoft, ne è il classico esempio. Abbiamo provato per voi la versione Series X di questo interessante shooter multigiocatore che, seppur acerbo, ha mostrato grandi potenzialità.
World War II
Enlisted è ambientato nel Seconda Guerra Mondiale e punta a far vivere al giocatore, l’atmosfera di alcune delle battaglie più sanguinose del conflitto. Due squadre, composte da 10 giocatori, si affrontano su scenari molto ampi, alternandosi alla conquista o alla difesa degli obiettivi per raggiungere la vittoria. L’unica modalità disponibile nella preview è del tutto simile alla variante “operazioni su vasta scala” di Battlefield V, dove il successo o il fallimento della squadra in attacco sono legati alla conquista (entro un limite di tempo e risorse) di determinati “checkpoint”. Il primo aspetto originale dell’opera è costituito dal fatto che il giocatore è a capo di un piccolo drappello ed è libero di cambiare il suo alter ego virtuale sia durante la battaglia, sia in caso di morte del soldato. Se ci sono sopravvissuti nella squadra, il respawn avverrà nei pressi della dipartita, altrimenti si è costretti a ripartire dall’ultima postazione occupata.
Un’altra notevole differenza rispetto allo sparatutto di Dice è l’impostazione marcatamente più “tattica” del gameplay, un aspetto che comporta la morte istantanea del combattente qualora venga colpito in un punto vitale. In poche ore parole, un colpo alla testa o al petto vi spedirà subito all’altro mondo, mentre qualora un paio di pallottole colpissero un’altra parte del corpo, verrete ridotti in fin di vita con una residua manciata di secondi nella quale potrete utilizzare un medikit per fermare l’emorragia oppure essere soccorsi da uno dei vostri “sottoposti”. Una scelta indovinata da parte degli sviluppatori, che mantiene sempre alto il ritmo delle sessioni, nonostante il livello “punitivo” della sfida. L’eliminazione del team che capeggiate vi porterà automaticamente a guidare quello successivo, impegnato in una posizione diversa del campo di battaglia. Se considerate che ognuno dei 20 partecipanti alla missione può schierare un massimo di dieci unità per volta, avrete un’idea di quanto il luogo dello scontro sia particolarmente pericoloso e affollato, con circa 200 soldati che provano ad eliminarsi a vicenda.
Il feeling con le bocche da fuoco dell’epoca è ottimo e in pochi minuti si riesce a raggiungere una buona dimestichezza con tutte le numerose varianti: dai fucili automatici alla mitragliatrici, fino agli shotgun e gli sniper. Durante la sessione di gioco sarete costretti a cambiare continuamente il vostro strumento di morte, un elemento che modificherà sensibilmente l’approccio alla contesa, donandole una notevole varietà.
Shooter RPG
Un altro aspetto innovativo di Enlisted è il sistema di progressione dei personaggi. L’avanzamento di livello, tramite l’accumulo dei punti esperienza ottenuti al termine delle sessioni, comporta lo sblocco di nuove skill tanto per il giocatore quanto per ogni singolo componente del suo plotone. Infatti tutti i soldati sono dotati di uno specifico albero delle abilità tramite il quale è possibile migliorare la loro efficacia in battaglia. L’utente è libero di scegliere la configurazione più consona al proprio stile di gioco, potenziando o sostituendo i membri del proprio party e spendendo i preziosi gettoni nelle sezioni dedicate all’intero gruppo. Per quanto questa componente “ruolistica” sia estremamente semplificata, non manca di regalare una notevole profondità alla fase preparatoria dello scontro, con centinaia di personaggi da perfezionare al fine di selezionare il team più funzionale alla carneficina. Le uniche fazioni presenti nell’anteprima sono quella russa e quella tedesca, fedelmente riprodotte sia nell’equipaggiamento che nell’arsenale.
La versione finale del gioco fornirà gli schieramenti completi delle truppe sia degli “Alleati” che dell’Asse, ampliando un roster dalle proporzioni mastodontiche. Al tal riguardo sono presenti altre sezioni dedicate al potenziamento delle truppe (non ancora disponibili nell’anteprima), come ad esempio quella del campo d’addestramento dove inviare le reclute acquisite, al fine di averle nuovamente disponibili (dopo un imprecisato numero di partite concluse) in una configurazione più prestante. Un’evoluzione degli shooter multigiocatore estremamente interessante che con i giusti accorgimenti, potrebbe fornirci un prodotto praticamente unico nel suo genere.
Le Dolenti Note
Le enormi potenzialità dell’opera di Darkflow Software sono in buona parte vanificate dalle incertezze del comparto tecnico. Per quanto la resa visiva delle caotiche battaglie sia di tutto rispetto, grazie alla complessità e al design ispirato degli scenari, Enlisted soffre di diversi problemi che richiedono ancora un notevole sforzo da parte degli sviluppatori. Il frame rate alterna momenti di ottima stabilità a pesanti cali, così come le animazioni dei combattenti sono spesso limitate da fastidiose compenetrazioni poligonali. Appena sufficienti gli effetti particellari, che necessitano di una maggiore cura soprattutto per quanto riguarda il fuoco e le esplosioni. Da rivedere anche l’intelligenza artificiale degli alleati, apparsi troppo “passivi” sia durante le sparatorie (dove fungono da poco più di bersagli mobili) sia nell’esecuzione degli ordini impartiti. Nonostante i server si siano mostrati stabili, veloci ed efficienti nel matchmaking (considerando il numero ridotto dei giocatori), non sono immuni da un lag che a volte limita sensibilmente l’esperienza di gioco.
A controbilanciare le difficoltà del motore grafico, abbiamo un comparto sonoro apparso davvero entusiasmante negli effetti, con il fragore delle esplosioni che rimbomba nell’ampiezza degli scenari e l’eccezionale sibilo dei proiettili che amplifica il coinvolgimento del giocatore.
Grandi Poteri, Grandi Responsabilità
Al netto dei problemi tecnici evidenziati, Enlisted si è rivelato un titolo estremamente interessante. Il gameplay tattico, la furia delle battaglie, le innovative meccaniche dedicate allo “switch” dei soldati e al sistema di progressione degli stessi ci hanno conquistato fin dalle prime battute, tanto da rendere la prova sicuramente piacevole. Resta l’interrogativo sul miglioramento del motore grafico e sull’IA degli NPC che necessitano di sensibili implementazioni. Sarebbe un vero peccato non sfruttare nel migliore dei modi un’idea così originale e complessa capace di emergere in una categoria sovraffollata da prodotti troppo simili tra loro. Non ci resta che incrociare le dita e sperare che il risultato finale soddisfi le aspettative, visto che i presupposti per un grande gioco di guerra ci sono tutti. Stay Tuned!