Tutti noi siamo i nostri ricordi. Il nostro passato è ciò che plasma il nostro futuro, in quanto ci fornisce il bagaglio esperienziale fondamentale della nostra vita. Frammenti dal Passato – Reminiscence assume questo concetto e lo declina in un thriller fantascientifico, ambientato in una versione semi-sommersa di Miami, dove la disperazione regna sovrana. E allora, moltissime persone preferiscono rifugiarsi nei propri ricordi, pur di non lasciarsi annientare dal presente e dal futuro.
L’opera prima alla regia di un lungometraggio di Lisa Joy, co-creatrice di quella magnifica serie che è Westworld, con la quale questo film condivide parecchi punti, vede una storia che ha infatti per protagonisti i ricordi, ma anche una storia d’amore, e una serie di crimini efferati, che andrà a coinvolgere il protagonista Nick Bannister, interpretato da Hugh Jackman.
Il film, costato 68 milioni di dollari, era previsto in uscita nell’Aprile 2021, ma, ovviamente causa pandemia, era stato rimandato a Settembre 2021, ma la Warner Bros. ha deciso di anticipare leggermente l’uscita, fissandola al prossimo 26 Agosto. Abbiamo avuto modo di vedere la pellicola in anteprima, proprio grazie alla Warner, nella cornice del cinema The Space Moderno di Roma.
Un mare di ricordi
Nel corso di questa recensione ovviamente andremo a dare il minor numero di spoiler possibili, ma qui vi daremo quanto meno la sinossi del film, per farvi capire di cosa si tratta. Il protagonista principale è come detto Nick Bannister, interpretato da Hugh Jackman, che è un ex veterano di guerra, il quale dopo aver riportato anche delle ferite di guerra, ha deciso di aprire una sua attività dove, per mezzo di una vasca di deprivazione sensoriale, induce le persone a rifugiarsi nei propri ricordi. Bannister guida le persone nel proprio passato, ed ha anche la possibilità di guardare i ricordi dei propri clienti, i quali, molto spesso, tendono a sviluppare una dipendenza dal proprio passato. Ad aiutarlo e sostenerlo in questo lavoro c’è Watts, interpretata da Thandie Newton (Maeve in Westworld), anche lei ex veterana di guerra. Tutto sembra filare liscio, ma poi ci sarà un evento che andrà a sconvolgere la loro vita: in negozio arriva Mae, interpretata da Rebecca Ferguson (Dune), una donna tanto bella quanto misteriosa. Da qui si scatenerà una relazione completa, totale e intensa tra Nick e Mae. Ma, di punto in bianco, la donna scompare, lasciando Nick con mille domande. Da qui partirà la storia che porterà Bannister a cercare nei suoi ricordi indizi per ritrovarla, e questo lo porterà a scoprire che la donna ha diversi scheletri nell’armadio…
Qui finisce la nostra “spiegazione” della storia, che, come potete capire, ci porterà all’interno del thriller vero e proprio. Questo è, a mio modo di vedere, forse l’elemento meno riuscito della storia generale del film, in quanto comunque procede in maniera piuttosto lineare, e già dopo la metà del film è possibile intuire come andrà a finire. Forse avrebbe avuto maggiore effetto una storia meno lineare, ma qui si evince la differenza tra la serie TV e il lungometraggio, dove comunque il ritmo deve essere più veloce, e la regista e scrittrice Lisa Joy ha dovuto operare per riuscire a “comprimere” una buona storia in meno di due ore di visione.
Gli spunti per avere una storia davvero interessante infatti ci sono tutti: primo di questi è sicuramente l’ambientazione del film. L’idea di una Miami e di una Florida sommerse dall’acqua è forse una delle cose più belle che vedrete nei prossimi tempi in film “di fantascienza”. Questa è sicuramente resa al meglio dalla fotografia, curata da Paul Cameron (lo stesso di Westworld), che riesce ad esaltare in maniera SUBLIME (lo scrivo a caratteri maiuscoli perché davvero merita) questa Miami così particolare, una città che di giorno è deserta, ma che di notte si anima in un tripudio di luci. Sicuramente anche l’idea di base, quella legata comunque ai ricordi, alla memoria, e a quanto questa abbia un peso nella nostra vita, e che la cosa sia un fatto anche in un mondo “distopico”, poteva fornire un ulteriore spunto per costruire un thriller molto più intenso ed accattivante, magari spingendo ancora di più l’acceleratore sulla “questione politica” presente nel film. Ovviamente, anche in una società sull’orlo del collasso, i ricchi fanno i loro comodi, ai danni dei più deboli, e in questo caso i “baroni” della città sono quelli che si sono accaparrati le zone asciutte, lasciando i poveri nelle zone allagate e affogate della città, a lottare per la sopravvivenza. Questo ovviamente poi rientrerà nel quadro d’insieme della storia, ma lo fa con poco impatto, con personaggi che non lasciano praticamente nulla allo spettatore.
Come per la maggior parte delle anteprime abbiamo avuto modo di visionare la versione inglese sottotitolata della pellicola, per poterci gustare al meglio anche la prova attoriale. La relazione tra i personaggi principali viene interpretata magistralmente da Jackman e la Ferguson, che mostrano sullo schermo una buona alchimia, e comunque rendono la storia d’amore molto intensa, specie nei momenti clou del film. Oserei definire di altissimo livello anche la prova fornita da Thandie Newton, che funge da comprimaria nell’opera, ed interpreta questo ruolo praticamente alla perfezione. Il film ovviamente presenta altri protagonisti, come Cliff Curtis (“Shark – Il primo squalo”, “Fast & Furious: Hobbs & Shaw”), la nominata all’Oscar, Marina de Tavira (“Roma”), Daniel Wu (“Into the Badlands” in TV “Warcraft: L’inizio”), Mojean Aria (le serie TV “See” e “Dead Lucky”), Brett Cullen (“Joker”), Natalie Martinez (le serie “The Stand” e “The Fugitive”), Angela Sarafyan (la serie TV “Westworld – Dove tutto è concesso”) e Nico Parker (“Dumbo”). Questi attori restano sullo sfondo, e a parte qualche raro caso, diciamo che sono personaggi che non riescono a lasciare praticamente niente allo spettatore: fungono da sfondo alla storia e basta.
Come detto, Frammenti dal Passato – Reminiscence condivide parecchi punti in comune con Westworld, il capolavoro della regista Lisa Joy, sia per quanto riguarda questa sua ambientazione fantascientifica, ma anche per quanto riguarda cast e tecnici. Abbiamo già avuto modo di esaltare infatti la fotografia, ma non possiamo non fare una menzione anche per quanto riguarda le musiche, che sono state composte da Ramin Djawadi, il creatore delle musiche della serie HBO (c’è chi ama la sigla iniziale della serie e chi mente). Anche in questo caso la prova di Djawadi è magnifica, e le musiche accompagnano alla perfezione l’azione su schermo.
In conclusione
Frammenti dal Passato – Reminiscence rappresenta, per chi vi scrive, il film che ha segnato il ritorno alla visione al cinema di una pellicola dopo il periodo del COVID che ha limitato fortemente la possibilità di andare in sala. Devo dire che non avrei avuto modo di trovare una possibilità migliore per farlo, perché, anche al netto di un thriller non perfetto, la prima prova di Lisa Joy come regista per il cinema è un ottimo film fantascientifico, che mischia molto bene al suo interno diversi “filoni”, dal sentimentale al thriller, passando per certe atmosfere che oserei definire pienamente cyberpunk. Se posso permettermi infatti un paragone videoludico, il concetto base del film, quello dell’osservazione dei ricordi, può essere tranquillamente rapportato alle braindance presenti in Cyberpunk 2077, con un procedimento che può essere infatti rapportato perfettamente a quanto accade nell’opera di CD Projekt RED.
Vi ripeto, uno degli elementi che vi lascerà davvero colpiti sarà sicuramente l’ambientazione del film, così anche come la fotografia, il tutto coadiuvato anche da una ottima prova attoriale dei protagonisti principali della pellicola.
Frammenti dal Passato – Reminiscence sarà distribuito nelle sale cinematografiche a partire dal 26 Agosto 2021.