Lo State of play é finito da qualche ora, ed in chiusura dell’evento é stata colta l’occasione da parte di Sony per ricordare l’imminente lancio di God of War Ragnarok nel migliore dei modi. Questo grazie a un trailer ben confezionato che attira l’attenzione.
Una narrativa interessante?
Andando nel dettaglio, sono arrivate informazioni interessanti dalla narrativa del nuovo pargolo di Santa Monica, dove si ha a che fare in primis con il tema del segreto. Un tema che potrebbe riguardare da vicino le persone, nel loro intimo e quindi potenzialmente interessante. Questo perché un segreto non appartiene necessariamente a chi ha più o di meno ma può essere di tutti . “Un segreto serve a volte a proteggere le persone che amiamo”, enuncia il gioco allo spettatore, per bocca di Atreus, e noi non vediamo l’ora di scoprire quale sarà la risposta a questa affermazione.
A questo segue il tema della venerazione, che potrebbe avere connotati altrettanto interessanti. L’ attrattiva del tema, probabilmente, data la voce arrogante e a tratti altisonante di una divinità che lo annuncia e che rimanda a un personaggio negativo (“riesci ad immaginare quel genere di amore dato da chi ti venera e prega?” E ancora: “A te importa solo di te stesso!” che potrebbe riferirsi a un essere divino interessato agli altri solo per manipolarli e ottenere consenso assoluto), si può avere tramite un riscontro con tutte quelle persone arroganti che si credono delle divinità venerate dagli altri e che manipolano le persone per i propri scopi. Il nuovo God of war potrebbe proprio discutere di questo punto, e noi, in tal caso, saremmo felicissimi di accoglierlo.
Non meno importante potrebbe essere la tematica del supporto tra padri e figli, che in un’epoca basata sull’individualismo pare voglia aprire un’ importante finestra di riflessione su come siano importanti degli “alleati” per poter fronteggiare efficacemente le avversità (“sei sicuro di non aver bisogno di me?”). Questo punto potrebbe confluire infine in quello che fa riferimento a un classico immortale come la realizzazione di se anche contro il destino. Un destino che probabilmente si deve affrontare con degli alleati per poter riuscire a modificarlo.
Bigger is better!
Passando alla grafica, il colpo d’occhio risulta suggestivo e molto caratterizzato con ambienti legati a una natura verde e immersiva, a scenari selvaggi e in maniera idiosincratica delicati (quello in cui si vede, a quanto pare, un albero aggrovigliato in modo minaccioso e aggressivo, ricoperto però di bianco e candido e delicato piumaggio risulta davvero fascinoso), a cui si aggiungono la raffinatezza architettonica di chi ha una conoscenza superiore in certi ambiti, dato che si tratta di una divinità, che forse vuole dimostrare..
Sempre nel trailer a quanto pare si passerà da luoghi che ricordano le viscere della terra come lo scenario fatto di pietre magmatiche e di lava, fino ad arrivare a luoghi spaziali, dove le piattaforme sono fluttuanti, come il luogo dove Kratos pare affrontare degli “angeli”. Una tale grande varietà fa piacere, visto che pare cercare di non rendere monotono l’incedere dell’avventura per gli standard odierni (dove é appunto richiesta molta varietà), e pare consegnare al giocatore un senso soddisfacente di mondo di gioco universale, completo e quindi ancora più vivo e palpabile di quanto solo una bella grafica possa fare.
Venendo ai combattimenti e alla varietà dei nemici, il nuovo God of War pare rimpinguare in modo efficace quanto già visto in precedenza. E’ possibile vedere come si possano utilizzare, tramite Kratos, delle abilità interessanti e compensative. Tra queste si ha a disposizione: un contrattacco speciale e interrompente con lo scudo, da usare contro certi colpi forse molto potenti e imparabili ad opera di un cavaliere in armatura, il lanciare massi contro i nemici per abbatterli in massa con un colpo, la possibilità di eseguire un attacco in salto dopo essersi attaccati ad un elemento soprelevato dello scenario, ed il poter eseguire micidiali parry sempre con il fidato scudo.
E’ giusto citare anche qualche intervento interessante da parte di Atreus, il figlio di Kratos, in coppia con il padre, dove é possibile vedere come nello scontro con un rettile molto grosso, il secondo tenga fermo il mostro in modo tale che il primo possa colpirlo con le frecce.
Tra i tanti nemici mostrati, sono quindi passati in rassegna anche con i loro pattern personali di attacco, a volte: morti dell’oltretomba probabilmente da sconfiggere in modo tradizionale, visto che paiono attrezzati come mob semplici e Kratos li abbatte in modo classico, figure angeliche volanti forse da stordire prima tramite le frecce, vermoni magmatici da evitare nelle “testate” sul terreno prima di infliggergli danno, lucertoloni da ribaltare con l’utilizzo dello scudo dopo che hanno eseguito una carica in corsa.
A questi si aggiungono quindi il cavaliere in armatura di cui abbiamo già parlato, avversari con le ali su cui serve lo scudo per aprigli la guardia, deviazioni rettili linguacciute, guerrieri che potrebbero attaccare a distanza con il loro bastone luminoso incoraggiando l’attacco da lontano. Data però l’imponenza del titolo, non osiamo immaginare cosa altro potrebbe riservare il prodotto nei succitati termini, se quanto appena descritto é il buongiorno che si vede dal mattino.
A corollario di tutto ciò non sono da scordare le adrenaliniche scorribande interattive a bordo della slitta, che paiono davvero essere sul binario giusto tramite una stuzzicante imprevedibilità. In questo senso é pregnante come una gruppo numeroso di massi, in una delle sequenze movimentate con la slitta, arrivi da fuori il campo visivo, sorprendendo chi guarda.
Tirando le somme, possiamo ritenerci soddisfatti di questo trailer, che fa vedere come God of War in questa nuova incarnazione risulti più grande, più imponente e semplicemente più bello di chi l’ha precedeuto. Preparate le asce, quindi, e appuntamento al 9 Novembre 2022!