Sì, il vostro recensore preferito di simulation games è tornato! Questa volta mi trovate a recensire per voi l’interessantissimo House Flipper o, come lo ho definito io in preda ad un momento creativo: il “simulatore di muratore“. Lo scorso anno mi avete visto trasformarmi in un agricoltore, mi avete visto diventare un capotreno e un guidatore di autobus, ma adesso siete pronti a vedermi nella mia vera natura, ossia quella del muratore?
House Flipper è un titolo pubblicato da Frozen District nel lontano 2018 su PC, e che adesso è arrivato anche sulle varie piattaforme. La nostra prova è avvenuta, come avrete letto nel titolo della nostra recensione, su PS4 base.
Perciò, preparate le vostre cassette degli attrezzi e partiamo!
Il gameplay
Come avrete potuto intuire, il vostro obiettivo nel gioco è quello di svolgere dei lavori di ristrutturazione e pulizia all’interno delle case dei vostri clienti. Prima di lanciarvi nell’azione, ogni qualvolta completerete un lavoro, farete ritorno a casa vostra, che funge da HUB. Qui troverete il vostro PC, e attraverso le mail, potrete accettare nuovi incarichi. Il tutto è chiaramente finalizzato al guadagno. Questo perché, una volta che sarete riusciti a guadagnare una certa cifra, potrete anche acquistare nuove proprietà, che potrete risistemare e poi pensare anche di poter rivendere al miglior offerente.
Ma in cosa consistono questi lavori? Le prime missioni di gioco fungono da tutorial, che vi permetterà di sbloccare tutte le varie attività possibili che vi troverete a fare: pulizia, pittura, costruzione di muri, demolizione di muri, mattonatura, vendita di oggetti. Premendo il tasto L2, potrete accedere ad una ruota delle opzioni, e ovviamente dovrete scegliere la cosa giusta da fare per far progredire i lavori: questo progresso è segnalato da un’apposita barra sulla destra dello schermo. Sempre lì troverete, qualora vi troviate in difficoltà, anche tutte le task che dovrete compiere all’interno delle varie stanze dei vostri clienti.
E queste task sono tra le più varie: passerete dal pulire per terra fino a pitturare pareti, ma anche ad esempio buttare giù muri per riorganizzare la stanza. Come se non bastasse, c’è anche la possibilità di dover montare e sistemare eventuali elementi: parlo, per esempio, dell’installazione di termosifoni, ma anche oggetti di mobilio o sanitari. Le missioni sono molto varie, e tutto questo sistema di installazione di oggetti è gestito per mezzo di un minigioco nel quale dovrete andare a montare le parti necessarie al funzionamento: per esempio, se si monta un termosifone, bisognerà andare ad installare le valvole e a fissarle ai tubi. Il tutto con una dovizia di dettagli non indifferente.
Per installare, ma anche per mettere nelle stanze mobili o quant’altro, dovrete prima di tutto acquistare ciò che vi serve. Premendo il touchpad, avrete accesso ad un tablet, che vi farà accedere ad uno store in cui troverete tutto ciò che vi serve. Sempre nei menu del tablet troverete inoltre i Perks, che sono praticamente gli upgrade di House Flipper: in ogni Perk (divisi per categoria a seconda dei lavori che farete) troverete dei vantaggi che renderanno molto più semplice la vostra vita nel gioco: bonus di velocità, bonus per risparmiare materiali, upgrade per i vostri strumenti, eccetera. Sono degli elementi che si possono considerare come extra, ma possono aiutare non poco il giocatore.
Passiamo ora a parlare delle meccaniche di gioco. Vi diciamo in maniera diretta che queste sono molto semplici: essendo un simulatore in prima persona, dovrete mirare verso il vostro obiettivo e compiere l’azione giusta: per esempio, se volete pulire a terra, dovrete mirare alle chiazze di sporco, selezionare la modalità Pulizia, e premere il tasto R2. Semplice, diretto, preciso. Lo stesso vale per tutti gli altri possibili lavori, a patto che abbiate i mezzi giusti a disposizione: se volete ritinteggiare una parete, avrete bisogno della vernice, che troverete nello Store. La cosa a cui dovrete stare attenti ovviamente è la gestione del denaro: i vostri guadagni, se spenderete troppo, andranno in fumo. O meglio, ci proveranno, dato che è molto difficile andare in bancarotta in questo gioco.
Comparto tecnico
House Flipper, per quanto sia un titolo che punta decisamente sul gameplay, è un titolo che — quantomeno a livello grafico — si difende più che discretamente. Data la presenza di tantissimi oggetti, come gli elementi di mobilio e anche i vari sanitari e altri oggetti tipici che si trovano in qualsiasi casa del mondo, devo dire che questi sono tutti comunque ben definiti e diversi, Non parliamo certo di un titolo che fa gridare al miracolo per quanto riguarda la grafica, però comunque è un titolo che non delude neanche sotto questo aspetto.
Discorso invece completamente antitetico è quello che riguarda il comparto audio, forse il punto meno riuscito di questo gioco. House Flipper, togliendo i rumori tipici prodotti dai lavori che richiede il gioco (come ad esempio il rumore del rullo quando si pittura, oppure il rumore prodotto da un martello che colpisce un muro) si caratterizza per delle musiche che, dopo mezz’ora di gioco, diventano dannatamente fastidiose. Si tratta di due/tre “complessi di suoni” sempre uguali, che suonano in maniera completamente discordante con tutto il gioco al punto che, estremamente stressato da questa cosa, ho provveduto a togliere tutte le musiche lasciando solo l’audio di gioco.
In conclusione
Per concludere la nostra opinione, vi diciamo che House Flipper è un simulatore diverso dagli altri. Innanzitutto perché cerca, e quasi ci riesce alla perfezione, ad eliminare la noia e la ripetitività che alcuni suoi colleghi del genere hanno. Le missioni sono tantissime, sono molto varie, e vi chiederanno di svolgere molti lavori diversi. Il tutto per un prezzo comunque abbastanza concorrenziale (24,99€), per un titolo che, se vi dovesse prendere, può intrattenervi per davvero tantissime ore.
Le uniche due pecche, se così possiamo considerarle, sono una inerente al gameplay e all’altra inerente ad una questione di contorno. In House Flipper non esistono giardinieri: infatti, i giardini e gli spazi esterni alle abitazioni non hanno praticamente nessuna rilevanza. Sarebbe stata un’aggiunta abbastanza utile per rendere il titolo ancora più profondo. L’altra pecca riguarda l’assenza della lingua italiana: alla fine non si tratta di un problema particolarmente limitante, perché comunque il gioco indica sempre in maniera chiara cosa fare, però magari potrebbe far storcere il naso a qualcuno.
Per il resto, House Flipper merita più di un’attenzione da parte dei fan dell’edilizia, ma soprattutto del genere dei simulator.