Prima di cominciare l’articolo voglio sottolineare che si tratta di un editoriale prettamente personale, un pensiero che ho deciso di condividere vedendo e leggendo sui social il putiferio degli ultimi giorni.
Cyberpunk 2077 è sicuramente un titolo mastodontico ed unico che è stato quasi completamente distrutto dalla decisione di CD Projekt RED di pubblicarlo prematuramente, nonostante gli evidenti problemi di ottimizzazione e pulizia generale. Vedere poi che il titolo è stato rimosso dal PlayStation Store, dopo una tempesta mediatica persino peggiore di quella che aveva travolto titoli travagliati come Fallout 76 ed Anthem, mi ha spinto a riflettere, non solo perché è un’azione senza precedenti da parte di Sony, ma anche perché contrasta completamente l’esperienza che sto vivendo.
Il punto è questo: adoro Cyberpunk 2077.
Innanzitutto, è importante puntualizzare che non voglio in alcun modo fare il bastian contrario della situazione e penso sia fondamentale sottolineare che ho giocato ogni singolo secondo della campagna su una console PlayStation 5 (dopo aver provato anche l’ottima versione per Google Stadia), dove le prestazioni sono – per la maggior parte del tempo – adeguate ed accettabili. Inoltre, non sto difendendo e scusando in alcun modo il team di sviluppo per lo stato in cui è stato rilasciato il titolo per le console ormai old-gen: alcuni cali di framerate qua e là non sono ideali ma accettabili, ma stiamo parlando di cali imperdonabili fino a 15 fotogrammi al secondo ed una risoluzione di 720p per questa versione.
Anche i bug che bloccano il completamento delle missioni o il proseguimento della storia e gli arresti anomali non sono ovviamente accettabili. Sembra che io stia vivendo un’esperienza un po’ migliore rispetto a quella di molte altre persone, ma in circa 40 ore di gioco anche io sono stato vittima di diversi crash anomali del gioco che mi hanno riportato alla schermata principale di PS5, e di diversi bug che mi hanno costretto a ricaricare un salvataggio di gioco per cercare di concludere una missione secondaria. Ed ovviamente, come ogni versione del gioco (anche quella su PC) ho riscontrato molteplici bug, compenetrazioni e glitch che però non inficiano in alcun modo il gameplay anche se sono estremamente fastidiosi da vedere, soprattutto per la qualità della produzione.
Tutto questo era per dirvi che conosco bene i problemi del titolo, e voglio riconoscerli prima di passare al punto successivo. E questo secondo punto è semplice: Cyberpunk 2077 è un gioco fantastico. Personalmente, ho amato anche The Witcher 3: Wild Hunt, ma devo dire che lo studio polacco è riuscito nell’impresa di stupirmi anche questa volta. Da grandissimo fan di opere come Blade Runner non posso che non amare l’ambientazione e tutto il mondo di Cyberpunk 2077. Night City, la metropoli futuristica che fa da scenario al titolo, è francamente una delle migliori mappe open world che abbia mai esplorato – e lo dico sapendo che la densità di popolazione è drasticamente ridotta rispetto alla build per PC.
E dopo l’ultimo hotfix rilasciato (1.05) ho avuto modo di rivalutare anche l’ IA dei nemici. Infatti non è pessima come dicono alcuni, sono i bug a renderla deficitaria. Dopo l’ultima patch ho notato dei netti miglioramenti, gli oppositori di V ora sono molto più smart e reattivi di prima. Se poi non siete convinti delle mie parole vi invito a ritornare su qualsiasi open world di Bethesda.
Qui i nemici vanno in copertura, tirano granate, usano i loro potenziamenti, gli hacker provano a tenervi a distanza con i loro programmi rimanendo al sicuro, quelli più coraggiosi vengono sotto per stanarvi. Non siamo ai livelli di eccellenza visti in The Last of Us Parte 2 però per un titolo di queste dimensioni non penso ci sia nulla di simile attualmente sul mercato.
Per quanto riguarda il lato artistico, anche con tutti i bizzarri bug che affliggono il titolo, non si può non fare un plauso al team di sviluppo. Night City è una città viva, strutturata su più livelli e con quartieri ben diversificati e caratteristici.
Sono colpito anche dalla qualità dei personaggi che sto incontrando – mi sento davvero come se conoscessi personalmente alcune di queste persone. Horizon Zero Dawn è un titolo che amo davvero profondamente, ma onestamente non riesco a nominare più di un paio di personaggi non giocabili secondari; il cast di Cyberpunk 2077 e le storie che li accompagnano invece sono sicuro che rimarranno impresse in me per molto tempo. E non sto parlando solamente della trama principale ma anche delle missioni secondarie, davvero ben realizzate e con trovate davvero eccezionali. Questa è una testimonianza dell’ottimo lavoro fatto sull’aspetto narrativo, del sontuoso doppiaggio in lingua italiana e delle animazione dei personaggi.
In effetti, soffermiamoci sulle animazioni per un attimo. Nella maggior parte dei giochi di ruolo in prima persona di questo genere, si è costretti a rimanere “bloccati” durante le conversazioni e con la sola possibilità di fissare i vari personaggi (con modelli a volte davvero discutibili). Ma nel gioco di CD Projekt RED, non solo vi viene data la libertà di muovervi in modo naturale e di osservare ciò che vi circonda, ma anche i personaggi non stanno fermi: si muovono, comunicano e hanno un linguaggio del corpo ben differenziato. È un risultato impressionante, sempre considerando la mole di personaggi che incontrerete.
Ora vi farò un esempio per spiegarmi ancora meglio. Senza rivelare troppo sulla trama, c’è una missione che vi richiede di recarvi da un Bisturi – una specie di dottore che vende ed è in grado di impiantare potenziamenti e mod per il vostro cyberware. Questo particolare personaggio ha una bottiglia di disinfettante per le mani attaccata alla cintura e il modo in cui la usa vi riesce a dire tutto ciò che dovete sapere su di lui. Questo tipo di attenzione non esiste in giochi comparabili, sono “dettagli” che rafforzano la narrazione.
E, considerando che The Witcher 3: Wild Hunt aveva un sistema di combattimento abbastanza legnoso, penso che il gameplay di Cyberpunk 2077 sia semplicemente sublime. Ovviamente, ancora una volta, ricordo che sto vivendo un’esperienza migliore perché il mio titolo gira a 60 fotogrammi al secondo grazie alla retrocompatibilità, ma penso che ogni componente delle fasi di combattimento sono davvero ben realizzate. Il fatto più cruciale di tutti e che è giusto sottolineare, tuttavia, è che le missioni sono progettate in un modo tale da consentire una moltitudine di approcci diversi, ed in correlazione alle molteplici abilità che si possono sbloccare è probabile che non ci siano due playthrough davvero uguali.
Sì, potete affrontare i nemici ad armi spianate (oppure anche a pugni se vi sentite Rocky), e questo è molto divertente, ma anche lo stealth ha un certo fascino che mi ha ricordato i bellissimi due capitoli di Dishonored, soprattutto se si considera quante opzioni vi offrono le meccaniche di hacking. Quindi è doveroso sottolineare che i punti di forza di Cyberpunk 2077 non iniziano e finiscono con il suo comparto narrativo: è anche un gioco ben progettato, e anche se lo spogliassi di tutti i suoi personaggi e la sua narrativa, sarebbe comunque molto divertente da giocare.
In definitiva, penso che quello che è successo con questo titolo è diventato uno dei più grandi grattacapi e momenti di discussione per il settore di tutti i tempi. La realtà è che CD Projekt RED ha, a mio parere, realizzato uno dei migliori giochi di ruolo open world che abbia mai giocato e lo ha abbinato a un cast di personaggi in gran parte accattivante, un denso albero di progressione e un gameplay di prim’ordine. Adoro il gioco, lo amo davvero – e sono sbalordito che lo studio, sapendo che aveva qualcosa di così speciale tra le mani, abbia permesso di farlo uscire in questo modo (soprattutto sulle console old-gen), annullando praticamente tutti gli sforzi fatti per creare un’opera monumentale.
E voi, cosa ne pensate di Cyberpunk 2077? Vi state godendo il gioco nonostante i suoi evidenti difetti o avete deciso di aspettare future patch? Fatecelo nella sezione commenti qui sotto.