People Can Fly può essere annoverato tra i più talentuosi sviluppatori europei dell’ultimo ventennio. La software house polacca autrice di Bulletstorm e Painkiller, vanta anche la partecipazione in produzioni importanti come Gears of War e Fortnite e si è sempre contraddistinta per l’ottima qualità delle sue opere. Questa breve premessa è necessaria a giustificare l’interesse che abbiamo provato, fin dalla presentazione, per Outriders, ambizioso looter shooter prodotto dal colosso giapponese Square Enix e in uscita il prossimo 1 Aprile. Grazie alla demo, proposta suPlaystation 4 e 5, Xbox One e Xbox Series X/S e PC, abbiamo avuto la possibilità di provare in anteprima un’opera che si è rivelata sicuramente interessante, foriera di molte più luci che ombre, seppur bisognosa di alcuni aggiustamenti.
In un imprecisato futuro apocalittico l’umanità è costretta ad abbandonare la Terra a causa della distruzione del pianeta. I pochi sopravvissuti alla catastrofe sono “ibernati” nelle capsule di due enormi astronavi che viaggiano nello spazio profondo in cerca di una nuova casa dove ripartire. Quest’ultima viene individuata nel pianeta Enoch, luogo misterioso, apparentemente adatto alla nascita di una civiltà. Le insidie del lungo viaggio dimezzano ulteriormente i superstiti, con la scomparsa di una delle due ammiraglie che non riesce a raggiungere la destinazione. Una volta sbarcati nel nuovo mondo, vestiremo i panni di un Outrider, membro di un gruppo scelto, capace di distinguersi sia per le conoscenze scientifiche sia per l’addestramento militare.
La creazione del personaggio è affidata ad un semplice e alquanto striminzito editor, in cui decideremo le fattezze del nostro alter ego virtuale. Una sezione che si è rivelata a stento sufficiente, vista la pochezza delle opzioni disponibili che non permettono una composizione approfondita della figura che andremo a controllare. Senza svelarvi gli eventi drammatici di cui saremo protagonisti sul pianeta, dobbiamo per forza anticiparvi che su quest’ultimo è presente una “anomalia”, una sorta di tempesta elettromagnetica che manda in tilt le attrezzature tecnologiche e decima pesantemente i pochi superstiti.
Dopo aver acquisito la padronanza dei comandi base, illustrati nel prologo dell’avventura, siamo vittime anche noi dello strano evento atmosferico che ci costringe a tornare nel sonno dell’involucro criogenico, dal quale ci svegliamo ben 31 anni dopo l’episodio, dotati di poteri soprannaturali.
Outriders svela le sue carte a seguito di quest’evento, in concomitanza con la scelta della classe che vorremo ricoprire. Le opzioni disponibili al riguardo sono quattro: Devastator, Technomancer, Pyromancer e Trickster. La prima rappresenta il classico “tank”, ossia un personaggio particolarmente resistente ai colpi, adatto a fronteggiare i nemici in prima linea. La seconda, invece, è una sorta di “geniere” ed è dedita all’utilizzo di equipaggiamenti tecnologici, come torrette automatiche e droni. Il controllo del fuoco è affidato alla terza tipologia, dotata della capacità di manipolare l’elemento procurando gravi danni ai nemici. Infine abbiamo una sorta di “mago” in grado di rallentare il tempo e di applicare una “stasi” agli avversari (effetti sensibilmente ridotti nel caso dei boss), momentaneamente impossibilitati ad eludere i nostri colpi. Tutte le classi posseggono uno specifico albero delle abilità, tramite il quale potremo potenziare le skill più adatte al nostro stile di gioco.
Con l’avanzamento di livello, determinato dall’accumulo dell’esperienza fornita dal completamento delle missioni, avremo la possibilità sia di sbloccare nuove abilità, sia di investire i punti preposti al miglioramento di quest’ultime. Un sistema RPG estremamente classico che si lascia apprezzare tanto per la semplicità, quanto per l’intuitività dell’interfaccia grafica. Abbiamo gradito la scelta attuata dagli sviluppatori di non complicare eccessivamente questa sezione, visto che il titolo è fortemente votato alla pura azione.
Outriders ricorda diversi prodotti che hanno fatto la storia degli shooter in terza persona, da Gears of War, dal quale prende spunto nel sistema di coperture, fino a The Division, da cui eredita alcuni aspetti del gunplay e il sistema dei “world tier” (ossia il progressivo aumento del grado di difficoltà con cui è possibile impostare il mondo di gioco). Gli appassionati di Destiny non faticheranno a riscontrare diversi elementi simili all’MMO di Bungie, così come i giocatori del defunto Anthem noteranno le similitudini con l’hub del titolo di BioWare. Quella che può sembrare una mancanza di originalità nella nuova opera di People Can Fly, si rivela invece come il suo punto di forza. Outriders è dotato di un ritmo incalzante e propone degli scontri a fuoco divertenti e appassionanti. Da quanto testato nella demo, il gameplay è basato su una struttura abbastanza lineare, pur non disdegnando una notevole componente strategica nell’utilizzo delle classi. In pratica seguendo l’obiettivo della missione, sia in solitaria che in compagnia di altri due utenti, dovremo ripulire gli scenari dalla folta presenza dei nemici, fino a giungere alla canonica boss fight.
Gli aspetti più interessanti del titolo sono costituiti sia dall’aggressività degli avversari, dotati di una discreta intelligenza artificiale, sia dalla combinazione tra la fase di shooting e le skill dei nostri eroi. I combattimenti, inscenati in aree dalle giuste dimensioni, scoraggiano le iniziative alla “Rambo” e richiedono un approccio strategico, visto che gli antagonisti non si limiteranno a fungere da bersagli mobili e proveranno in tutti i modi ad eliminarci in pochi secondi. L’ottimo livello della sfida è un’incentivo a pianificare velocemente le nostre mosse, in un’alternanza continua tra raffiche di proiettili, ricariche delle munizioni e attese del cooldown necessario all’utilizzo delle abilità. Il tutto è apparso discretamente intenso e spettacolare, impreziosito dalla semplificata componente ruolistica (potenziamento dell’arsenale e dell’equipaggiamento, implementazione della classe selezionata ecc..) che domina le fasi di preparazione agli scontri. Anche le tre boss fight presenti nella versione di prova lasciano presagire una gradita complessità dei confronti finali, nei quali dovremo sconfiggere avversari dotati di poteri molto simili ai nostri e quindi deboli o resistenti a determinate tipologie di attacchi.
Da quanto descritto finora, Outriders appare già come un “must have”: valutazione eccessivamente ottimistica visto che, purtroppo, non è tutto oro quello che luccica. In primis People Can Fly dovrebbe migliorare il bilanciamento delle classi, come ad esempio quelle del Technomancer e soprattutto del Trickster, apparse troppo forti rispetto alle altre. Il comparto tecnico brilla per una discreta resa visiva e per un frame rate assolutamente performante, ma non è esente da svariati bug e imperfezioni, apparsi ancora più evidenti nelle sequenze filmate, peggiorate da un fastidioso tremolio e dal ritardo (o quasi totale assenza) dell’audio. Da rivedere alcuni difetti sopraggiunti al completamento delle quest, inspiegabilmente non assegnate a tutti i componenti del party. Nonostante la buona varietà, il combat system e la struttura delle missioni non sembrano esenti da una certa ripetitività, così come resta un grande punto interrogativo sui contenuti endgame, nodo cruciale (su cui ovviamente non possiamo esprimerci), per un prodotto di questo genere. Alle note positive dobbiamo aggiungere un ottimo comparto sonoro e un eccellente doppiaggio in italiano, con voci espressive e ricche di pathos.
Al netto delle problematiche evidenziate, la demo di Outriders ci ha lasciato buone sensazioni. Il titolo è apparso tecnicamente discreto e dotato di un’atmosfera e di un gameplay molto interessanti. Vista l’esiguità della prova (prologo e primo capitolo e solo sette livelli disponibili), non è possibile azzardare giudizi sull’effettiva validità del prodotto che è apparso comunque dotato di grandi potenzialità. Non ci resta che rinviarvi alla recensione che troverete sulle nostre pagine, solo a seguito di un test approfondito della versione finale del gioco.
Stay Tuned!