Dopo il fallimento totale che è stato WWE 2K20, il publisher ha deciso di cambiare rotta per il nuovo capitolo, buttandosi su WWE 2K Battlegrounds, una versione completamente arcade del titolo dedicato al mondo della federazione americana di wrestling. Da WWE 2K19 a questo ultimo WWE 2K Battlegrounds ho avuto modo di recensire per voi ogni anno il nuovo episodio della serie, e ovviamente non ho potuto far altro che constatare la più classica e proverbiale delle discese “dalle stelle alle stalle“, dato che la versione 2K19 era davvero il massimo livello mai raggiunto dalla simulazione, ma da quel momento in avanti si è andati verso un rapido declino.
Per questo motivo mi sono approcciato alla recensione di WWE 2K Battlegrounds con una flebile speranza che questo gioco potesse essere un segnale di ripresa per la serie, dato che comunque si tratta di un titolo sviluppato da Saber Interactive, uno degli studi più “in forma” degli ultimi anni. Ma questa flebile fiamma di speranza, ve lo dico sin da subito, si è smorzata non appena ho fatto partire il primo match.
La prova è avvenuta su PS4 base.
Il gameplay
Come avete certamente visto dai trailer, WWE 2K Battlegrounds rappresenta una svolta arcade, che è stata data alla serie come una sorta di “riempitivo” per l’anno attuale, in attesa di WWE 2K22, che segnerà il ritorno della simulazione dei grandi match della WWE (ma dati questi presagi, prevedo catastrofi). Quindi via i modelli reali dei personaggi, dentro al loro posto delle caricature semi-cartoon delle superstar WWE più famose. Via tutto il sistema di comandi complesso e complicato tipico dei giochi WWE, dentro un sistema basato su poche semplici mosse da spammare. Ma soprattutto: via alla vibrazione del joypad, che riusciva a rendere al meglio la violenza dei colpi, dentro… il niente. Questi sono solo alcuni dei cambiamenti che sono stati apportati, fisiologici dovendo cambiare praticamente il genere di riferimento, ma per quanto lo stile grafico si può considerare anche abbastanza gradevole, il resto rende il gioco davvero ripetitivo e senza emozioni,
Questo è un piccolo sunto, ma procediamo con ordine. Partiamo dal gameplay vero e proprio: WWE 2K Battlegrounds vi permetterà di giocare con delle versioni caricaturali di moltissime Superstar e Leggende della WWE, come accade per ogni edizione del gioco 2K. Come fatto per NBA 2K Playgrounds 2 però il roster non è completamente sbloccato sin dal primo minuto, ma c’è un sistema di monete di gioco che vi permette di accedere a sempre nuovi personaggi; come al solito, a voi la scelta: potrete sbloccare tutto lottando, oppure pagando. La prima via ovviamente richiederà uno sforzo immane, in quanto per riuscire a sbloccare tutti i personaggi, le loro versioni speciali, ma anche le loro taunt (le mosse per prendere in giro gli avversari), vi toccherà faticare più di sette camicie. Nella seconda opzione, pagate e arrivederci.
Le analogie con NBA 2K Playgrounds 2 però non si fermano solo allo stile grafico e al sistema di progressione, ma, come detto, anche il gameplay ha risentito di una semplificazione totale. Nei giochi WWE una delle parti più divertenti era quella di mettersi nel menu editor mosse, per creare dei moveset infiniti che vi permettevano di utilizzare una pletora di mosse in una variante enorme di situazioni (mosse dal paletto, prese, mosse in corsa, eccetera); in WWE 2K Battlegrounds tutto questo si è ridotto a due tasti per calci e pugni, con il movimento della levetta analogica destra in varie direzioni si fanno le mosse dopo una presa, e queste possono variare se a questo movimento si combina la pressione del tasto L2. L’editor mosse sopra citato infatti è stato completamente rimosso, e quindi le uniche varianti del nostro repertorio di mosse arrivano solo dalla classe del nostro personaggio. Questa è una cosa che ho apprezzato: abbiamo 5 classi di personaggi (Lottatore, Tecnico, All-rounder, Powerhouse, Agile), e questo cambia il moveset, che però andrà a risultare identico per tutti i personaggi di quella classe. Una piccola nota di merito deve essere fatta per il sistema di abilità: durante i match infatti, facendo mosse e portando a segno colpi, vedrete caricarsi una barra, che vi permetterà di accedere a delle abilità speciali, che agiranno da modificatori nel corso del match: avrete la possibilità di infuocare i vostri pugni, oppure magari di recuperare più velocemente resistenza, oppure per esempio eseguire un pinfall più potente, dal quale gli avversari avranno più difficoltà ad uscire, e molti altri.
Una delle caratteristiche che ha sempre contraddistinto poi il sistema di combattimento dei giochi WWE è il sistema di mosse e contromosse, negli anni reso sempre più complesso e dinamico. In WWE 2K Battlegrounds invece questo è stato limitato solo ad alcune mosse, e quando deve funzionare molto spesso invece non lo fa. Schivare mosse diventa praticamente un terno al lotto, in quanto la contromossa dipende dalla nostra velocità nel premere un tasto funzione che appare all’ultimo istante su schermo, e questo varia di volta in volta: quindi è ben diverso dal sistema in cui le contromosse partivano tutte dal tasto R2, e soprattutto, non funziona come dovrebbe. Poco efficaci anche le parate, che dipendono invece dalla pressione del tasto R1, parate che però, se effettuate al momento giusto, possono risultare in un parry molto utile, ma anche in quel caso azzeccare il momento è tutt’altro che facile.
Ciò detto, passiamo a quello che secondo me è il vero piatto forte dell’offerta videoludica di WWE 2K Battlegrounds: il fatto che in pratica ci sono miliardi di cose da fare. Il nuovo titolo di Saber Interactive infatti presenta una ricca modalità Campagna, che ci vedrà affrontare le più famose Superstar della WWE utilizzando però alcuni personaggi fittizi, che saranno accompagnati nelle loro avventure da una storia, raccontata sotto forma di fumetto, da Paul Heyman e Stone Cold Steve Austin. La Campagna si presenta come una modalità fondamentale per riuscire poi a divertirsi con il titolo, in quanto, oltre a combattere, vi permetterà di sbloccare nuove abilità più potenti. La scelta che però mi ha infastidito, e molto, è il fatto che alcune Superstar si possono sbloccare solo attraverso la Campagna, rendendola quindi di fatto una modalità vitale. Come per tutti gli altri giochi WWE, anche qui è possibile creare la propria Superstar, e questa deve essere impiegata nelle Sfide Battlegrounds, che sono tantissime, e vi permetteranno anche di far crescere di livello il vostro personaggio. Le cose da fare sono molte, ma va detto che la vostra pazienza finirà molto prima, in quanto, dopo non molto tempo, vi accorgerete che si tratta comunque di un qualcosa di ripetitivo all’inverosimile. Oltre a tutto questo è ovviamente presente la modalità Esibizione, e sono poi presenti le modalità online: sono due, Torneo e King Of The Battleground. La prima ci vedrà impegnati in delle sfide, aggiornate giornalmente, settimanalmente e mensilmente, in cui competeremo con altri avversari reali; la seconda invece è l’esaltazione del concetto di battle royale: entrerete in un’arena dove arriveranno avversari a non finire, e per essere sconfitti dovrete essere lanciati oltre la terza corda. Il problema vero delle modalità online è un netcode al limite del ridicolo, che non permette, anche con una buona connessione, di riuscire a giocare in maniera stabile, con latenze folli, rendendo davvero difficile il lancio del joypad per la rabbia.
A lato di tutto questo però non abbiamo ancora parlato di come si comporta WWE 2K Battlegrounds quando si è sul ring. Essendo un titolo arcade, dove quindi la fantasia la fa da padrone, la fisica diventa un’opinione. Le mosse presentate sul ring sono spettacolari, con lanci e proiezioni di avversari ad altezze enormi, e con momenti che vi strapperanno anche qualche sorriso. Molto belle le animazioni per quanto riguarda le finisher, ossia le mosse finali, ma c’è più di qualche titubanza nel corso del match, tra animazioni mancanti (caratteristica da sempre della serie), bug e glitch vari. Come detto, trattandosi di una deriva prettamente arcade, ci potranno essere anche degli eventi nonsense: per esempio la possibilità di lanciare i propri avversari nelle fauci di un coccodrillo, oppure di sbattergli in testa una macchina posta sopra ad un ponte elevatore, o ancora la possibilità di controllare una capra a distanza che incornerà i vostri avversari a piacimento. Si tratta di un’alternativa che riesce a divertire, ma che, come un po’ tutto il gioco, alla lunga stanca e diventa ripetitiva.
Ultimo punto di discussione da dover inserire nel discorso, e qui sono altri dolori, è quello dell’IA di gioco nelle modalità single player. Senza usare giri di parole: l’IA di WWE 2K Battlegrounds è semplicemente imbarazzante. Nelle prime battute, specie della Campagna, vi sembrerà di giocare con dei fantocci messi lì a prendere cazzotti nei denti, fantocci che poi si animano e iniziano anche a lottare, ma lo fanno senza il minimo senso logico. Una volta che gli avversari riescono a portare a segno una mossa, invece di insistere su di noi, si allontanano e si mettono all’angolo, in attesa di non so cosa. In tutta la modalità Campagna, nonostante in alcuni match io abbia subito più di qualche colpo, non ho mai subito uno schienamento, anche dopo una mossa finale. Sono tornati anche problemi storici dell’IA dei giochi WWE, come ad esempio il fatto che, non importa cosa accade, quando si è fuori dal ring e il conteggio arriva a 5, gli avversari lasciano perdere tutto per tornare di corsa sul ring.
Il comparto tecnico
Dopo aver parlato in maniera esaustiva del gameplay di WWE 2K Battlegrounds, passiamo ora a quello che secondo me è un altro enorme punto a sfavore del gioco di Saber Interactive: la realizzazione tecnica. Partiamo dal comparto grafico: il titolo risulta colorato, con una grafica caricaturale simil cartoon, soprattutto per quanto riguarda i modelli dei personaggi, ma per il resto risulta davvero molto ma molto sciatto, con un motion blur durante le scene di intermezzo che mostrano al rallenty le mosse che rende il tutto un ammasso di pixel davvero brutto da vedere. Carine le arene, sia quelle che si rifanno agli show settimanali della WWE ma anche quelle dei pay-per-view, sia quelle fittizie create per il titolo. Come anche per WWE 2K20 però la prestazione grafica risulta davvero indifendibile: bug grafici a non finire, ma soprattutto un frame rate davvero instabile, che in molti casi porta anche al freeze del gioco per qualche secondo. Davvero un qualcosa di molto brutto da vedere.
Per quanto riguarda invece il comparto audio invece c’è qualche picco di buon livello: aiuta sicuramente il fatto, per i fan del wrestling, di poter ascoltare le canzoni di entrata dei propri beniamini. Questo però lo si può fare solo quando si è nel catalogo dei personaggi da sbloccare, oppure durante le entrate, che però sono praticamente scollegate completamente da quelle reali, rendendo il tutto molto strano. Bene gli effetti sonori, dalle armi che si stampano sul corpo dei wrestlers, fino ai rumori dei colpi.
In conclusione
Sapevamo che WWE 2K Battlegrounds sarebbe stato un palliativo per non lasciare i fan a secco di un’esperienza dedicata al mondo dello sport entertainment più famoso al mondo targato WWE, ma sinceramente non mi aspettavo un qualcosa di una qualità così bassa. Se è pur vero che il titolo sa regalare dei momenti divertenti specie quando si gioca in coop, e dà comunque all’acquirente moltissime attività da svolgere, è altrettanto vero però che tutti i problemi che vi abbiamo elencato in questa recensione possono portare il giocatore a lasciare lì il gioco dopo le primissime ore, quando si arriva al punto della noia della ripetitività.
Dalla sua il gioco di Saber Interactive ha un prezzo non pieno, in quanto lo si può trovare a 40€ su tutti i vari store (su Xbox è anche giocabile attraverso Game Pass), ma il fatto è che questo titolo, nelle condizioni attuali, rischia di non valere nemmeno quella cifra. E questo è sicuramente uno smacco importante per tutti i fan della WWE, che negli ultimi anni stanno certamente vedendo dei prodotti scadenti, senza una grossa idea di massima, che come al solito vedono anche il sistema delle microtransazioni a dare “fastidio”. Perciò, come accaduto con alcuni colleghi della redazione, io personalmente, da fan storico della WWE, mi sento di sconsigliare l’acquisto, chiaramente a chi è fan ma non vede il gioco come un must have solo perché si tratta dei giochi WWE.
WWE 2K Battlegrounds è disponibile su PC, PS4, Xbox One e Nintendo Switch.